Recensione - Need for Speed Underground
di
radisc
P
La vita un quarto di miglio alla volta
Dopo l'uscita di The Fast And The Furious e la messa in luce del suo scintillante mondo fatto di donne, bolidi stratruccati e tamarri alla Vin Diesel, nel mondo è scoppiata la tuning-mania e abbiamo cominciato a vedere sulle nostre strade sia dei begli ottimi (e costosi) esempi di tuning, sia anche comuni mortali che cercavano di far sembrare il propio catorcio qualcosa di pompato aggiungendo uno spoiler, qualche minigonna e magari un tuner per fare più casino. Invece in questo gioco avrete la possibilità di comprare una macchina seria e di farla diventare un vero bolide con ogni genere di modifica sia a livello di prestazioni che puramente estetico! Comincerete la vostra avventura con una macchina abbastanza semplice e dovrete cercare di scalare le classifiche dei migliori piloti della città per sbloccare modifiche estetiche, prestazionali e nuove auto.
Su e giù per la città
Come nella tradizione di NFS questo capitolo presenta uno stile di guida decisamente arcade che vi darà comunque dei grattacapi in più di una occasione; bisogna però dire che i problemi maggiori deriveranno dai vostri avversari, degni di questo nome a livello Hard e prontissimi a punirvi ad ogni vostro errore. A questo livello quindi, nonostante il modello di guida sempliciotto, il gioco si fa apprezzare per una buona giocabilità. Sono presenti diverse modalità di gioco: le gare Circuit, dove vince chi arriva primo alla fine dei vari giri per le vie della città, Knock Out, dove ad ogni giro l'ultimo arrivato viene eliminato, Sprint, dove i piloti devono seguire un lungo percorso da un capo all'altro della città e le due atipiche modalità Drift e Drag. Nella prima dovrete andare pesanti di freno a mano per sgommare e fare punti (molto, quasi troppo simile a PGR2 anche se qui sembra di assistere ad una gara di rally tanto è evidente l'effetto "palo al centro"), e nella seconda modalità dovrete cimentarvi con la celeberrima accelerata lungo il quarto di miglio del primo Fast and Furious stando attenti al traffico e a salire di marcia al momento giusto per guadagnare velocità e usare bene il fantomatico NOS(comunque disponibile nelle altre gare, tranne che per Drift)! In pratica funziona così: gareggiate scegliendo il livello di difficoltà e quindi i il vostro compenso in soldi , correte cercando di arrivare primi e facendo qualche acrobazia per guadagnare dei punti reputazione, i punti reputazione sbloccheranno gli upgrade che potranno essere sia modifiche estetiche, che aumenteranno il vostro livello di "tamarraggine" (più è alto e più le vostre acrobazie faranno punti), che prestazionali per migliorare motore e aderenza, ed inoltre sarà possibile sbloccare nuove macchine più performanti. Già, le macchine: il parco macchine a vostra disposizione rispecchia con delle aggiunte la classe Pacific Muscle di PGR2, quindi avremmo parecchie sportive made in Japan (Honda, Mitsubishi, Mazda, Nissan) e sportive europee come la Golf o la Pegeout 206.La cosa strana, però, è che ogni volta che cambierete macchina TUTTE le modifiche (anche estetiche) che avete applicato si trasferiranno automaticamente alla nuova auto.Per quanto riguarda le modifiche NFSU presenta un database veramente ricco, oltre al fatto che è possibile colorare e customizzare qualsiasi parte della vostra auto (addirittura le pinze dei freni!), potrete applicare alla vostra auto gonne, spoiler adesivi, decalcomanie, cerchi, marmitte, turbine, modifiche del motore, pneumatici completamente sponsorizzati ed esistenti sul mercato!
Ci tengo a sottolineare poi il fatto che la fisica, in questo gioco, ha delle regole un po' tutte sue. Se siete "PGR2 addicted" come me, per esempio, alle prime partite storcerete sicuramente il naso; pur nel suo "realismo" il capolavoro dei Bizzare Creations conserva una leggera componente arcade, ma quello che accade in NFSU è niente a confronto. E' possibile infatti correre in tutta tranquillità arrivando primi, senza mai toccare il grilletto del freno! È per questo che consiglio soprattutto ai giocatori più esperti di giocare sempre a livello Hard se volete una sfida interessante.
Gli occhi e le orecchie
Dal punto di vista tecnico non si può dare assolutamente un giudizio negativo, anzi: le piste e i circuiti dell'anonima città nei quali vi troverete a correre sono estremamente dettagliati, pieni di luci al neon (come se non bastassero quelle delle macchine...), palazzi e strutture molto realistiche e il gioco può contare su un buon sistema di gestione delle luci. E' possibile che in sporadici casi il frame-rate subisca dei leggeri rallentamenti ma sono occasioni veramente rare.
Per quanto riguarda il dettaglio dei bolidi ci troviamo di fronte ad un lavoro bello a metà: infatti, se da una parte le automobili e i vari dettagli compresi quelli delle varie appendici che vi saranno applicate, risultano veramente belli a vedersi, ciò che lascia l'amaro in bocca è la totale assenza di un qualsiasi modello di danneggiamento. In pratica potrete schiantarvi contro un palo della luce o un segnale stradale anche a 300Km all'ora e, dopo qualche metro di retromarcia, la vostra macchina potrà continuare tranquillamente la sua corsa dall'ultima posizione. L'unico motivo per una scelta così discutibile è la probabile difficoltà per il motore di gioco a gestire i danni in presenza di tante possibilità di modifica estetica. Non mi verrete mica a dire che Microsoft ha la possibilità di spendere per avere i danni su PGR2 ed EA no... Un'altra spiegazione potrebbe essere che visto che molte delle modifiche estetiche applicabili sono su licenza di costruttori realmente esistenti, questi potrebbero aver imposto di non vedere "deturpare" a video i proprio prodotti. Inoltre, non si capisce perché, ma manca qualsiasi forma di replay, una cosa che secondo me avrebbe sicuramente aumentato il valore del gioco: chi non vorrebbe rivedere le propie gesta dopo una acrobazia spettacolare?
Il comparto sonoro risulta di ottima fattura: i rombi delle auto così come gli effetti del NOS e della turbina in fase di cambio di marcia, oltre che fare bene il loro lavoro, si evolveranno con la crescità della potenza del vostro motore. Una nota di merito per le musiche: durante la corsa le vostre acrobazie al volante avranno un appropriatissimo sottofondo al rock duro, avremo quindi pezzi da band come i Lost Prophets, Asian Dub Foundation o Rob Zombie; mentre invece nei menù e a fine corsa quando l'atmosfera è ormai tranquilla ci accompagnerà un sottofondo molto più "Yò-Yò" a tutto Rap e Hip-Hop (avete presente la pubblicità della Citroen C2 con il DJ Albertino?).
Fine della corsa
In conclusione ci troviamo di fronte ad un buon prodotto anche se bisogna dire che molte delle sue idee portanti sono state "citate" dal primo Project Gotham Racing, come ad esempio le gare drift dove si percepisce anche un difetto che aveva il primo PGR, l'interfaccia invadente, prontamente rimossa nel secondo capitolo. Bisogna però dire che questi tutto sommato trascurabili difetti vengono sanati da una ottima gicabilità e una discreta longevità. 8.2
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