Recensione - Pure
di
Fabio Rossi / fbhell
P
Il primo impatto con Pure è ottimo: interfacce rapide, chiare e di ottimo effetto visivo ci permettono di muoverci tra i vari menu con una discreta naturalezza. Il gioco è basato esclusivamente sulla competizione tra ATV, delle moto a quattro ruote ancora inediti nei racing game per Xbox 360. Inizialmente ci viene proposto un tutorial di gioco identico a quello che si può provare nella demo scaricabile dal Marketplace: qui apprendiamo i pochi e semplici comandi di gioco, per poter competere da subito con i nostri avversari in tutti i diversi tipi di gare proposte. Il menu ci offre varie possibilità di scelta che vanno dalle gare singole, al World Tour, alla competizione online. Il World Tour è il vero e proprio fulcro del gioco, e ci permetterà di affrontare una modalità carrirera sfidando 15 avversari guidati dalla CPU attraverso tre tipologie di competizioni, su differenti tracciati sparsi in varie località del mondo.
La prima cosa da fare è scegliere il nostro alter-ego virtuale tra quelli disponibili, e successivamente il nostro ATV. Questo va creato da zero assemblandone le varie parti, ma è presente anche una modalità di creazione automatica. La personalizzazione manuale è sicuramente una delle parti più importanti e riuscite del gioco, il livello di profondità è impressionante e dovremo scegliere proprio tutto, dal telaio, alle gomme, al motore fino alla più piccola variabile estetica. A una prima impressione la cosa può sembrare complicata, invece è incredibile vedere con che intuitività si possono selezionare le varie componenti, tanto che anche coloro che non hanno mai avuto a che fare con motori, forcelle o ammortizzatori non avranno il minimo problema a creare l'ATV dei loro sogni. Ogni nostra selezione va a incidere sulle prestazioni del mezzo, e starà a noi decidere se preferiamo avere un ATV più improntato verso la guida e le prestazioni oppure uno più improntato verso il freestyle e quindi le evoluzioni acrobatiche. Per quanto riguarda la creazione automatica invece ci limiteremo a scegliere se vogliamo un mezzo più veloce o più adatto alle acrobazie, e automaticamente ce lo troveremo creato dalla CPU in pochissimi secondi. I programmatori hanno messo a disposizione una buona quantità di parti sbloccabili, in modo da poterne realizzare molti con caratteristiche differenti per adattarsi meglio alle varie gare.
Completata questa prima fase, siamo finalmente pronti per gareggiare in una delle tre tipologie di competizione: gara, sprint e freestyle: nella prima lo scopo sarà arrivare primi al traguardo in un tracciato lungo, ricco di scorciatoie e salti molto utili per accumulare il turbo - ottenuto effettuando trick spettacolari - necessario per poter primeggiare. La caratteristica di queste gare è l'imprevedibiltià, i piloti nemici possono infatti compiere sorpassi all'ultima curva così come un loro errore può consegnarci una inaspettata vittoria in estremis. Le competizioni "sprint" si distinguono invece per circuiti privi di salti e solitamente molto brevi, il che rende decisamente ostico l'accumulo del turbo e porta la competetizione su un livello più improntato sulla tecnica e sulla guida pulita. Infine troviamo la modalità freestyle, che è ovviamente la più spettacolare: percorsi lunghi e ricchi di salti, nei quali non conta assolutamente chi taglia per primo il traguardo, ma chi accumula la maggior quantità di punti sfruttando anche i numerosi bonus spersi per il tracciato. Il limite di questa modalità non è calcolato in numero di giri eseguiti, ma dal consumo di benzina. Gli errori o le cadute diminuiranno ulteriormente la benzina utilizzata per compiere le acrobazie e, se non si è abbastanza veloci a raggiungere il traguardo dove verremo automaticamente riforniti, la gara finisce.
Simulazione, no grazie
Analizzando il gameplay del gioco, non si può non notare quanto questo abbia una forte impronta di tipo arcade, il che, oltre a semplificare notevolmente il modello di guida, permette a chiunque di prendere in mano il pad e compiere le acrobazie più folli già dopo pochi minuti di gioco. Pure fa dell'immediatezza il suo punto di forza, ed era proprio quello che ci aspettava da un titolo del genere: l'esecuzione dei trick è strutturata in modo semplice, basta infatti una pressione verso il basso dello stick sinistro per caricare il salto, e una volta che ci troviamo sul punto di stacco possiamo saltare semplicemente portando la levetta verso l’alto. Il nostro ATV compierà un balzo che come elevazione varierà in base alla velocità del mezzo ed alle sue caratteristiche costruttive. Una volta in aria, abbiamo inizialmente a disposizione solo i trick di base, eseguibili semplicemente premendo il tasto A accompagnato dalla pressione dello stick sinistro. Ogni direzione imposta alla levetta ci permette di creare un trick diverso, e se riusciremo a portarlo a termine con un atterraggio perfetto, una barra nell'angolo dello schermo inizierà a riempirsi fino a concederci l'esecuzione di trick sempre più complessi. Questa barra puà anche essere consumata durante la corsa per ottenere il turbo, una spinta extra che aumenta incredibilmente la velocità del nostro mezzo, fino al completo svuotamento dell'energia accumulata.
Un multiplayer un po’ trascurato
Al giorno d’oggi i programmatori di giochi di ultima generazione, salvo casi sporadici, non possono più trascurare il gioco in multiplayer, soprattutto se stiamo parlando di racing game. Pure non fa eccezione, ma sicuramente il lavoro di Black Rock poteva essere un po’ più approfondito, infatti se da un lato ci troviamo di fronte a un netcode ottimo e quasi del tutto esente da rallentamenti o lag, dall’altra ci scontriamo con la limitatezza delle opzioni disponibili, Possiamo infatti creare solo eventi classificati o liberi delle tre tipologie che ritroviamo anche in modalità singolo, ossia i già citati sprint, gara e freestyle. Ci sarebbe piaciuto avere, almeno per il multiplayer, maggior varietà, soprattutto per ovviare alla longevità piuttosto limitata del titolo, completabile in circa una decina di ore di gioco. Tra l’altro è stata completamente trascurata la possibilità di giocare in system link o a schermo condiviso, modalità questa sempre molto divertente quando si hanno amici a casa.
Anche l’occhio avra’ la sua parte
Il comparto tecnico è sicuramente il punto di forza del titolo: ogni cosa in Pure è stata riprodotta con una qualità visiva impressionante, le ambientazioni sono sempre suggestive e regalano un grande sense of wonder ogni volta che si scende in pista, soprattutto poi quando si spiccano salti enormi e si vede la pista sottostante in tutta la sua magnificenza. Fango, acqua, sabbia e erba sono resi ottimamente, con le tracce degli ATV che rimangono impresse per tutta la durata della gara. Sicuramente a fine corsa faticheremo a riconosce il nostro mezzo visto che finirà per essere ricoperto di fango in maniera molto realistica. La cosa ancora più sorprendente è che tutto viaggia con un frame-rate solidissimo, senza rallentamenti anche nelle fasi più concitate, tutto vantaggio del divertimento.
Uniche note stonate sono i movimenti degli oggetti presenti sul tracciato come copertoni o barili, che al contatto risultano leggermente invasivi a causa di una fisica non del tutto realistica, e capaci di compromettere la nostra gara. Stiamo però parlando di un gioco che non ha praticamente nulla di simulativo, e questi difetti lasciano un po’ il tempo che trovano. Ottime sono anche le animazioni dei piloti a bordo dei mezzi che, sia durante la gara che durante le acrobazie, simulano in maniera molto credibile i vari spostamenti di peso o l’esecuzione dei vari trick aerei, anche se alcuni sono volutamente esagerati. Considerando che si tratta di un titolo multiformato, facciamo i nostri complimenti agli sviluppatori per aver creato un titolo così valido a livello visivo.
Ovviamente una cura così maniacale del lato visivo non poteva essere accompagnata da un sonoro mediocre, e infatti Pure ci offre una rappresentazione sonora di alto livello sia per quanto riguarda la soundtrack in stile punk rock, sia per quanto riguarda il doppiaggio in italiano e gli effetti sonori.
Conclusioni
Pure è sicuramente uno dei racing game rivelazione di questa generazione, presenta alcune caratteristiche uniche oltre che tutti i vantaggi di un titolo corsaiolo arcade, soprattutto sotto il profilo di spettacolarità visiva, immediatezza e divertimento. Ovviamente per venire incontro a queste caratteristiche il titolo ha dovuto sacrificarsi in termini di profondità di gioco e longevità, e potrebbe far storcere il naso agli appassionati di simulatori di guida, ma risulta essere un titolo in grado di regalare ore di spensierato divertimento sia agli hardcore gamer che ai neofiti del genere. In definitiva, un titolo molto ben riuscito e sicuramente meritevole di acquisto. 8.4
Commenti