Recensione - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Parola d'ordine: semplicità
Nel corso dei cinque capitoli della serie di Harry Potter, il mondo dei videogiochi ha avuto modo di cimentarsi più volte col variegato mondo ideato da J.K. Rowling, e questa volta ha a disposizione nuovi strumenti per la realizzazione grafica grazie alle console di nuova generazione. Per Harry Potter e l'Ordine della Fenice, EA ha ancora una volta portato avanti uno sviluppo cross-platform a cavallo tra vecchia e nuova generazione, finendo per penalizzare inevitabilmente le console più recenti ma riuscendo comunque a proporci una riproduzione molto convincente di personaggi ed ambientazioni del film. E' stato inoltre introdotto un nuovo sistema di controllo per la gestione delle magie che si è rivelato veramente efficace ed intuitivo, al quale si viene introdotti direttamente durante il gioco. Per le principali magie viene utilizzata la levetta destra, con vari "gesti" atti a simulare le varie magie: ad esempio con un doppio colpo in avanti è possibile allontanare oggetti mentre, al contrario, due colpi indietro li avvicinano. Usando altri movimenti della levetta, corrispondenti a quelli della bacchetta, è possibile scatenare delle altre magie. La fase di apprendimento è rapida e contestualizzata nel gioco con un aiuto puntuale quando non si riesce ad effettuare qualche movimento.
Inoltre, poiché durante il girovagare all'interno del castello di Hogwarts il rischio principale è quello di perdersi, è stata inserita una simpatica, funzionale e discreta forma di aiuto: delle orme a terra vi segnaleranno dove andare. Il livello di assistenza si mantiene elevato anche, e soprattutto, durante gli scontri di magia: in queste occasioni viene suggerito il sortilegio da usare ed il modo per ottenerlo. Tutto ciò farà sicuramente storcere il naso ai giocatori più navigati, ed appare evidente infatti che il gioco sia indirizzato ai fan del film che potrebbero anche avere una esperienza nulla in ambito videoludico, o ai più piccoli che hanno bisogno di essere condotti per mano durante il gioco. Tenendo questo in conto, il gameplay risulta fluido e alla portata dell'utenza tipica a cui si rivolge, senza compromettere eccessivamente la difficoltà delle sfide.
Effetti speciali
Ovviamente, seppure in estrema sintesi, la trama di questa ennesima fatica della ormai milionaria Joanne Kathleen Rowling è nota, visto il bombardamento mediatico al lancio mondiale del film, ma non vogliamo rovinare la festa a chi non la conosce ancora. Quello che possiamo dirvi è che l'interazione è molto ampia: è possibile parlare (o meglio ascoltare) quasi tutti i personaggi che si incontrano, e la riproduzione di quel mondo magico in cui i ragazzi di oggi si perdono grazie al maghetto Harry è riprodotto con maestria. I due più fedeli amici di Harry (Hermione e Ron Weasley) sono sempre al fianco del nostro giovane eroe, ed in particolare Hermione ha un ruolo di suggeritrice a cui rivolgerci nei momenti in cui non sappiamo cosa fare per proseguire.
Dunque personaggi e ruoli sono perfettamente rispettati (e non potrebbe essere diversamente trattandosi del gioco ufficiale), e le ambientazioni trasmettono la stessa sensazione di mondo magico del film. Non è raro che una statua ci parli raccontandoci un pettegolezzo, che alcuni varchi siano animati e parlanti, e non potevano mancare le famose scale mobili pazze di Hogwart.
Dal punto di vista meramente tecnico, il gioco è in terza persona e la telecamera è gestita completamente dalla CPU: a volte risulta posizionata in maniera non perfetta per l'azione, in particolare durante le azioni di combattimenti di magia, ma questo meccanismo migliora la fruibilità del gioco per i più piccini che non sono abiutati a ruotare l'inquadratura durante il gioco. La possibilità di scegliere con i grilletti, ciclicamente, il bersaglio delle nostre magie è un'ottima idea (sempre nell'ottica di favorire il target di questo videogioco), ma la mancanza di una segnalazione più marcata rispetto all'aurea lampeggiante sulla figura, lo rende decisamente lento e poco pratico. Il tutto è comunque bilanciato da un ritmo di gioco non elevatissimo e che tiene in debito conto queste problematiche. In conclusione EA ha utilizzato tutta la sua esperienza nel confezionare l'adattamento videoludico della quinta avventura di Harry Potter cercando di conservare gli aspetti distintivi della saga della Rowling.
Consigliato ai più piccoli
Trattandosi di un adattamento interattivo del libro, o del film, il gioco non ha l'obbiettivo di offrirci una avventura diversa o una trama arricchita, ma piuttosto di coinvolgere in maniera interattiva il giocatore all'interno di un mondo magico e farglielo vivere dopo averlo sognato al cinema. Per la sua immediatezza e facilità di utilizzo, il gioco si propone quindi come un ottimo regalo per i giocatori in erba appassionati del mondo di Harry Potter, ma i giocatori più esperti lo troveranno probabilmente troppo facile ed immediato. 7.0
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