Recensione - Freedom Fighters
Quella che avete appena letto non è la trama del prossimo romanzo di Tom Clancy, ma la storia alla base di Freedom Fighters, il nuovo titolo sviluppato dagli autori di Hitman 2 che ci immergerà in un conflitto urbano nella battaglia per la libertà. Nel gioco vestiremo i panni di Christopher Stone, un semplice idraulico che recandosi ad effettuare una riparazione a casa di una donna vi trova una milizia russa con intenzioni molto minacciose: l'uomo riuscirà a fuggire ma non potrà fare nulla per il fratello che vedrà portar via dai russi insieme alla proprietaria della casa. Solo successivamente scoprirà che la donna era Isabella Angelina, la leader del gruppo rivoluzionario dei Freedom Fighters, e deciderà quindi di unirsi ai combattenti per salvare i due ostaggi.
Fight for freedom!
Il gioco è suddiviso in otto capitoli ognuno dei quali rappresenta una tappa nella trama del gioco, ed ogni capitolo contiene più missioni, per un totale di 19. Lo scopo di ogni missione è quello di raggiungere un dato edificio strategico e sostituire la bandiera russa con quella americana, ad indicare la presa della locazione. Oltre a questo ci saranno di volta in volta degli obiettivi secondari, come la liberazione di ostaggi, la distruzione di installazioni e ponti, ed ovviamente l'uccisione del maggior numero possibile di invasori russi. Iniziando a giocare dalla prima missione, il gioco non sembra molto diverso da molti shooter esistenti: comandiamo il protagonista del gioco utilizzando una visuale in terza persona con la possibilità di ruotare la telecamera e con l'opzione di poter cambiare temporaneamente la visuale in prima persona per sparare con più precisione utilizzando un mirino al centro dello schermo. Possiamo utilizzare diverse armi come pistole, mitra, fucili a pompa, bombe e lanciamissili, alcune delle quali le avremo indotazione ed altre che potremo sottrarre ai nostri nemici. La cosa strana di cui però ci accorgeremo subito è che mentre con il pulsante A del joypad è possibile compiere varie azioni come raccogliere oggetti o usarli, premendo gli altri tre pulsanti principali del joypad il protagonista del gioco urlerà degli ordini di attacco, difesa e di richiamo, senza però che ci sia nessuno a raccogliere tali ordini. Il meccanismo celato da questi pulsanti ci verrà svelato solo nei livelli successivi, quando inizieremo a portare con noi altri soldati ed ai quali potremo dare ordini. Ed è qui che il gioco si discosta dal classico shooter in terza persona per entrare nel regno della strategia: man mano che procede il gioco, oltre ad accumulare successi aumenterà anche il nostro carisma, il che ci permetterà di avere ai nostri ordini un numero sempre maggiore di soldati ribelli, fino ad un massimo di dodici. Ogni livello inizierà con il protagonista che esce fuori da un tombino (i ribelli usano la rete fognaria per muoversi liberamente da un posto all'altro della città) e la prima cosa da fare è reclutare i soldati da portare con sè, trovandoli nei vari luoghi di ritrovo per la città, e quasi sempre ne troveremo un buon numero vicino al punto di inizio delle missioni. Ogni missione ci offrirà delle difficoltà diverse, e dovremo comandare i nostri soldati per risucire a soverchiare le forze nemiche e raggiungere i vari obiettivi della missione. Le mappe di gioco sono molto varie, la maggior parte in ambientazione cittadina, e ci vedranno assaltare posti di blocco e guanigioni folte ed armate fino ai denti, e dovremo anche evitare il fuoco di elicotteri e carri armati. I livelli sono disegnati in modo da offrire ripari ed ogni tipo di aiuti alle nostre strategie di gioco come luoghi elevati per inquadrare meglio la situazione, e se sapremo esplorarli bene scopriremo più di un modo di superare le barriere nemiche, spesso uscendone con un minor uso di forza bruta e con meno ferite. Ad esempio vedendo dei cecchini che ci sparano da un palazzo, se cerchiamo l'ingresso del palazzo potremo arrivare alla loro postazione, ucciderli, impadronirci dei fucili di precisione e da quella stessa postazione far fuori in tutta tranquillità i soldati nemici appostati, magari mentre i nostri soldati stanno ripulendo il posto ai nostri ordini. Potremo impartire tre diversi ordini ai nostri commilitoni: attacca, che indica di andare all'attacco della postazione o del nemico che stiamo indicando col mirino, difendi, che metterà i soldati in posizione di difesa in una data posizione, e seguimi, che fa ritornare i soldati dietro di noi per seguirci e coprirci le spalle. Ad ogni pressione di un pulsante, il comando associato sarà impartito ad un solo soldato alla volta, ma se vorremo impartirlo a tutti contemporanemanete ci basterà semplicemente tenere il pulsante premuto più a lungo. Oltre ad impartire comandi dovremo anche prenderci cura dei nostri compagni, cercando di non farli gettare in una carneficina e qualora dovessero rimanere feriti potremmo guarirli usando i kit medicinali dispersi nel territorio, gli stessi che potremo usare su noi stessi quando la barra di energia indicante il nostro statodi salute sarà troppo bassa. Ci capiterà anche di poter curare dei soldati nemici feriti, ed in quel caso ci saranno tanto riconoscenti da unirsi alla nostra ciurma, carisma permettendo.
La IA dei soldati è molto ben sviluppata, e quando li manderemo all'assalto li vedremo ripararsi, ripiegare, ed addirittura impadronirsi delle torrette mitragliatrici dei nemici per usarle durante l'attacco. In ogni livello esistono diversi tombini ai quali possiamo accedere per salvare il gioco, tornare alla base per rifornirci e passare ad un altro livello nello stesso capitolo del gioco. In questo modo se in un livello un elicottero ci dà particolarmente fastidio, potremo uscire, entrare nel livello in cui c'è l'eliporto nemico, farlo saltare in aria e tornare al livello precedente dove l'elicottero non sarà più presente perchè lo abbiamo distrutto nell'altro livello. Veramente notevole, e questo aggiunge una dose in più di strategia anche nella sequenza in cui decideremo di giocare i vari livelli di un capitolo.
La classe non è acqua
L'aspetto grafico del gioco risente della sua natura multipiattaforma, ma si mantiene su buoni livelli soprattutto grazie ad un ottimo design delle ambientazioni: tutti gli oggetti presenti nei livelli di gioco sono ben disegnati con uno stile a metà tra il realistico ed il fumettoso, e la mancanza di accortezze tecniche come textures in alta risoluzione, bump mapping o illuminazione dinamica non sminuisce il valore del gioco, ottima dimostrazione questa di come un buon design possa rendere attraente un gioco anche senza un grande supporto tecnico alle spalle. Buoni gli effetti atmosferici utilizzati in alcuni livelli, con un ottimo effetto neve ma con un non altrettanto buono effetto pioggia. Le ambientazioni non sono molto interattive, sparare su molti degli oggetti disseminati nei livelli non produrrà alcun effetto, tranne che per i veicoli abbandonati per le strade, che se colpiti esploderanno danneggiando anche chi è nelle vicinanze: un ottimo supporto strategico per eliminare gruppi di nemici. Il frame rate rimane sempre molto alto e non accenna a rallenatre neanche nelle situazioni più affollate, quando saremo coinvolti in scontri a fuoco con decine di soldati. Il gioco contiene anche diversi filmati precalcolati che saranno mostrati tra un capitolo e l'altro e che mostreranno lo svolgersi degli eventi dal punto di vista della televisione del regime russo, anche questi ben realizzati anche se si è sicuramente visto di meglio.
Una delle perle di questo gioco è senza dubbio il comparto sonoro: gli effetti speciali sono ben realizzati e riproducono fedelmente il rumore delle varie armi, ma la parte del leone la fa la colonna sonora, composta da una serie di inni molto epici e patriottici che riescono ad aumentare di molto l'eccitazione ed il gasamento della battaglia. Veramente molto ben fatto.
EA, sempre i soliti guastafeste
Un'ultimo cenno va fatto alla modalità multiplayer del gioco, che ci permetterà di giocare in split screen con un amico ed in cui ogni giocatore dovrà usare le proprie truppe per impadronirsi di un'area di gioco per un certo tempo, trascorso il quale sarà dichiarato vincitore. E' una modalità molto interessante ed aggiunge una componente molto strategica ai soliti multiplayer sparatutto, peccato solo per l'assenza del supporto al gioco online: sarebbe stato molto interessante ma purtroppo sappiamo tutti cosa ne pensi EA a proposito di Xbox Live.
Freedom Fighters rappresenta un ottimo esempio di connubio tra gameplay di azione e strategico su console, ed è altamente consigliato agli amanti di entrambi i generi ma anche più generalmente agli amanti dei videogiochi ben ideati e realizzati. 8.6
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