Recensione - NBA Live 10
Il Gioco
La serie NBA Live ha ormai oltre un lustro di vita e, tra alti e bassi, si è consolidata al punto da comprendere ormai una tale varietà di combinazioni di gioco che è quasi difficile elencarle tutte: ovviamente non mancano la partita veloce, il campionato NBA, il campionato FIBA, il Dinasty Mode e tante altre modalità di gioco sia in single player che in multiplayer. Oltre quanto già presente in passato, continua la marcia di EA Sports verso l’immesione totale del gioco nella realtà, attraverso la sapiente mescolanza di dati e situazioni reali nel contesto del gioco. Come già avviene nel ben più diffuso FIFA 10, è infatti possibile ricevere ed aggiornare i dati su ogni singolo componente della lega basket NBA modificando rendimento, disponibilità di giocatori e stato di forma. Su NBA Live 10 ci si è spinti anche oltre, potendo rigiocare le partite di campionato con gli stessi giocatori e nelle stesse condizioni del tabellone reale, disputando quindi un campionato parallelo a quello reale. Le opzioni di gestione e i dati a disposizione sono talmente tanti da sembrare infiniti: c’è tanta di quella roba da far perdere anche il super esperto di NBA, tenendolo impegnato per molto tempo.Trattandosi di un gioco a cadenza annuale, gli affezionati di EA Sports riconosceranno molte componenti tratte dalla "banca degli organi" del gigante americano, con parecchi punti in comune con gli altri titoli sportivi: ciò non è necessariamente un male, anzi conferisce al gioco un aspetto familiare ed amichevole soprattutto per noi malati della pedata che abbiamo frequentato i menu di FIFA 10. Purtroppo l’indisponibilità, nella versione del gioco fornitaci da EA Italia, del codice di attivazione di Dynamic DNA, non ci ha permesso di esplorare nel dettaglio la modalità di gioco più innovativa.
Commenti