Recensione - Shellshock 2: Blood Trails
di
Christian De Filio / DarkChris
P
Il Gioco
Shellshock 2: Blood Trails ci vede nei panni del soldato Nate, inviato al fronte a seguito della scomparsa di un'intera squadra di commilitoni, eliminati in circostanze misteriose durante una missione speciale. Il gioco inizia in una caserma in cui appare subito chiaro l'orientamento splatter dell'avventura; mentre ci dirigiamo a far visita all'unico sopravvisuto della spedizione, notiamo cadaveri e corpi mutilati sparsi ovunque. Le urla di soldati feriti in modo atroce vengono interrotte dalla voce fuori campo di Nate che riflette sull'orrore e la disperazione della guerra, mentre un sergente ci accenna qualcosa di molto vago su “Whiteknight”, senza precisare se si tratti di un luogo, di un'arma o di una persona. Gli autori del gioco usano l'elemento mistero per incuriosire il giocatore e spingerlo a trovare le risposte alle domande che il protagonista comincierà a porsi durante la sua missione.Ci viene quindi iniettato uno strano farmaco per proteggerci da qualcosa che al momento non ci viene rivelato, poi si prosegue e scopriamo che l'unico superstite della missione è nostro fratello Cal. Una volta incontratolo scopriamo però che qualcosa in lui è cambiato, e non solo a livello fisico; in pochi istanti infatti Cal impazzisce e fugge seminando morte e panico tra i presenti. Da questo momento in poi tutto il gioco ruoterà intorno al ritrovamento di nostro fratello, che dovremo inseguire lungo diversi scenari come la classica giungla vietnamita, templi diroccati, i tipici villaggi in legno, roccaforti situate tra le montagne, ecc. E ovviamente dvremo anche cercare di scoprire cosa, o chi, sia in realtà “Whiteknight”.
Oltre alla struttura classica di un FPS, Shellshock 2: Blood Trails cerca di introdurre alcune novità; i nemici infatti non sono solo gli storici vietcong ma anche gli infetti, che altro non sono che soldati e civili trasformati in zombie. Per combatterli avremo a disposizione il tipico arsenale da guerra fine anni 60: niente armi particolari o novità create per l'occasione. Anche la presenza di sporadici elementi soprannaturali, come visioni di fantasmi o flashback di eventi e luoghi visti attraverso gli occhi del fratello Cal, cercano di distinguere il gioco dagli altri sparatutto, anche se in realtà non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
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