AC Brotherhood - La Scomparsa di Da Vinci
di
Ruben Trasatti / DarkAp89
P
Roma nel 1506: tra sparizioni e misteri
Ezio è di nuovo a Roma, questa volta per cercare di salpare in mare verso una meta ignota; per questo è alla ricerca di qualcuno che lo possa aiutare. È così che entrano in gioco i disturbi della memoria causati dall’Animus e dagli eventi conclusivi del gioco e che costringono il team che ha recuperato Desmond, di cui al momento non si conoscono né identità né generalità, a ricostruire la sequenza di DNA danneggiata. Di nuovo catapultati nei ricordi dell’antenato di Miles, ci troviamo per le vie capitoline del 1506, di fronte alla bottega di Leonardo Da Vinci, personaggio chiave dell’intera espansione. Il nostro amico si diletta a dipingere la famosa Gioconda, di cui però non è totalmente soddisfatto, e a scoprire i segreti dietro i documenti e gli studi lasciati da Pitagora, ma non sa di essersi cacciato in guai seri. Leonardo può, come ha sempre fatto, aiutarci a fuggire grazie all’amicizia con un capitano molto discreto e riservato, ma per nostra sfortuna non si ricorda il nome di quest’ultimo. Inizierà così la nostra prima missione: rintracciare il suo atipico assistente, farci dire il nome del capitano e quindi scappare.
Una volta completata la missione e arrivati alla bottega di Leonardo, scopriremo però che è stato rapito e che la chiave per ritrovarlo si trova nei suoi dipinti, che sono stati però venduti a diverse personalità dell’epoca, compresa una nostra vecchia conoscenza, Lucrezia Borgia. Sta quindi a noi ritrovare i cinque dipinti sparsi per l’Italia, ricavare la soluzione del giallo e rintracciare quindi il nostro amico per poi finalmente allontanarci da Roma.
Se fino a quel momento le missioni erano molto variegate, quelle proposte durante la ricerca dei dipinti sono principalmente tattiche (intrufolarsi in un palazzo senza farsi scoprire, segnare i dipinti senza farci vedere dalle guardie, ecc…). Roma non sarà l’unica città a fare da sfondo alle nuove vicende: possiamo infatti recarci nella zona di Ferrara dove si trova la “Delizia di Belriguardo”, una suntuosa villa eretta da Niccolò III d’Este nel 1435 di cui al giorno d’oggi è rimasto ben poco, e non manca neanche una parte più esplorativa all'interno di una catacomba. La durata della nuova storia single-player si attesta intorno alle tre ore e, come ormai ci ha abituato la serie, il finale ci lascia più interrogativi che risposte. Tutto questo contribuirà sicuramente ad arricchire il “puzzle” che sarà al centro del prossimo Assassin’s Creed.
La Abstergo Industries arricchisce l’esperienza multiplayer
Per la prima volta nella serie, Assassin's Creed: Brotherhood ci ha presentato un comparto multigiocatore completo che si è rivelato, a differenza dei primi dubbi nutriti dai fan, molto divertente pur mantenendo la vena tattica del titolo. Con questa espansione viene incluso anche l’Animus Project 3.0, terzo aggiornamento del multiplayer che lo arrichisce con due modalità di gioco, una mappa inedita e nuovi personaggi.
La prima di queste due modalità è “Scorta”, strutturata in due round da quattro minuti con due squadre da quattro giocatori ciascuna, in cui un team dovrà proteggere due VIP (personaggi di gioco scelti e comandati dalla CPU) e portarli senza fallire ai checkpoint, mentre l’altro dovrà ucciderli ed evitare i loro protettori che saranno capaci di far fuori i cacciatori. I checkpoint, ogni qualvolta saranno raggiunti dai VIP, restituiranno punti preziosi per la vittoria mentre l’uccisione del cacciatore è fissata a soli 100 punti, senza possibilità di avere bonus di alcun tipo eccetto che nel caso in cui il bersaglio venga avvelenato e poi ucciso da un altro compagno o si segnali il nemico con l’apposita funzione. Si tratta di una delle modalità più tattiche del comparto multigiocatore di Assassin's Creed: Brotherhood e necessita di molta pazienza e astuzia, mentre il suo unico difetto è l’assegnazione del punteggio, davvero esiguo per il tipo di gioco che viene proposto e che potrebbe presto portare all’abbandono della modalità da parte degli amanti dei punti. Le abilità più utili da utilizzare sono i petardi per accecare il nemico, la bomba fumogena per fermare gli avversari o dileguarsi, il veleno per ottenere più punti dall’uccisione del VIP, la pistola per uccidere i cacciatori che si trovano sui tetti e l’occhio templare per riconoscere immediatamente gli obiettivi. Le migliori mappe per poter giocare a questo tipo di gioco sono quelle in cui è maggiore la popolazione controllata dal gioco: Roma, Firenze, Pienza e Alambra.
La seconda modalità presente nel DLC, denominata “Assassinio” e pensata per un massimo di otto giocatori in un round unico da dieci minuti, è in semplici parole un “tutti contro tutti” in cui è possibile uccidere qualsiasi agente controllato dai giocatori. L’obiettivo è infatti quello di identificare altri templari tra la popolazione e successivamente eliminarli: le prede sono come sempre segnalate da una bussola, questa volta volutamente minimale, e vanno prima agganciate con LT per essere uccise. È certamente la modalità che ho trovato più interessante tra le due, essendo il giocatore contemporaneamente preda e predatore ed essendo necessario avere ancor più accortezza e tatticità in modo da non farsi identificare per primi. Infatti in caso qualcuno ci abbia già agganciato (quando succederà il personaggio si colorerà di rosso), non potremo far altro che stordirlo e successivamente, quando a terra, eliminarlo. Vista la rapidità necessaria per essere pronti ad uno stordimento o ad un’uccisione, si sconsiglia l’utilizzo di abilità con lunga ricarica ed il travestimento non risulterà utile vista la possibilità di trovarsi di fronte qualsiasi personaggio potenzialmente pericoloso, così come l’abilità “silenzio” che non risulterà efficace per la sua brevissima durata. Sono invece consigliati la carica per stordire immediatamente il nemico; l’esca per poter ingannare gli altri templari; la metamorfosi per nascondersi efficacemente; l’accelerazione per poter fuggire il prima possibile e la bomba fumogena per fermare potenziali inseguitori, stordirli e quindi ucciderli. Le mappe che più si adattano a questo tipo di gioco sono Moint St. Michel, Alambra, Roma, Venezia, San Donato e Castel Gandolfo. Gli unici difetti riscontrabili in “Assassinio” sono la difficoltà derivata dal sistema di aggancio che non è mai risultato preciso, portando a commettere errori fatali, e la confusione generale data dall’incapacità da parte del gioco di interpretare le priorità tra un’uccisione ed uno stordimento.
Dopo una piccola visita in Francia ed un ritorno in Italia, Ubisoft ci porta poi nel cuore della Spagna, ad Alambra (Alhambra è il nome originale per i curiosi che vogliono approfondirne la storia). La mappa riprende fedelmente la struttura reale del complesso, con diversi livelli ed una piazza centrale, ed ha uno stile unico, esotico e ricco di dettagli, che ricorda le atmosfere dei vecchi Prince of Persia. Questa sorta di fortezza acquisisce ancora più fascino di notte, grazie alla palette cromatica utilizzata e alle fonti di luce. La sua composizione torna utile soprattutto nelle modalità di squadra quali Scorta, Caccia ai Forzieri e Caccia all’Uomo ma è adattabile anche agli altri tipi di gioco, essendo abbastanza ampia. Oltre ad Alambra, in questo DLC sono anche incluse le precedenti mappe scaricabili e le loro varianti, ovvero Moint St. Michel e Pienza, così come Alleanza Avanzata e Caccia ai Forzieri. Altra aggiunta significativa è rappresentata dai quattro nuovi personaggi (sei in caso non si possedesse l’Arlecchino e l’Ufficiale): il Reietto, il Marchese, il Cavaliere e la Dama Rossa. Quello che più ho preferito è sicuramente il primo, grazie alle sue animazioni uniche e alla sua particolare pistola che sembra rappresentare un teschio, mentre ho trovato fuori la Dama Rossa, a causa del vestiario poco medievale-rinascimentale e fuori contesto, decisamente troppo moderno.
In conclusione, “La scomparsa di Da Vinci” di Assassin's Creed: Brotherhood aggiunge tante nuove ore di gioco in cui potremo riavventurarci a Roma e non solo, per salvare uno dei nostri amici più fidati ma anche per avere un quadro più completo di quello che potremo ritrovarci nel prossimo titolo dedicato alla lotta tra Assassini e Templari. Le novità dedicate al comparto multigiocatore sono quantitativamente numerose e saranno capaci di intrattenere efficacemente il giocatore, grazie anche alle migliorie apportare con l’ultima patch. Per chi invece vorrebbe acquistarlo solo per il single-player, dovrà tener conto della relativamente breve durata e dalla generale monotonia delle missioni proposte. Da scaricare al volo se invece pensate di rientrare nella categoria degli amanti sia di multiplayer che della campagna.
Commenti