Recensione - Dark Void
Il Gioco
Dark Void mette il giocatore nei panni di un tenace pilota americano dipinto come il classico avventuriero anni quaranta alla Indiana Jones: giacca in pelle, parlantina spigliata e un rapporto amoroso mai iniziato, mai interrotto e mai definito con un'altra avventuriera. Will, questo il suo nome, precipita nella giungla sudamericana in seguito ad un incontro ravvicinato del suo velivolo con oggetti dalla provenienza misteriosa. Dopo lo schianto la prima cosa da fare è improvvisarsi meccanici per recuperare i pezzi necessari a riprendere il volo, ma basta un quarto d'ora per capire che le priorità sono altre. Così lontani dal conflitto che sta devastando l'Europa, i due protagonisti capiscono ben presto che qualcosa non torna. Se all'inizio sono solamente gli indigeni che si addentrano nella boscaglia, ben presto è la situazione stessa a risultare alienante. Androidi armati ritengono ben presto opportuno eliminare il nostro alterego virtuale e tra una sparatoria e l'altra si passa presto fra paesini di stile precolombiano arrivando a conoscere uno scienziato noto al secolo come Nikola Tesla (anche se in realtà il genio Serbo è morto nel 1943 all'età di 87 anni, difficile immaginarlo a combattere alieni pochi anni prima). Il nostro nuovo amico ci fa dono di uno strumento utilissimo per combattere quello che si rivela come un esercito creato da una civiltà tradita dall'umanità in tempi troppo lontani perchè ne sia rimasta traccia: il jetpack, che ci permette di librarci in aria per sfruttare anche l'elemento verticale durante i combattimenti.Amore
Guarda in alto
- Grazie all'inserimento del Jetpack sempre disponibile e facilmente utilizzabile, Dark Void aggiunge una nuova dimensione per l'elaborazione delle strategie del giocatore. I nemici non si presentano solamente davanti a Will, o dietro... ma arrivano anche dall'alto e a volte dal basso, in base a dove ci si trova. Inoltre, alcune sessioni di gioco sono interamente rovesciate, con l'eroe appeso a terrazze e sporgenze mentre combatte orde di alieni acrobati. In alcune occasioni la cosa si rivela abbastanza adrenalinica, soprattutto se la base di appoggio sta scivolando verso l'abisso costringendo Will e nemici a muoversi continuamente.A parte qualche piccola mancanza, i comandi per la gestione del jetpack permettono inoltre di muoversi con una certa scioltezza, arrivando, una volta presa la mano, a rimbalzare per la zona di gioco come una cavalletta infastidendo i nemici da ogni angolazione.
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