Recensione - Guitar Hero 5
Il Gioco
Dopo tante iterazioni di una serie come Guitar Hero, è difficile inserire ogni volta qualcosa di nuovo oltre alle canzoni presenti sul disco: Neversoft aveva pesantemente rinnovato il titolo l'anno scorso con l'introduzione di batteria e microfono, e per quest'anno l'impresa di presentare qualcosa di nuovo si prospettava piuttosto ardua. Nonostante questo, gli sviluppatori sono riusciti a tirare fuori un buon numero di novità: le più importanti sono relative al gioco in compagnia, ma anche i giocatori solitari troveranno nuove interessanti funzionalità. Tra queste troviamo le sotto-sfide presenti in ogni canzone e relative a tutti o un solo determinato strumento: vi potrà ad esempio essere chiesto di fare un certo numero di punti usando lo star power, utilizzare la leva del vibrato per un certo numero di secondi in tutta la canzone, o ancora di effettuare un certo numero di rullate con la batteria. Se si sta suonando una canzone con lo strumento adatto alla sfida relativa, una piccola icona a forma di vinile si riempie progressivamente per indicare l'avanzamento nella sfida. Molto interessante anche la nuova catalogazione delle canzoni per "intensità" degli strumenti: per ogni traccia compare un grafico che mostra la difficoltà di ogni singolo strumento, permettendoci così di ordinare la lista anche per difficoltà.Il gameplay di base è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a World Tour: le canzoni si "suonano" come sempre abbiamo visto nella serie, ritroviamo l'uso dello Star Power mentre la struttura della carriera è simile a quella vista in Guitar Hero: Metallica, con la progressione tra una serie di arene in cui suonare sbloccabili guadagnando un certo numero di stelle nelle canzoni. Inoltre per questo episodio della serie i ragazzi di Neversoft hanno abbandonato qualsiasi pretesa di una storia che faccia da sfondo alla carriera, caratteristica già piuttosto debole nei titoli precedenti, e focalizzandoci così unicamente sulle canzoni da suonare.
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