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NBA 2K9
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Recensione - NBA 2K9Xbox 360Game

Nuovo anno, nuova stagione, nuovo NBA 2K9. Ma quali novità ci possono essere in uno dei pochi giochi che, nella sua categoria, spadroneggia? Si può, ogni anno, migliorare in maniera tangibile qualcosa che sembra già aver completato la propria evoluzione? Queste sono le domande che si affollano nella mente di chi guarda per la prima volta la copertina del nuovo NBA 2K9, e sicuramente è tra quelle che il potenziale acquirente, già possessore della passata edizione, si pone.



I marziani dell’NBA
La National Basketball Association è un universo parallelo in cui il gioco della pallacanestro celebra i suoi semi-dei: il livello di gioco è talmente elevato che il confronto con giocatori di altre nazioni è semplicemente impossibile, come hanno dimostrato le recenti olimpiadi. Uno dei tratti fondamentali dell'NBA è la spettacolarità dei match in cui non mancano gesti atletici di incredibile difficoltà e bellezza, e quindi NBA 2K9, come e di più dei suoi predecessori, ha il difficile compito di riprodurre non solo il gioco del basket, ma anche tutto quello che ruota attorno al mondo della NBA. Come nella precedente edizione, l'intro del gioco ed i menu stessi sono volutamente minimalisti, ma forse il caricamento iniziale dei dati da Xbox Live non è reso graficamente al meglio in quanto ad un utente distratto potrebbe sembrare che il gioco si sia bloccato.

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Passando oltre, si viene catapultati in una schermata in cui è possibile selezionare la squadra senza nessun menu a video: sembra proprio che il gioco ci inviti all'azione immediata lasciando a dopo il resto. Effettuata la nostra scelta, lo spettacolo inizia esattamente come ci aspettavamo: è una esplosione di colori, azione e suoni tipici della NBA. Passati rapidamente gli attimi del caricamento, si viene catapultati nella bolgia del palazzetto dello sport all'inizio di una partita. Qui l'occhio ha il suo bel da fare per catturare ogni singolo dettaglio, ogni sfumatura ed ogni riflesso: paradossalmente la scena è talmente ricca che passano in secondo piano persino quei capolavori di pixel e vertici che sono i giocatori. La scena è riprodotta con fedeltà imbarazzante, non tanto per il realismo, che é paradossalmente limitato dalla potenza della macchina, ma per la varietà, completezza e verosimiglianza di dettagli e comportamenti di giocatori e pubblico. La qualità nella resa dei giocatori è sempre stata il punto di forza di questa fortunata serie e, vista la qualità della precedente edizione come resa estetica, ritenevamo difficili ulteriori miglioramenti: NBA 2K9 supera però il suo predecessore sotto tutti i punti di vista, tanto da suscitare espressioni ad uno spettatore occasionale del tipo “ma i giocatori stanno davvero sudando?”, “guarda, quel tatuaggio non l’avevo mai visto in TV!”, ecc.

E le migliorie non si fermano all’aspetto visivo: i movimenti e le espressioni sono assolutamente naturali, e per i giocatori più famosi sono riprodotte con precisione le movenze caratteristiche. Il replay è talmente verosimile che é indistinguibile da quello reale, ha una facile ed intuitiva serie di comandi che permette di rivedere sotto nuove angolazioni le azioni di gioco, con uno stupefacente impianto sonoro che riproduce i rumori secondo la vicinanza. Il rumore del rimbalzo o della palla che scende nel canestro nel replay è veramente rimarchevole. Anche le varie modalità di gioco risultano maggiormente curate, ed in generale più godibili sia dal punto di vista estetico che della fisica di gioco.


Giocare nella NBA è difficile
Il basket è uno sport in cui schemi di gioco e posizione del giocatore rivestono un’importanza fondamentale per la difesa e l’attacco, e il sistema di controllo di NBA 2K9 tenta, con fortune alterne, di coniugare le necessità di controllo del proprio giocatore con quelle di dover impostare gli schemi per i compagni. In particolare non ci è piaciuta la necessità di doverci concentrare sull aree dello schermo per leggere e poter essere certi di fare la scelta giusta, ma ci sembra azzeccata l’associazione ai quattro tasti del controller di altrettante tattiche immediate. In realtà quella della grandezza del testo e della sua scarsa leggibilità sono da imputare alla dimensione estremamente piccola del font adottato: questo è un problema già su una tv in HD, e presumiamo che su schermi in bassa definizione possa essere anche più accentuato. Distrarsi, durante un incontro, per cambiare schema ed impostare delle alternative non è poprio il massimo: sicuramente i giocatori assidui andranno ad occhi chiusi, dopo molta pratica, ma chi preferisce un gioco immediato è probabile che decida di affidarsi solo ai giocatori sul campo, senza dedicarsi alla parte tattica.

In generale il sistema di controllo dei compagni soffre della stessa problematica e non sembra ai livelli, anche a causa delle peculiarità del basket, di altri giochi sportivi in cui il livello di movimenti di squadra è talmente curato che sembra leggere il nostro pensiero. A volte questo NBA 2K9 assomiglia più a un picchiaduro in cui è fondamentale premere una sequenza di tasti in un certo tempo, che alla tipica impostazione dei giochi sportivi. Si tratta sicuramente di un titolo complesso ed ostico per chi vuole avvalersi di tutte le funzionalità del gioco, e solo una discreta pratica ed abnegazione porterà ad un completo sfruttamento delle innumerevoli opzioni tattiche offerte. Nonostante ciò, il gioco risulta ai più immediato e godibile, a parte la meccanica di tiro libero che è, a nostro giudizio, lievemente migliore dell’anno scorso ma ancora priva di quel feedback necessario per capire quando è il momento di lanciare la palla muovendo la levetta destra verso l’alto.


Una miriade di possibilità
Se la grafica rappresenta il biglietto da visita di NBA 2K9, il grandenumero di possibilità offerte dal titolo sono una tipica esagerazione americana. Durante la nostra prova per la recensione, che come prassi richiede una completa ricognizione del titolo, abbiamo faticato ad arrivare ad esaurire tutte le possibilità ed opzioni di questo videogioco. Il titolo di 2K Sports rappresenta un raro esempio di longevità sia della parte off-line che di quella online, in cui la varietà di situazioni è tale da coprire ogni necessità di gioco.

Oltre alla normale ed ovvia modalità a squadre e tutte le possibilità che da questa discendono (tornei, scontri diretti, gironi, allenamenti, schemi ecc), ci sono modalità più vicine al party game, raggruppate sotto la voce NBA BlackTop. Questa particolare area del gioco permette di sfidarsi in gare di schiacciate, tiri da 3 punti, 2 contro 2 e 1 contro 1, ed in ognuna di queste è possibile variare alcune delle regole di gioco in modo da adattarla alle preferenze dei giocatori.

Nella sezione Xbox Live la varietà è quasi imbarazzante, e le modalità di gioco tante e tali che ci si perde nei vari menu. Il gioco scorre fluido come quello in locale, con la totale assenza di fenomeni di lag o rallentamenti nell’azione. La modalità 5 contro 5 non poteva proprio mancare per una esperienza di gioco online completa e divertente con i propri amici.

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Per la gioia degli affezionati del basket americano, la principale novità in questa edizione del classico di 2K Sports sono le rose live. Questa funzione scarica i dati aggiornati delle squadre, così che la propria squadra schiereri sempre i migliori giocatori disponibili, come avviene nel reale campionato NBA. E' inoltre possibile scegliere un proprio avatar che ci seguirà nel tabellone e nelle partite, ed a cui saranno legate le nostre statistiche di gioco. La varietà degli avatar disponibili è praticamente infinita, e possono indossare la divisa della nostra squadra preferita, sia moderna che storica.

Il gioco di 2K Sports rappresenta quindi un investimento in ore ed ore di gioco con una scelta di varianti che ha pochi eguali in tutta la collezione di videogiochi per Xbox 360.


Finally
NBA 2K9 ha superato il predecessore in tutti gli aspetti, mitigando quei problemi che potevano rendere la serie più indigesta al casual gamer. Il livello di longevità è altissimo, e consente di ritenere questo gioco un buon investimento per i propri soldi: nel tempo sarà sempre in grado di offrire una modalità di gioco che non avete sfruttato fino in fondo. L’online vi proietterà in una dimensione fatta di sfide classificate, tornei, campionati e mille altre modalità, ed il tutto è realizzato con un livello grafico e sonoro spettacolare, tanto che un occhio distratto potrebbe facilmente scambiare le partite in vere trasmissioni televisive di match della NBA. Un titolo imperdibile per gli appassionati e un riferimento per la concorrenza, piacevole per tutti quelli che vogliono divertirsi con un gioco di squadra diverso dall’onnipresente calcio.
8.6

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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