Recensione - Batman: Arkham Asylum
Il Gioco
Batman è riuscito molte volte a catturare il Joker, e questa è una di quelle: stranamente lo storico nemico del Cavaliere Oscuro non ha fatto molto per evitare la propria cattura, ed è arrivo nel manicomio criminale di Arkham per esservi rinchiuso per l'ennesima volta. Una volta dentro però le cose non vanno come previsto: il Joker si libera facilmente e tutti criminali della sua banda, appena evasi dal penitenziario di Gotham, invadono la struttura. Joker si era lasciato catturare facilmente solo per potersi impossessare dell'Arkham Asylum, con la complicità della compagna Harley Quinn, che lo attendeva all'interno. Batman si trova così a doverlo inseguire all'interno della struttura per scoprire il perchè di una tale azione, intralciato da orde di criminali e dai suoi più acerrimi nemici del passato, tutti ospiti del manicomio di Arkham.Il Batman di Arkham Asylum ricalca perfettamente quello dei fumetti: un detective espertissimo nel rilevare tracce e scovare criminali, dotato di grandi capacità di combattimento corpo a corpo e aiutato da efficaci gadget, alcuni dei quali ormai entrati nell'immaginario collettivo come l'inseparabile batarang. Nel corso del gioco abbiamo la possibilità di esplorare liberamente le ambientazioni dell'Arkham Asylum, che il Joker ha però sigillato usando numerosi campi di forza e dovremo quindi cercare le vie migliori per aggirare tutti gli ostacoli. Chi pensa che la sola ambientazione del manicomio criminale possa portare ad una ripetitività di luoghi e situazioni dovrà ricredersi: infatti l'Arkham Asylum è un complesso estremamente vasto, formato dai locali contenitivi, un cortile esterno, una villa residenziale, dei laboratori di ricerca e anche delle catacombe sotterranee sulle quali è stato edificato il complesso. Nel corso del gioco ci troviamo quindi ad esplorare numerose ambientazioni con caratteristiche molto diverse tra loro, passando per condotti di aerazione o arrampicandoci su condutture, mura e doccioni grazie alla utilissima pistola-rampino.
Oltre alla componente di esplorazione, il gameplay di Batman: Arkham Asylum è essenzialmente un misto tra stealth game e picchiaduro. Spesso incontriamo gruppi di nemici, ma prima di affrontarli dobbiamo valutarne attentamente il numero, la disposizione e l'armamentario, e qualora dovessimo capire di poter essere facilmente soverchiati (Batman è fenomenale nel corpo a corpo, ma anche lui può poco contro un mitra o un fucile a pompa), dovremo sfruttare a nostro vantaggio l'ambiente, muovendoci senza esser visti e facendo fuori uno dopo l'altro i nemici. Oltre a questo, durante il gioco si incontrano numerosi boss, pescati tra i più grandi antagonisti del pipistrellone di Gotham come Bane, Killer Croc, lo Spaventapasseri, Poison Ivy e così via, tutti (o quasi) da affrontare con astuzia per aggirarne la superiorità fisica. C'è poi la componente investigativa: Batman può attivare uno speciale visore che gli permette di esaminare tutta l'area intorno a lui alla ricerca di indizi o anche solo per analizzare la posizione dei nemici dietro i muri, senza contare i numerosi oggetti nascosti da collezionare, come i punti interrogativi disseminati ovunque dall'Enigmista, da raccogliere per ottenere punti esperienza e sbloccare schede dei personaggi. Già, punti esperienza, che serviranno per acquistare numerosi potenziamenti alle capacità di combattimento, alla resistenza e al Batarang del protagonista.
La storia del gioco si esaurisce tra le otto e le dieci ore a difficoltà normale, un tempo che può tranquillamente superare la quindicina d'ore se si va in cerca dei moltissimi segreti disseminati per l'Arkham Asylum, molti dei quali, anche se nei primi livelli del gioco, raggiungibili solo dopo aver ottenuto determinati gadget, esattamente come accade in Shadow Complex. A questo tempo si aggiungono poi le sfide, delle arene tratte da ambientazioni del gioco ma selezionabili in un menu esterno, in cui possiamo partecipare a numerosi combattimenti per dare il meglio di noi stessi.
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