Recensione - Lips: Number One Hits
Il Gioco
Il primo Lips raggiunse il mercato negli ultimi mesi dello scorso anno, dando prova del costante avvicinamento di Microsoft nei confronti del grande pubblico, i cosiddetti casual gamers. Avvicinamento confermato dagli innumerevoli party games usciti nell'ultimo anno e dal prossimo, succulento, Project Natal. Ecco quindi arrivare nei negozi Lips: Number One Hits, che non è un vero e proprio seguito visto che non porta cambiamenti sostanziali a ciò che abbiamo visto nel precedente capitolo, limitandosi principalmente ad un ampliamento della libreria musicale a disposizione dei giocatori.Su disco troviamo 40 canzoni per mettere in mostra il nostro talento musicale, ognuna accompagnata dal relativo videoclip, spaziando tra vari generi musicali e diverse epoche. Presenti all' appello canzoni storiche come Oh, Pretty Woman di Roy Orbison e I Get Around dei Beach Boys, pezzi insopportabili come Barbie Girl dei dimenticabilissimi Aqua, arrivando al Rap West Coast di California Love ed a brani più recenti quali The Fear di Lily Allen o Apologize mixato da Timbaland. Un discreto catalogo tra cui scegliere, ma purtroppo è impossibile non constatare la prima differenza rispetto allo scorso Lips: se nel primo episodio le canzoni italiane erano presenti in numero ristretto, ora non ce n'è più nessuna, nè nel disco di gioco, nè tantomeno a disposizione sul Marketplace.
Come già detto Lips: Number One Hits sfrutta tutte le meccaniche e le modalità di gioco dello scorso capitolo. Il fulcro di tutto è, ovviamente, la modalità Canta. Dopo aver scelto la canzone, il video, tra quello originale o uno particolare che attiva il relativo minigioco, ecco che si sale sul palcoscenico, da soli o in compagnia, prontissimi a dare spettacolo. La valutazione delle prestazioni canore è stata migliorata, ora bisogna cantare e non limitarsi a strusciare il microfono per ottenere dei punteggi degni di nota. Punteggi che possiamo confrontare con tutti gli altri cantanti in erba di Xbox Live. Tramite le leaderboards è possibile vedere, oltre alla nostra misera posizione in classifica, anche quante volte abbiamo cantato un relativo brano e tutti i dettagli delle nostre, orribili, prestazioni canore.
Immancabili le mosse; su schermo a volte vedremo il nostro avatar gesticolare all' impazzata indicando il movimento da compiere per racimolare altri punticini. Questo è possibile grazie ai sensori presenti nei bellissimi microfoni wireless che capteranno e trasmetteranno oltre alla voce, anche gli eventuali e strampalati gesti che il gioco ci chiede di compiere. Come da tradizione irrinunciabile la modalità Freestyle, nella quale potremo collegare dispositivi esterni con le canzoni che desideriamo, facendo però a meno, ovviamente, del video e del testo su schermo, inficiando in parte il divertimento ed il livello di sfida.
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