Recensione - Greed Corp
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Greed Corp ricorda molto titoli già visti come Catan o Carcassonne. L’innovazione di questo titolo è il fatto che il terreno su cui avvengono gli scontri è in perenne degrado. La mappa di gioco è composta da una serie di esagoni attaccati l’uno all’altro, sui quali possiamo costruire diverse unità: l’Harvester, una sorta di trivella che ad ogni turno ci regala delle stelle spendibili per costruire le varie unità e l’Armeria, che ci permette di costruire i Camminatori, le nostre unità sul campo che dovremo usare per contrastare il nemico. I Cannoni ci permettono di attaccare dalla distanza gli esagoni nemici, mentre infine i Carrier sono utilizzabili per trasportare le nostre truppe da un esagono all’altro. Come già accennato, gli esagoni si disgregano col passare del tempo (scandito dai turni di gioco): se costruiremo per esempio un Harvester, per effetto della sua trivella gli esagoni intorno ad essa si disgregheranno lentamente fino a crollare nel vuoto, facendo inghiottire alla nebbia sottostante anche tutte le unità ivi presenti. E' quindi un fattore di cui dobbiamo essere sempre coscienti così da costruire le unità in maniera sapiente, per cercare di combattere il nemico senza autodistruggerci. Scopo del gioco è ovviamente quello di rimanere gli unici sopravvissuti sulla mappa.Il gioco dispone di una profonda e piacevole campagna single-player che ci mette di fronte a scenari sempre diversi e molto competitivi, dandoci la possibilità di vivere la storia delle varie fazioni coinvolte negli scontri. Data la natura del gioco è comunque molto più piacevole sfidare i propri amici sulla stessa console oppure via Xbox Live, nella modalità multiplayer che ci permette di creare noi stessi lo scenario con le caratteristiche che più preferiamo. Il titolo risulta molto gradevole graficamente, con una visuale dall’alto zoomabile sulle unità che vogliamo muovere.
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