SMAU 2004
di
Duff
P
Ore 05:30 Suona la sveglia, per un attimo mi balena l’idea di spegnerla e di tornare a dormire, per fortuna con un balzo tutt’altro che felino riesco a buttarmi giù dal letto e inizio a prepararmi con gran calma e come al solito arrivo in stazione di corsa e prendo il treno per Padova quasi in corsa. Fuori è buio pesto, il treno è semi-vuoto ed io son da solo visto il pacco tiratomi all’ultimo momento da un amico che doveva venire con me. Venti minuti dopo sono a Padova e qui fortunatamente c’è un po’ di vita. Mi dirigo verso il binario dell’Eurostar per Milano che fortunatamente arriva in in orario: dopo cinque minuti che mi son seduto ed ho iniziato a leggermi il giornale in compagnia dei Green Day a tutto volume, inizia il mio viaggio verso lo SMAU. Due ore e qualcosa dopo vago per la stazione di Milano alla ricerca dell’ufficio del turismo per farmi spiegare in dettaglio la strada che dovrò farmi a piedi e quando lo trovo e pongo la mia domanda, con immensa gioia la ragazza allo sportello mi da la bellissima notizia che nonostante lo sciopero una tratta della metro funziona e quindi dovrò farmi solo una mezz'ora a piedi.
Ore 10:45 Dopo una bella camminata, arrivo finalmente alla zona della fiera e dopo altri dieci minuti di cammino trovo finalmente l’ingresso (anche perché oramai stavo per circumnavigare la fiera, doh!) Una volta dentro, la speranza che lo sciopero rendesse semidesertico lo SMAU svanì in pochi secondi: c’era un sacco di gente. Dopo una più che dovuta pausa cappuccino/brioches inizio a girare la fiera alla ricerca dello stand UbiSoft dove c’è il motivo principale del mio viaggio: il PR di UbiSoft che ci ha dato la propria disponibilità ad incontrarci per parlarci dei loro prossimi giochi in uscita.
Ore 11:30 Dopo una lunga ricerca (mi ero segnato un padiglione che non esisteva) arrivo allo stand UbiSoft. L’emozione è grande visto che è il mio primo viaggio. Chiedo ad uno dei ragazzi dello stand di poter parlare con S.C. ma lui deve ancora arrivare ed allora ne approfitto per farmi un giro più approfondito per la fiera. Pochi passi più in là c’è lo stand del Nokia NGage e da buon appassionato di Rally provo la versione di Colin McRae Rally 2005 per questa piattaforma. La grafica è a livello di quella del vecchio Colin McRae Rally 2.0 per PC, il gioco comunque è uno spasso. La nuova versione del Nokia è molto più compatta ed esteticamente superiore del precedente anche se lo schermo forse ci sarebbe piaciuto un po’ più grande. Il prezzo a mio avviso è un po’ alto, ma se consideriamo che è anche un cellulare allora possiamo dire che questa volta l’NGage può essere considerata una buona alternativa alla console portatile di casa Nintendo. Finita la partita, torno nel padiglione dove una mezz’ora prima avevo visto i vari stand delle forze armate e là mi faccio un bel giretto nella speranza, fra le altre cose, di provare il simulatore di volo dell’Aeronautica Militare, ma la cosa è alquanto impossibile vista la lunga coda. Chissà se a qualcuno, visto il recente successo di Full Spectrum Warrior su Xbox e vista la carenza cronica di un titolo di aerei da guerra modermi di un certo rilievo, sia venuta l’idea di portare sulla console Microsoft una simulazione di aerei degna di tale nome.
Faccio a tempo a prendere qualche informazione su come funzionano gli autovelox (non si sa mai eheheh) che mi accorgo che nello stand dell’esercito c’è il ministro Gasparri che è collegato in videoconferenza con tutte le basi militari attualmente sparse nel mondo (tra cui Nassiryia) e ne approfitto per andare a vedere di cosa stiano parlando e poco dopo noto che ormai è ora di ritornare allo stand UbiSoft.
Ore 13:00 Arrivato allo stand, l’emozione è abbastanza forte e quando chiedo se è arrivato S.C. uno dei ragazzi mi dice di si e mi porta da lui. Il PR di UbiSoft mi dice che sarebbe interessato a parlarmi principalmente di Ghost Recon 2 e Prince of Persia: Spirito Guerriero.
Nell’isola UbiSoft c’era una sola postazione di gioco con GR2, ovviamente occupata da due ragazzi che stavano giocando in split-screen e, non appena S. me lo ha fatto notare, avvicinandomi un po’ di più alla postazione ho potuto notare l’incredibile livello di dettaglio grafico e la perfetta stabilità con cui girava il gioco dei Red Storm. Stupendo.
Nel frattempo che aspettiamo si liberi la postazione, ne approfitto per chiedergli qualche informazione su altri giochi UbiSoft a cui sono particolarmente interessato. La cosa che più mi premeva sapere era se Beyond Good & Evil avrebbe avuto un seguito. Il finale del gioco lasciava aperta una porta a questa possibilità ma le notizie lette sul web e le scarse vendite nel mercato di riferimento, quello USA, confermate anche da S. nonostante la versione Xbox venga venduta al prezzo di 29.90 €, spingevano le possibilità di un seguito verso lo zero. Attualmente gran parte del team di sviluppo che ha lavorato su BG&E è al lavoro sulla trasposizione videoludica di King Kong (titolo ispirato all'omonimo film in produzione da parte di Universal Pictures il cui regista è Peter Jackson) ed al momento quindi da parte di UbiSoft non è previsto un seguito al capolavoro di Michel Ancel. Di sicuro da parte nostra il problema di aspettare un seguito non si pone, l’importante crediamo sia non abbandonare una stupenda creatura come riteniamo lo sia BG&E perché non supportata da buone vendite nella sua prima uscita.
Visto che i due “fantasmi” continuavano a giocare ho pensato di chiedere, vista la mia fremente attesa per Brothers in Arms (lo attendo al pari di Halo 2 tanto per farvi capire) e visto che il gioco è sviluppato da un team esterno, se il gioco sarebbe stato localizzato anche in italiano. S. mi ha spiegato che UbiSoft localizza tutti i titoli sviluppati dai team interni (e questo prova la grande professionalità ed attenzione di una delle più grandi SH rispetto anche ad un relativamente piccolo mercato come quello Italiano) mentre per quelli creati da terze parti, come nel caso del titolo di Gearbox Software, la cosa non è così semplice ed immediata perché ci sono molte cose da prendere in considerazione. Vista però l’importanza del gioco in questione e vista la particolare caratteristica del gioco di ruotare attorno alle emozioni ed ai sentimenti dei membri della Compagnia Fox, UbiSoft cercherà di localizzare anche questo titolo in Italiano dal momento che una versione solamente sottotitolata non lo renderebbe certo immediato a chi non ha dimestichezza con l’inglese. Non ci resta che aspettare Marzo 2005 per poter paracadutarci in Normandia.
Finalmente la postazione di Ghost Recon 2 si libera e S. inizia ad illustrarmi questo gioiellino che troppo frettolosamente avevo trascurato non avendo il Live. Il gioco è ambientato in Corea del Nord, l’anno è il 2011 e la situazione è sull’orlo di precipitare in un nuovo conflitto nucleare. Le modalità di gioco sia per il singolo che per il multiplayer su Xbox Live sono molteplici. In questo nuovo capitolo ci sarà la possibilità di poter utilizzare anche membri di altre forze speciali di altre Nazionalità, mentre la pianificazione della missione, la scelta degli uomini e dell’equipaggiamento è rimasta pressoché uguale al precedente capitolo. Io ho la fortuna di assistere ad un missione all’interno di un aeroporto. Le principali differenze che saltano subito all’occhio rispetto al capitolo precedente sono senza dubbio l’altissimo livello grafico dei soldati e delle ambientazioni grazie soprattutto al fatto che GR2 questa volta è stato sviluppato su Xbox fin dall’inizio da Red Storm; non si tratta quindi più di un semplice porting e la cosa vi posso assicurare si nota fin dal primo frame. Altra cosa che abbiamo notato è la composizione del team dei Ghost: questa volta avremo il controllo di un solo uomo e ne comanderemo altri due a cui possiamo impartire ordini di vario tipo come aggirare il nemico sulla destra, aggirare il nemico sulla sinistra, restare in copertura, ecc. In certe missioni verremo affiancati anche da una Ghost che però agirà con una certa indipendenza dal nostro team. Non ci saranno quindi più due team tra cui potremo prendere i comandi dell’uomo che preferiamo e questo crediamo renda il gioco molto più adatto anche al singolo giocatore grazie ad una maggiore immediatezza nello spostamento e nella gestione di un singolo team.
La visuale principale di gioco è quella in terza persona, che a seconda dei gusti può essere intercambiata con la più classica visuale in prima persona che a nostro avviso però ci farebbe perdere la perfetta realizzazione e caratterizzazione dei movimenti del nostro uomo. Ci piace però avere questa possibilità di scelta che sicuramente farà contenti gli amanti di entrambe le visuali.
L’intelligenza artificiale dei nemici ci è sembrata molto alta, come molto buona quella dei nostri compagni. La fisica dei soldati (sia dei nostri che dei nemici) è strabiliante. A seconda della parte del corpo che colpiremo dei nemici potremo vedere di persona la sua reazione. Ad esempio se lo colpiremo alla testa basterà un singolo colpo per ucciderlo mentre se lo prenderemo in altre parti del corpo, su una gamba, sul petto o sui bracci di colpi ce ne vorranno molti di più e, cosa veramente bella il modo di cadere al suolo del nemico colpito sarà diverso.
L’estensione delle mappe in cui saremo chiamati ad operare è vastissima e nonostante ciò la cura di tutte le ambientazioni di gioco è straordinaria. Niente è stato lasciato al caso. Nella mappa dell’aeroporto si respirava un atmosfera tagliente impregnata da un altissimo livello di tensione e se consideriamo che dalla postazione di gioco non potevamo godere del comparto audio non riusciamo ancora ad immaginare a quale livello di immersione arriveremo quando finalmente, il prossimo novembre, potremo giocarlo sul nostro televisore di casa.
L’interfaccia di gioco è semplice ed immediata. In alto a destra trova spazio un ottimo radar in cui vengono visualizzate le posizioni dei nemici individuati o dai nostri compagni di squadra o dai mezzi di ricognizione mentre in basso a destra è posizionato il nostro indicatore di salute, i colpi rimanenti dell’arma che stiamo utilizzando e la nostra posizione: in piedi, in ginocchio o sdraiato a terra.
Dal pad, i cui tasti sono tutti impegnati nella gestione dei comandi di gioco (restano liberi solo due bracci della croce direzionale), possiamo dire per quello che siamo riusciti a provare di persona che sono stati ben implementati ed organizzati. Potremo inoltre dal pad accedere ad un mappa dell’area in cui stiamo operando nel caso volessimo capire meglio la situazione attuale e come muoverci meglio nella zona. Per quanto mi riguarda la mappa è forse la cosa che più mi ha deluso del gioco o forse è meglio dire quella che mi ha affascinato di meno perché non sono riuscito a trovarla molto immediata. Credo però la cosa sia dovuta più al fatto di una mancanza di pratica nel suo utilizzo più che ad altri fattori, ma questo piccolo particolare è proprio il voler cercare il pelo nell’uovo.
Devo ammettere che stamattina, quando sono partito per lo SMAU, Ghost Recon 2 non fosse proprio nei miei piani futuri d’acquisto, non tanto perché non lo credessi un bel gioco, quanto perché lo consideravo più un gioco da giocare su Xbox Live che in singolo o split-screen. Dopo questa prova sul campo e grazie alle informazioni datemi da S. mi sento di consigliarlo anche a tutti coloro che non hanno ancora il Live perché il lavoro fatto da Red Storm è di quelli di altissimo livello.
Quando poi, come me, avrete la fortuna di vedere il vostro uomo disteso a terra girare su se stesso e contemporaneamente sparare ad un nemico, beh, penserete che già solo questa possibilità valga gran parte dell’acquisto di questo capolavoro.
Finita la prova di Ghost Recon 2, S. mi ha brevemente illustrato la versione per PC di Prince of Persia: Spirito Guerriero. Che dire se non "di bene in meglio". Spirito Guerriero è ambientato cinque anni dopo “Le Sabbie del Tempo”: questa volta il bel Principe non deve salvare meravigliose principesse o incantevoli regni da mille e una notte ma dovrà sconfiggere una maledizione che lo ha colpito e lo ucciderà se non riuscirà nella sua missione. La grafica è anch’essa fantastica e visto il livello del precedente episodio non vediamo l’ora di giocare al seguito su Xbox che in questo periodo sembra finalmente scoprire tutta la sua incredibile potenza. Il numero di personaggi a video è incredibilmente alto, gli effetti luminosi sono deliziosi. Il fuoco poi, è realizzato in modo molto ma molto realistico quasi da sembrare vero.
Come detto, questa volta non ci saranno ambientazioni da mille e una notte che a me personalmente erano piaciute parecchio, ma in linea col senso della nostra missione (salvarci dalla maledizione) ci saranno ambientazioni più tetre, sanguinose e cattive che esalteranno anche esteriormente i lineamenti più cruenti e meno fiabeschi del Principe quasi che il lato oscuro abbia avuto la meglio.
Tra le cose che avevano reso più ostico “Le Sabbie del Tempo” era stata sicuramente la gestione delle telecamere che a volte rendeva molto difficile la gestione del principe nei combattimenti più affollati ed anche questo difetto sembra essere stato risolto completamente grazie ad una gestione migliore delle telecamere.
Sono passati cinque lunghi anni, ed ovviamente il principe ha imparato nuove e più sofisticate tecniche di combattimento che lo rendono ancora più affascinate. In combattimenti affollati potrà farsi scudo con il corpo dei nemici, potrà prendere un nemico e scagliarlo sugli altri e molto altro ancora tra cui un fantastico calcio ruotato a testa in giù.
Altro gioco molto atteso è sicuramente Splinter Cell: Chaos Theory. Il gioco è previsto per il primo trimestre 2005, e la cura con cui sarà sviluppato dagli studi di Montreal, ci assicura S., è maniacale vista l’importanza che UbiSoft dà a questo brand nato praticamente dal nulla pochi anni fa. Per scelta personale non abbiamo voluto indagare su particolari quali trama del gioco o altro perché teniamo molto a questo titolo e anche una piccola anticipazione sulla sua trama non vorremo ci rovinasse l’attesa.
Abbiamo quindi approfittato per parlare un po’ di Sprinter Cell: Pandora Tomorrow. Ricordandomi che nella chat di presentazione del gioco con Domitille Doat era stato accennato alla futura possibilità di nuove mappe scaricabili anche per la parte single player e, non avendo avuto più notizie su di esse ultimamente, S. mi ha confermato che anche per la parte single player saranno rese disponibili per il download gratuito tramite Xbox Live delle nuove mappe per Pandora Tomorrow ma questo avverrà quando uscirà Chaos Theory. La cosa mi ha lasciato sinceramente un po’ perplesso visto che il rilascio di nuove missioni sarebbe senz’altro più utile anche per chi non ha il Live qualche mese prima dell’uscita del nuovo episodio, almeno per non correre il rischio di dover posticipare l’acquisto del terzo episodio per voler prima giocare alle missioni extra di Pandora Tomorrow.
Ore 13:25 Terminato il piacevolissimo incontro con il PR di UbiSoft, dopo una breve pausa pranzo in cui ci hanno sfilato più di sei euro per un misero hot dog sporcato con un po’ di maionese ed una bottiglietta da mezzo litro di Fanta (definirli ladri è poco), ci siamo fatti un giro nello stand di Microsoft con la remotissima speranza di poter trovare anche una seppur minima informazione su Halo 2: niente da fare. A parte un porta pass di Halo 2 al collo di una standista, non c’era assolutamente niente del capolavoro dei Bugie Studios atteso sulle Xbox italiane per l’11 Novembre 2004. In parte è stato meglio così anche se qualche gadget non ci sarebbe certo dispiaciuto poterlo avere (ndr: Microsoft ci ha mostrato il titolo Bungie qualche giorno prima, durante una presentazione privata il cui resoconto potete leggere in questo articolo).
Di postazioni Xbox non ce n’erano poi tante, sei o sette e tutte naturalmente occupate da giocatori che potevano provare Burnout 3, Fable, FIFA Football 2005 e Colin McRae Rally 2005 con cui mi son fatto anche una partitina con scarsi risultati ma di cui nei prossimi giorni dovrei proporvi la recensione non appena mi arriverà il gioco.
Quest’anno Microsoft puntava senza dubbio sulla sua nuova creatura, il Media Center, ed infatti in un po’ tutta la fiera ed in particolar modo nel padiglione di Microsoft si potevano notare le varie postazioni di prova di questo nuovo modo d’intendere l’intrattenimento domestico. Non più tanti apparecchi scollegati ed a sè stanti sparsi nelle varie stanze della casa con un sacco di cavi che corrono sul pavimento e telecomandi diversi per ognuno di essi. Il futuro avrà un unico cuore, il media center, e tutto ruoterà e comunicherà attorno ad esso grazie ad una rete domestica wireless. Televisori ad alta definizione, radio digitale, lettore DVD comandati e gestiti con un unico telecomando e sempre in comunicazione col il proprio PC e le sue periferiche.
I prezzi per ora non lo rendono una cosa adatta a tutti ma nel giro di un anno, a detta degli analisti, i prezzi dovrebbero diventare più alla portata di tutti, quindi se state per decidere l’acquisto di un nuovo Pc, di un nuovo lettore dvd o di un nuovo televisore vi consigliamo di pazientare ancora un po’ e al momento dell’acquisto di assicurarvi che il media da voi scelto sia compatibile con il Media Center.
Verso le quattro del pomeriggio, sono ritornato nel padiglione in cui c’era UbiSoft e fra gli altri espositori saltava all’occhio la presenza dello stand Playstation 2 per l’altissimo numero di postazioni di gioco presenti. Volendo farmi una panoramica sulla concorrenza ho iniziato a farmi un giro fra le varie postazioni su cui c’era fra le altre la possibilità di provare giochi come WRC4, SOCOM 2 e l’attesissimo KillZone: l’FPS che molti hanno definito, forse un tantino prematuramente, l’Halo Killer. A riguardo della giocabilità non posso esprimermi dal momento che le postazioni erano tutte occupate da un alto numero di persone che stava giocando ed io non sono riuscito a provarne nessuno dal vivo, ma, in quanto a grafica soprattutto parlando di WRC4 ed in parte di SOCOM 2 ho visto con stupore il bassissimo (almeno a me ha dato quest’impressione) livello grafico dei giochi che assomiglia più ad una grafica a coriandoli che ad una grafica che punta al realismo. Ovviamente i gusti sono gusti, ed ovviamente questa mia parentesi sulla concorrenza non vuole essere certo spunto di una qualche consolewar o di sminuire la Playstation 2, piuttosto vuole essere una sorta di ringraziamento a chi ha creato Xbox e sviluppato i suoi giochi perché credetemi che con Ghost Recon 2 e lo stesso CMR 2005 (senza voler andar a scomodare RSC2 o il prossimo XPand Rally) siamo su un altro pianeta.
No, non mi sono dimenticato di KillZone, volevo solo tenerlo per ultimo. Come gioco non sembra affatto male, anzi, il livello grafico mi è sembrato molto buono anche se l’ambientazione che ho potuto vedere era un po’ troppo grigia per i miei gusti. Se volessimo paragonarlo ad Halo come FPS sinceramente non saprei quale sia meglio, certo, Halo 2 dal filmato che ho visto su Zanzibar non è su un altro pianeta è su un'altra galassia! L’interazione con i membri del team è parsa buona, sicuramente migliore delle sporadiche azioni di gruppo in cui Master Chief veniva affiancato dai Marines. Gli scenari sono abbastanza interattivi e la difficoltà vedendo il ragazzo davanti a me giocare sembrava sufficiente. Insomma, alla fine KillZone dal mio punto di vista se la potrebbe battere alla pari, anche se con parecchi distinguo, con Halo ma visto il recente flop di Guerrilla con ShellShock: Nam’67... beh, spero che KillZone non faccia la fine di questo titolo.
Ore 17:00 La stanchezza inizia a farsi sentire e lo sciopero che riprende alle sei della sera mi fa incamminare verso l’uscita della fiera contentissimo dell’interessantissimo incontro avuto con il PR di UbiSoft e con qualche certezza in più riguardo al futuro della nostra console che nei prossimi sei mesi godrà dell’uscita di una vera serie di giochi con la G maiuscola che la farà splendere ancor di più vista la poca (personalmente parlando) forza d’urto dei titoli visti della concorrenza.
Ore 23:00 E dire che son partito da Milano alle 18:55! Peccato che alla partenza non mi fossi accorto che arrivato a Padova non esistessero altre coincidenze per tornare a casa e son stato costretto così a proseguire per Mestre e da li ritornare indietro dopo una lunghissima ora di attesa in quella bruttissima stazione per arrivare a casetta alle undici e un quarto.
Alla prossima!
P.S: Un piccolo ringraziamento personale lasciatemelo fare a S.C., PR di UbiSoft, per la sua incredibile disponibilità nel rispondere a tutte le mie domande. Una persona gentilissima che fa salire ancor di più il mio apprezzamento per questa incredibile software house francese.
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