Recensione - Fight Night Round 4
Il Gioco
Per tutti coloro che si avvicinassero per la prima volta alla serie pugilistica di EA è doverosa e fondamentale questa segnalazione: Fight Night Round 4 non è un picchiaduro! Dimenticate Face Braker, non pensate a Dead or Alive e allontanate dalle vostre menti gameplay alla Street Fighter e soci. Fight Night Round 4 è una vera e propria simulazione: di più, è il pugilato, o perlomeno quanto di più vicino ad esso si possa trovare in circolazione. Per il suo attesissimo ritorno sul ring, EA è riuscita davvero a far le cose in grande, racchiudendo tutti gli elementi che un amante di boxe vorrebbe trovare in un gioco: tecnica, tattica, velocità e durezza oltre ad una serie di modalità che non riuscirebbero a scontentare neppure il più esigente dei gamer. In primis una modalità carriera, o legacy mode come è stata ribattezzata, che da sola basterebbe a tenerci incollati per settimane alla console tanto è appagante, longeva e coinvolgente. Nel corso degli incontri che saremo chiamati ad affrontare per entrare nell’olimpo dei pugili professionisti ci misureremo con avversari governati da un’intelligenza artificiale sopraffina, la migliore vista sino ad oggi in un gioco del genere.Oltre a questa va aggiunta la classica modalità “versus” che ci permetterà di organizzare incontri singoli contro la cpu o contro i nostri amici, calzando i guantoni di uno dei numerosi pugili realmente esistenti presenti nel titolo, riprodotti in maniera estremamente fedele sia per aspetto che per movenze. Impossibile non citare a tal proposito la carismatica presenza, per la prima volta nel simulatore EA, del mitico “Iron” Mike Tyson, presenza che quasi oscura altri volti leggendari quali Muhammed Ali e Joe Frazier, solo per citarne due. Per finire una modalità online profondissima, che introduce, oltre ai classici match classificati e non, una modalità “World Championship” che potremmo descrivere come una sorta di campionato mondiale persistente, dove lo scopo è scalare la classifica sbaragliando partecipanti provenienti da tutto il globo e con tanto di cinture da conquistare.
Amore
Mascelle in frantumi
- Uno degli aspetti che colpisce maggiormente di Fight Night Round 4 è senza dubbio quello tecnico. Nulla è stato lasciato al caso in questa produzione, e qualsiasi poligono compaia sullo schermo di gioco vanta un ottimo livello di dettaglio; tuttavia ciò che lascia del tutto interdetti è la cura prestata nella modellazione ed animazione dei pugili, semplicemente perfetti in tutto e per tutto. Durante i vari match è impossibile non restare basiti alla vista delle fibre dei vari gruppi muscolari degli atleti, delle venature sulle loro spalle, delle gocce di sudore che ne percorrono i volti e i corpi, o delle stupende animazioni, maggiormente apprezzabili durante gli spettacolari replay dei vari KO: il realismo con il quale, dopo un violento gancio alla testa, il collo si torce e poi ritorna nella posizione originaria e gli effetti che l’onda d’urto del pugno producono sui tessuti facciali del pugile di turno, lasciano sempre a bocca aperta.Anche dettagli apparentemente marginali come l’espressività degli occhi degli atleti prima, dopo e durante gli incontri sono stati curati con la massima attenzione e il risultato è che ci si trova ad ammirare dei soggetti apparentemente vivi, reali, non dei fantocci. E in un simile tripudio visivo trova spazio un sistema di rilevamento delle collisioni allo stato dell’arte, che scongiura completamente il rischio di fastidiose compenetrazioni di poligoni. Se tutto ciò non bastasse a darvi un’idea della bontà del comparto tecnico di Fight Night Round 4, aggiungiamo che il motore grafico riesce a gestire visivamente i danni che i combattenti si procurano nel corso dei match, con lividi, escoriazioni e tagli che si aprono sui loro volti.
Una vera simulazione
- Più volte nei nostri articoli abbiamo affermato come un gameplay solido possa compensare un aspetto tecnico mediocre e che, al contrario, non basti una vesta grafica stratosferica a salvare una giocabilità fiacca. Fortunatamente con Fight Night Round 4 non ricadiamo in questa seconda casistica, dal momento che EA ha creato un connubio perfetto tra le due variabili. La prima cosa che colpisce è la velocità e la fluidità di gioco, aumentata quasi esponenzialmente dal suo predecessore, ma è solo dopo le prime partite all’insegna della frenesia che il titolo viene fuori in tutta la sua profondità. Per portare a termine gli incontri è infatti essenziale la pianificazione strategica, la tattica, il tempismo necessario per mettere a segno un bel uppercut dritto sul mento piuttosto che il prodursi in centinaia di colpi imprecisi ed inefficaci.Splendida l’enfasi posta sulle differenze fisiche dei pugili, con gli atleti più longilinei ora davvero avvantaggiati dalle lunghe leve, e con combattenti più tozzi in possesso di ganci corti e montanti molto più potenti. Lavorare l’avversario a breve distanza risulta un’esperienza estremamente realistica, oltre che per i bellissimi scambi che si riescono a realizzare, con colpi che si concatenano con estrema naturalezza, anche visivamente, con gli atleti che assumono una postura differente, leggermente inclinata in avanti. Più difficile risulta vincere per KO nei primi round, e non di rado capita di sudare per dodici lunghe riprese per portare (forse) a casa una vittoria.
Mamma guarda, sono in TV!
- Sembra davvero di assistere ad un grande show televisivo, anche in questo gli sviluppatori hanno fatto centro. Le entrate dei pugili, le inquadrature sul ring, i tagli sulla folla, le splendide ring-girls che allietano i nostri occhi ormai lividi tra un round e l’altro, tutto concorre a creare un’ atmosfera davvero spettacolare. La possibilità di plasmare un pugile con le nostre fattezze utilizzando un complesso strumento di editing del personaggio, in grado anche di acquisire una nostra fotografia e di tradurla in un modello tridimensionale, è una gradita feature che consente, tra l’altro, di condividere le nostre creazioni con il popolo del Live e di scaricarne a nostra volta di nuove, con la conseguenza di poter espandere potenzialmente all’ infinito il nostro parco pugili.Il livello di personalizzazione del nostro alter-ego digitale è impressionante, ed oltre a toccare tutti gli aspetti legati alla sua prestanza sul ring come resistenza, velocità ecc., ci dà la possibilità di abbigliarlo a piacere, scegliendo tra un’amplia gamma di pantaloncini, guantoni, scarpette e accappatoi provenienti dalle collezioni di famose case che hanno prestato per l’occasione i loro marchi.
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