Recensione - Assassin's Creed II
Il Gioco
Assassin's Creed II riprende il filo del discorso da dove ci eravamo fermati due anni fa, all'interno della misteriosa Abstergo Industries: qui troviamo Desmond Miles, l'erede di Altair che ne rievocò i ricordi nel primo gioco, riuscire in una rocambolesca fuga per ritrovarsi alla fine in una sede di moderni Assassini. Questi lo collegano ad un nuovo Animus per indagare ulteriormente sulla storia dei suoi antenati, portandolo nella Firenze della seconda metà del 1400, in pieno rinascimento. Qui facciamo la conoscenza con un altro suo avo, Ezio Auditore, seguendone il passaggio dalla giovinezza alla piena maturità mentre rimane invischiato in una fitta rete di cospirazioni, intrighi e dolore. Nel corso della storia ci troviamo a esplorare diverse città italiane come Firenze, Venezia, San Gimignano e Forlì, interagendo con molti personaggi storici: Lorenzo de' Medici, Leonardo da Vinci e Rodrigo Borgia sono solo alcuni degli attori presi in prestito dagli sceneggiatori di Ubisoft per intessere la trama del gioco. Il nostro scopo nei panni di Ezio è dapprima vendicarci degli autori di un tragico lutto di famiglia, per poi cercare di sventare una pericolosa cospirazione di membi dell'occulto ordine dei Templari.Le meccaniche alla base del gioco sono le stesse del primo episodio, arricchite con numerose novità. Ritroviamo dunque la possibilità di esplorare liberamente le città, potendone scrutare dalle torri più alte tutti i segreti, "sincronizzando" la mappa di gioco per rivelare la posizione dei numerosi punti d'interesse. Come per il suo antenato Altair, anche Ezio è dotato di una grande agilità che gli permette di scalare qualsiasi palazzo, correre tra i tetti, saltare da un edificio all'altro e stavolta anche nuotare: queste capacità possono essere usate per seguire inosservati una potenziale vittima o per scappare dalle guardie, cercando di raggiungere uno dei tanti nascondigli disseminati per la città. Inoltre, da vero Assassino qual è, Ezio è un maestro nel diventare invisibile, confondendosi tra la folla o usando vari trucchi per riuscire ad avvicinarsi alle proprie vittime.
Quando non è possibile passare inosservati o sfuggire ai nemici, l'unica alternativa è il combattimento. Ci viene proposta una evoluzione del sistema di combattimento del primo gioco, che ci vede fronteggiare da soli nutriti gruppi di oppositori utilizzando attacchi, parate e contromosse: la novità principale sta nella possibilità di utilizzare una vasta gamma di armi, a partire dalle famose lame retrattili (due invece della singola lama di Altair) per poi passare a spade corte, spade pesanti, magli e martelli, ognuna delle quali più efficace contro un diverso tipo di nemico. Per i nemici più agili è ad esempio conveniente l'uso di spade leggere, mentre per quelli coperti da pesanti armature i martelli si rivelano più efficaci, così come per quelli dotati di lunghe picche la strategia migliore è affrontarli a mani nude per afferrare l'arma e usarla contro di loro. Questo aggiunge maggior profondità e tattica ai combattimenti, rendendoli sicuramente più impegnativi che in passato.
Sulla mappa del gioco troviamo sempre indicate sia le missioni principali legate alla storia, introdotte da sequenze animate che vedono interagire i personaggi principali, che numerose attività secondarie: queste vanno da uccisioni a pagamento all'inseguimento di borseggiatori alla consegna di missive, alle quali si affiancano le numerose attività collezionistiche come il reperimento di scrigni pieni di monete e statuette, la raccolta di piume d'aquila o la ricerca di particolari simboli che danno accesso a dei quiz logici per sbloccare dei filmati. Tutti i soldi guadagnati con queste attività sono spendibili per acquistare nuove armi, potenziare l'armatura del protagonista o rifornirci di pozioni curative presso i vari medici reperibili per le strade. Insomma, le attività non mancano di certo.
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