Recensione - Vandal Hearts: Flames of Judgment
di
TheFury87
P
Il Gioco
La trama alla base di Vandal Hearts: Flames of Judgement è quanto di più classico possa esistere: una guerra tra due regni confinanti fa da sfondo alle avventure del solito gruppetto di adolescenti che, nel tentativo di salvare la propria patria, diventerà fondamentale per il risultato finale. Per farlo, i protagonisti dovranno affrontare una lunga serie di battaglie contro diversi tipi di nemici: la base del gameplay è la solita dei giochi di ruolo, con la crescita delle abilità dei personaggi man mano che aumenta l’esperienza e i tipici combattimenti a turni con danni calcolati in numeri.Ciò che differenzia Vandal Hearts: Flames of Judgement dagli altri giochi di ruolo è il sistema di battaglia, che seppur già visto in altri titoli del passato è piuttosto raro al giorno d’oggi: il campo è suddiviso in un’immaginaria scacchiera su cui le due fazioni si possono muovere solo per un numero limitato di caselle ad ogni turno, e a seconda del numero di quadrati che li separa dal nemico possono attaccare da lunga distanza con archi e balestre oppure corpo a corpo con spade, lance e martelli; ovviamente, oltre agli attacchi fisici sono presenti le classiche magie (sia dannose che di supporto) e gli oggetti da usare in battaglia. Insomma, Vandal Hearts: Flames of Judgement non propone niente di nuovo, ma punta deciso sulla riproposizione di strutture classiche nella speranza di fare breccia nei cuori dei nostalgici e degli appassionati di strategia a turni.
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