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Operation Flashpoint: Red River
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OF: Red River - prova Ingaggi di Squadra

Grazie all'invio di una versione preliminare del gioco e ad un invito a giocare con gli sviluppatori ed altri giornalisti ad un recente evento milanese, Namco Bandai Partners ci ha offerto la possibilità di provare con mano la modalità "Ingaggi di Squadra" del nuovo FPS bellico di Codemasters Operation Flashpoint: Red River, pensata specificamente per il multiplayer cooperativo. Eccovi le nostre prime impressioni.
La prima cosa che spicca analizzando i menu del nuovo Operation Flashpoint: Red River è la totale assenza di modalità multiplayer competitive: vista la fortissima concorrenza presente in questo settore, gli sviluppatori di Codemasters hanno infatti preferito dedicare tutti i propri sforzi alla realizzazione di un multiplayer cooperativo altamente soddisfacente, capace di farci sentire davvero membri di una squadra di élite insieme ad altri tre amici collegati via Xbox Live. Questo sforzo si traduce nella presenza di due modalità: la classica Campagna guidata da una storia e gli Ingaggi di Squadra. Entrambe sono giocabili sia da soli, con i tre compagni di squadra guidati dalla CPU, che in compagnia di altri amici connessi online; gli sviluppatori ci hanno inoltre spiegato che entrambe le modalità supporteranno un sistema drop in/drop out, grazie al quale sarà possibile entrare e uscire in qualsiasi momento dalle partite dei nostri amici e viceversa.

Mentre non ci è ancora permesso parlare della modalità Campagna - sulla quale vi forniremo le nostre impressioni nei prossimi giorni - possiamo intanto approfondire la modalità Ingaggi di Squadra, che ci mette a disposizione una serie di missioni, organizzate in quattro tipologie principali e ambientate in mappe diverse per grandezza e conformazione. Queste tipologie sono: “Ultima Forza”, in cui ci viene chiesto di difendere una determinata zona da diverse ondate di nemici; “CSAR", in cui l'obiettivo sarà recuperare e portare in salvo degli ostaggi oppure nostri compagni dispersi in territorio nemico (ad esempio l'equipaggio di un elicottero abbattuto); le missioni “Rombo di Tuono” ci vedranno invece scortare e difendere dei convogli lungo il loro tragitto in territorio ostile; infine la categoria “Azione Militare” contiene classiche missioni di assalto in cui ci verrà chiesto di eliminare tutte le cellule nemiche presenti nella mappa. Prima di affrontare ogni missione, i partecipanti potranno scegliere la classe di soldato da utilizzare (e, se si gioca da soli o in meno di quattro, potremo impostare quali classi far utilizzare ai soldati comandati dalla IA) tra quattro disponibili: Fuciliere, esperto in fucili d'assalto, Granatiere, a suo agio tra esplosivi di ogni tipo, Esploratore, amante dei fucili di precisioni e Mitragliere, addestrato nell'uso di armi pesanti. Oltre alla selezione della classe sarà possibile ovviamente scegliere le armi in dotazione, eventuali granate o esplosivi e anche dei perk in grado di migliorare le capacità dei soldati: alcuni esempi sono quello in grado di farci guarire più rapidamente, quello che aumenta le capacità di identificazione dei nemici o quello che aumenta la resistenza ai colpi.

Una volta scelta la missione e assemblata la squadra, è ora di andare in missione. Le mappe sono tutte ambientate nelle stesse località della Campagna, nei territori del Tajikistan, un territorio caldo confinante con Afghanistan (al quale assomiglia molto morfologicamente) e Cina; in ogni mappa ci vengono segnalati a schermo gli obiettivi da raggiungere, inoltre spesso è presente un punto di estrazione nel quale possiamo farci prelevare anche prima del completamento di tutti gli obiettivi, qualora fossimo messi male e volessimo comunque raggranellare punti esperienza prima di morire.

Grazie a quattro postazioni in rete, abbiamo avuto modo di provare presso Namco Bandai Partners la modalità “Azione Militare” insieme ad altri giornalisti. In questa missione dovevamo distruggere una cellula che si era assediata all’interno di un piccolo villaggio; fin dai primi minuti di gioco abbiamo notato come anche tra giocatori umani, la stategia e l’organizzazione siano le uniche vie percorribili in Red River. Gettarvi a capofitto nell’azione e muovervi in maniera autonoma vi farà durare poco, anche perché ci troviamo in presenza di un FPS dall'approccio marcatamente simulativo (anche se non in maniera eccessiva), in cui è sempre possibile morire per pochi colpi ben assestati. Servirà invece coordinazione e soprattutto riuscire a sfruttare tutte le peculiarità delle classi da noi impersonate. In particolare nel livello da noi giocato, dovevamo stanare alcuni ribelli da diversi agglomerati di case; mentre un giocatore lanciava una granata nella casa, gli altri con i fucili spianati aspettavano che i nemici fossero a tiro per colpirli facilmente. Altra tattica che ha pagato nella nostra prova è stata quella della doppia incursione: entrare in gruppi da due nelle abitazioni da punti differenti, in modo da disorientare i nemici e colpirli più facilmente.

Oltre a questa prova di gruppo abbiamo inoltre potuto provare le stesse modalità in singolo, utilizzando i compagni guidati dalla CPU. In questo modo portare a termine le missioni si è rivelato più laborioso, perché è necessario gestire attentamente i nostri compagni di squadra impartendo ordini precisi dicendo loro dove fermarsi, quando fare fuoco di soppressione, ripararsi e così via. Giocare chiedendo loro semplicemente di seguirci si rivelerà una tattica fallimentare, visto che non sono in grado di mettersi prontamente al riparo dal fuoco nemico, finendo per farsi massacrare facilmente. Al contrario, se avremo la pazienza di posizionarli tatticamente ordinando loro cosa fare, riusciremo a prenderci le nostre soddisfazioni.

Da quanto provato finora, possiamo dire che il divertimento in compagnia per coloro che amano la tattica militare è assicurato con Operation Flashpoint: Red River. Vi diamo appuntamento ai prossimi giorni per le nostre impressioni sulla modalità Campagna e sugli aspetti tecnici del titolo Codemasters!

Articolo a cura di Roberto "Spr1ggan86" Vicario e Giuseppe "Neural" Genga.

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