Recensione - Halo Wars
Il Gioco
Halo Wars espande la storia dell'universo di Halo narrando eventi accaduti 20 anni prima delle avventure di Master Chief: indagando su strane attività dei Covenant, la nave terrestre Spirit of Fire si imbatte in un segreto terrificante, capace di far vincere il conflitto a chi dovesse impadronirsene. Inizia così una guerra su più fronti per impedire ai Covenant di sfruttare la cosa a proprio vantaggio, in una storia che vede coinvolti nuovi personaggi oltre a mettere in campo vecchie conoscenze come il Profeta Rimorso e, ovviamente immancabili in un gioco di Halo, Flood e nuove sorprese dei Precursori. Nonostante la storia sia antecedente a quella dell'FPS, è completamente comprensibile solo da chi ha seguito tutta la trilogia di Bungie, perché gli sviluppatori hanno evitato di spiegare di nuovo il ruolo ricoperto da personaggi come i Profeti Covenant, la natura dei Flood o anche chi siano esattamente i Precursori. Nonostante questo, la storia è perfettamente godibile anche da chi non ha mai affrontato uno dei giochi della serie, anche se ovviamente non sarà possibile coglierne tutte le sfumature. Se prima di affrontare il gioco volete approfondire maggiormente la storia della serie, vi consigliamo di leggere l'articolo riepilogativo che pubblicammo prima del lancio di Halo 3.Dal punto di vista del gameplay Halo Wars è un classico RTS con visuale dall'alto, pensato però specificamente per il gioco su console. Troviamo tutte le meccaniche classiche del genere come la costruzione di risorse, la produzione e selezione di truppe, l'esplorazione del territorio di gioco ed il combattimento contro contingenti nemici, ma tutto è stato semplificato per l'uso con i due stick del joypad e pochi pulsanti, senza complessi e laboriosi menu di selezione. Per evitare al giocatore di saltare in continuazione da una parte all'altra della mappa, le missioni sono più lineari rispetto alla media dei giochi del genere, con obiettivi ben definiti e basi con posizione fissa dalle quali partire. Gran parte della strategia coinvolge la decisione di quali stabilimenti costruire nelle basi e che tipo di truppe produrre: in missioni di attacco a basi nemiche ad esempio è meglio conservare le risorse per costruire tre o quattro carri armati, mentre in missioni che prevedono un maggior scontro con truppe terrestri è preferibile la costruzione di fanteria o veicoli volanti, e così via. La selezione delle proprie truppe è semplificata dalla possibilità di selezionare velocemente tutte le unità o solo quelle mostrate a schermo, dopo di che si possono facilmente sotto-selezionare i singoli tipi di unità (fanteria, Spartan, veicoli e così via) per poter agire con maggior precisione.
Il gioco ci propone una campagna suddivisa in 15 livelli, completabile a difficoltà normale in circa 10 ore, prolungabili ulteriormente grazie agli incentivi alla rigiocabilità come la ricerca di teschi nascosti per i livelli o obiettivi legati alle difficoltà più alte. Oltre alla campagna è inoltre presente la modalità Schermaglia: sono in pratica le stesse modalità e mappe del multiplayer, in cui alleati e nemici sono però guidati dalla IA del gioco. Qui il tipo di gameplay si avvicina più a quello di un RTS classico e bisogna imparare a tenere d'occhio più fronti contemporanei, compresi quelli dei giocatori alleati che potrebbero essere in difficoltà e necessitare del nostro aiuto.
I possessori di account Xbox Live Gold possono divertirsi in compagnia dei propri amici sia completando in cooperativa le missioni della storia, che combattendo in battaglie da 1 contro 1, a 3 contro 3 in un gran numero mappe studiate appositamente per gruppi piccoli o grandi di giocatori. Non possiamo purtroppo fornirvi un nostro parere su queste modalità multiplayer perché, per poter recensire il gioco prima dell'uscita, non ci è stato possibile provarle sui server Live pubblici per testarne le performance.
Commenti