Recensione - Halo 3: ODST - Truppe d'Assalto Orbitali
Il Gioco
20 ottobre 2552, Halo 2: il profeta Rimorso esegue un salto iperspaziale con la sua ammiraglia direttamente dallo spazio aereo della città africana di New Mombasa, causando come effetto secondario la devastazione del centro ubano. Master Chief lo segue a ruota, intenzionato a sventare i piani degli alieni, lasciando quindi la città al suo destino. Nel frattempo, una squadra di ODST (in italiano TALO, Truppe d'Assalto Orbitali), si stava lanciando dallo spazio con lo scopo di infiltrare proprio la nave nemica, senza sapere che in realtà la loro missione consisteva in tutt'altro. Durante la discesa nei loro pod, i sei membri della squadra d'assalto vengono mandati fuori rotta dall'esplosione causata dal salto della nave di Rimorso, finendo sparpagliati per tutta New Mombasa e senza la possibilità di comunicare tra loro. Uno di questi, chiamato semplicemente la Recluta, inizia ad esplorare tutti i luoghi della città in cui sono presenti tracce dei suoi compagni nel tentativo di riunire la squadra, prima che venga rivelato loro quale fosse il vero e segretissimo scopo della missione.In Halo 3: ODST - Truppe d'Assalto Orbitali seguiamo le vicende dei singoli membri del team di ODST dispersi per la città: iniziamo il gioco dei panni della Recluta, e man mano che troviamo inidizi sul destino dei suoi compagni potremo rivivere le loro vicende recenti come una sorta di flashback, mettendoci nei loro panni. Il gioco presenta quindi una struttura esplorativa principale che fa da collante tra tutte le varie storie: quando impersoniamo la Recluta abbiamo la possibilità di esplorare liberamente tutte le parti di New Mombasa, aiutati da una mappa e da un sistema di navigazione che ci segnala sempre il prossimo obiettivo. Questa parte di gioco avviene di notte, e gli sviluppatori hanno quindi inserito un pratico visore notturno che permette non solo di vedere meglio ma anche di evidenziare con una contornatura colorata amici, nemici e oggetti speciali come armi o stazioni di ricarica della salute. Eh già, perchè qui non abbiamo l'armatura ipertecnologica di Master Chief, e durante i combattimenti possiamo perdere energia vitale recuperabile solamente tramite delle ricariche presenti in quantità limitata nelle ambientazioni.
Oltre agli elementi appena citati, ossia l'esplorazione della città, il visore notturno e le ricariche di salute, il gioco si presenta come il più classico Halo, proponendoci la maggior parte delle situazioni per le quali la serie è diventata famosa: scontri a fuoco serrati ed estremamente tattici fatti di un continuo ripetersi di attacchi e ritirate, duelli tra cecchini, corse in Warthog sotto il fuoco nemico, scorazzate nei cieli a bordo di Banshee, sessioni di guida dell'iperdistruttivo carro armato Scorpion fino all'immancabile combattimento con un letale Scarab. Tutto questo per un totale di circa 7-8 ore di gioco a difficoltà Eroica.
La Campagna è giocabile anche in cooperativa con un amico, ma Halo 3: ODST - Truppe d'Assalto Orbitali aggiunge dell'altro: la novità più interessante è la modalità giocabile in singolo o in cooperativa a quattro giocatori Sparatoria, in cui lo scopo principale è sbaragliare una dopo l'altra tutte le ondate nemiche in arrivo, sempre più agguerrite e con l'aggiunta man mano di varie penalità per rendere il gioco sempre più difficile. Oltre a questo, nella confezione del gioco troviamo anche un disco con tutta la parte multiplayer di Halo 3, comprensiva di tutte le mappe uscite finora oltre a tre esclusive per ODST. Considerato l'ancora enorme successo delle ottime funzionalità multiplayer di Halo 3, si tratta di un'aggiunta assolutamente interessante per tutti gli amanti del multiplayer, soprattutto se avete già il gioco originale ma non avete mai scaricato le mappe aggiuntive uscite finora.
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