Red Dead Redemption - Undead Nightmare
di
Valentina Carparelli
P
La mappa di gioco si ripresenta per topografia identica a quella del titolo originale, ma con atmosfere decisamente più lugubri. Non troviamo più gli incantevoli tramonti di frontiera che solitamente ci accompagnavano in groppa al nostro cavallo, ma tutto è più cupo e degno di un film dell'orrore andando a trasformare ogni villaggio o scenario: quindi anche se in precedenza avevate visitato ogni angolo della mappa, ora potrete guardare tutto da un differente punto di vista rinnovando il piacere nell’esplorare l’intero mondo di gioco. Ma anche il gameplay non è rimasto invariato: a differenza di prima, dove spesso per affrontare i nemici potevamo ripararci dietro una roccia, un carro o qualsiasi riparo offerto dagli scenari, ora questa strategia non è più utile perchè le tremende creature non sparano e impiegano molto poco ad aggirarci se ci fermiamo al riparo. La strategia da adottare consiste quindi nello sfuggire dalle orde di zombie, evitando anche un dispendio delle munizioni che non sono più reperibili nei negozi ma solo dai cadaveri, trovare una struttura sopraelevata sulla quale arrampicarsi e poi far fuori con tranquillità i non-morti.
Le creature da fronteggiare, oltre ad essere davvero agghiaccianti nell’aspetto e molto ben riprodotte nelle loro fattezze somatiche, sono di diversi tipi: incontreremo zombie velocissimi ma vulnerabili ad un semplice colpo alla testa, zombie lenti ma molto più forti che richiedono un approccio differente e animali di diverse specie che resistenti a intere raffiche di proiettili. Proseguendo nell’avventura ci imbatteremo anche in quattro particolarissimi cavalli zombificati, dotati ognuno di caratteristiche uniche: Morte, Carestia, Pestilenza e Guerra. Cavalcando ognuno di loro cambia la strategia con cui affrontare i nemici, ad esempio con Morte possiamo far esplodere le teste degli zombie producendo un effetto devastante, mentre con Guerra incendiare tutti gli esseri viventi e i cadaveri. Non mancherà anche un incontro con il possente Sasquatch (meglio noto come Bigfoot), ma riguardo quest’ultimo lascerò a voi svelarne ogni mistero. Non mancheranno poi momenti capaci di coinvolgerci emotivamente, come zombie che sbucano all'improvviso da un nascondiglio o rumori sospetti che faranno crescere in noi quella sensazione di non sentirci mai al sicuro, ma Undead Nightmare non è tutto dramma e orrore: gli sviluppatori sono riusciti a inserire anche una buona dose di ironia con dei dialoghi davvero spassosi, come quando alcuni personaggi inizieranno a sparlare e lamentarsi di parenti morti e ora tornati dall'oltretomba.
Anche il multiplayer online presenta novità di spessore che contribuiscono ad aumentare la longevità della parte single-player, già di per sé accettabilissima e che si attesta intorno alle otto ore. Troviamo una modalità cooperativa Orda dove è necessario cooperare con un massimo di quattro amici in carne ed ossa studiando strategie vincenti per riuscire a eliminare entro un tempo limite un numero sempre crescente di zombie che occuperanno la zona; oltre a questa, è inclusa nel pack la modalità "Land Grab" per il free roaming. Nello specifico, ogni giocatore deve difendere e cercare di espugnare al contempo una parte di territorio legata a una delle seguenti cittadine del gioco: Armadillo, Blackwater, Chuparosa, Escalera, Las Hermanas, MacFarlane’s Ranch e Thieves Landing. Chi riesce a mantenere per più tempo il possesso di una proprietà ed eliminato più invasori, vince il match. Una modalità, questa, davvero riuscita, frenetica e utile per passare qualche ora online tra amici.
Ma non è tutto oro quel che luccica in Undead Nightmare. Alcune missioni risultano molto simili tra loro, ad esempio dovremo più volte salvare un cittadino in preda al panico o a raggiungere un luogo da un punto all’altro dello scenario alla ricerca di un’arma specifica come particolari fucili a doppia canna mozza, oggetti da lancio come l'acqua santa e la torcia per incendiare bare con lo scopo di dare l’eterno riposo ai non morti. Missioni che nella sostanza si equivalgono abbastanza e aggiungono quindi ripetitività al contenuto. Anche il sistema di salvataggio non l’ho gradito molto: è chiaro che accamparci per salvare il gioco (come accadeva in precedenza) nelle zone ormai poco sicure di frontiera non sarebbe stata una scelta azzeccata, ma ora possiamo salvare soltanto nelle città ormai liberate dagli zombie. Questo aspetto incrementa non di poco la difficoltà di gioco, e potrebbe spazientire i neofiti.
Concludendo, l’espansione Undead Nightmare di Red Dead Redemption vale tutti gli 800 Punti Microsoft che costa. Nonostante alcune missioni piuttosto ripetitive, durata dell’avventura, creature raccapriccianti capaci di dare davvero filo da torcere e situazioni inquietanti che si parano agli occhi del giocatore, intrise anche di momenti di umorismo, sono le caratteristiche vincenti del DLC.
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