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Colin McRae: DiRT
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Recensione - Colin McRae: DiRTXbox 360Game

Dopo l'uscita di Colin McRae 2005, a fine 2004, Codemasters ha deciso di spezzare la tradizione che vedeva l'arrivo di un episodio della serie all'anno per concedere agli sviluppatori del gioco maggior tempo utile alla realizzazione di un seguito davvero meritevole, con l'intenzione di farlo arrivare nei negozi in piena next-gen e quindi poter sfruttare tutta la potenza offerta dalle nuove piattaforme. A quasi tre anni di distanza, l'agognato seguito della serie arriva finalmente nei negozi: scopriamo insieme se gli autori hanno centrato l'obiettivo!



Non v'è dubbio sul fatto che gli sviluppatori di Colin McRae: DiRT volessero vestire il loro nuovo gioco con un abito splendidamente next-gen, e questo lo notiamo, ancor prima di iniziare una gara, nei bellissimi menu del gioco: una serie di pannelli disposti in uno spazio tridimensionale navigabili con lo stick sinistro e persino ruotabili di pochi gradi con lo stick destro, che ci conducono attraverso tutte le opzioni del gioco mentre una voce in sottofondo ci spiega i dettagli di ogni scelta. Sin dall'inizio il messaggio è chiaro, il nuovo CMR ha stile da vendere. Ed una volta in pista questa sensazione si fa ancor più solida: sfrecciare su strette strade sterrate ed affrontare in derapata curve a 180° mentre il copilota ci dà tutte le informazioni sui prossimi tratti di percorso è una esperienza già provata in passato, ma farlo immersi in ambientazioni realistiche, tra splendidi tramonti o sotto il sole rovente e con una altissima sensazione di velocità ci conferma che il "Re" dei titoli rallistici è tornato, ed è in forma smagliante.

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Non solo Rally
Dopo avervi messo la giusta dose d'acquolina in bocca, procediamo con ordine. Il gioco ci propone una serie di modalità in singolo: quella principale è la Carriera, che ci permette di scalare una piramide di 66 gare tra eventi sempre più difficili fino a diventare campioni assoluti. Questa è poi affiancata da Campionato Rally, che propone una serie di eventi "monotematici" ambientati in singoli paesi e composti da un numero limitato di prove, e da Rally Mondo, stramba traduzione italiana di "Rally World" (ossia "Mondo Rally"): questa è la classica modalità che ci permette di scegliere tipo di competizione, auto e settare altri parametri per affrontare subito una gara veloce. La varietà non manca quindi, e non solo grazie alla scelta di modalità: gli sviluppatori hanno infatti pensato di far evolvere la serie al di fuori dei confini del semplice rally, inserendo nuove gare tipiche del mondo off-road con tanto di nuove classi di auto da provare. Troviamo così un totale di sei tipi di evento diversi: il classico Rally, ossia prove a tempo su tratti di strada da punto a punto, Crossover, dove due auto affrontano contemporaneamente un circuito partendo su tratti diversi ed incrociandosi a metà strada, Rallycross, gare su circuiti in parte asfaltati ed in parte sterrati, Rally Raid, gare su percorsi fuoristrada tra veicoli pesanti, CORR (Campionato Off-Road Rally), gare tra veicoli a trazione posteriore (tra cui le dune buggies) su circuiti sterrati pieni di salti e curve pericolose, ed Hill Climb, gare a tempo su percorsi montani in salita pieni di tornanti. Come accennato, per ognuno di questi tipi di gara sono disponibili diverse classi di veicoli: si va dalle tipiche auto da rally per passare poi ad auto fuoristrada pesanti stile Dakar per arrivare all'esagerazione massima dei "Big Rigs", ossia motrici di TIR aventi massa enorme, lenta ripresa e difficili da gestire soprattutto su terreni sterrati. L'idea di inserire tutti questi elementi si è rivelata alla prova dei fatti vincente, perché permette di variegare il gioco offrendo sfide diverse tra loro. Se poi c'è un tipo di gara che proprio non vi va giù, nessun problema: la Campagna è strutturata in modo da poter arrivare in vetta senza dover gareggiare in tutti gli eventi disponibili, quindi potrete evitare quelli che meno vi aggradano, purchè siano in percentuale minore rispetto a quelli gareggiati. Ogni evento però offre un tot di punti (da 6 a 10 in base alla posizione di arrivo sul podio), e se vorrete sbloccare tutti i punti disponibili dovrete completare tutte le gare arrivando primi in ognuna di esse.


Arcade e simulazione a braccetto
Come per i precedenti titoli della serie, gli sviluppatori hanno optato per un misto di giocabilità arcade e simulativa. Questo mix risulta realizzato senza eccessi da una parte o dall'altra, permettendo al gioco di essere godibile anche dai meno esperti ma contemporaneamente offrendo una gestione dei danni, della fisica e della messa a punto dell'auto tale da non scontentare neanche i palati più esigenti. Il gioco offre cinque livelli di difficoltà che vanno da Principianti a Professionisti, ed ognuno di questi offre rispetto al precedente un maggior danneggiamento delle auto ed una maggior esperienza dei nemici, così che giocando al livello più basso sarà impossibile distruggere l'auto e potremo vincere una gara anche dopo aver fatto diversi errori, mentre al livello più alto anche una sola uscita di strada può mettere l'auto fuori uso oppure farci perdere tempo prezioso, impossibile da recuperare con nemici molto accaniti. Uno dei lati positivi di Colin McRae: DiRT è poi l'alta sensazione di velocità: mettendo la visuale in prima persona sfrecciare in strettoie sterrate con strapiombi da entrambi i lati diventa una esperienza adrenalinicissima, e riuscire ad imbroccare la traiettoria migliore tra le curve mantenendo la velocità sempre elevata offre grandi soddisfazioni.

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Ogni tipologia di auto poi ha una sua specifica maneggevolezza e richiede di essere trattata in maniera differente: se le auto da rally sono agili e scattanti, quelle a trazione posteriore come le buggy richiedono un po’ di pratica per poter essere dominate, mentre guidando i fuoristrada pesanti ed i Big Rigs è possibile percepire nella guida tutta la massa e relativa inerzia del veicolo: arrivare a tutta velocità su una curva a gomito per poi frenare e derapare all'ultimo momento, con questi veicoli non è di certo consigliato. E' possibile poi modificare il comportamento delle auto intervenendo sulle loro parti meccaniche: ruote, sospensioni, rapporti del cambio e impianto frenante sono tutti regolabili per adattare le prestazioni del veicolo alla gara che si sta per affrontare. Ovviamente trattandosi di un ibrido arcade la gestione della fisica non è quella che ci aspetteremmo da un Forza Motorsport o, per restare nel genere, da un Richard Burns Rally, ma è curata quanto basta da dare l'impressione di essere alla guida di una vera auto. Anche la gestione dei danni è molto curata, e non solo esteticamente. Colpendo alberi, rocce, guard-rail ed altri veicoli vedremo la nostra auto cadere letteralmente a pezzi, il parabrezza andare in frantumi (effetto bellissimo con la visuale dall'abitacolo), le portiere staccarsi, pezzi di carrozzeria cadere a terra ed addirittura parti del motore volare via dal cofano. Questo ovviamente influirà sulle prestazioni della vettura: un danno serio al radiatore comprometterà il sistema di raffreddamento facendo scaldare il motore e provocando ulteriori danni, mentre danneggiare l'albero di trasmissione farà "tirare" l'auto verso destra o sinistra e saremo costretti a correggerne continuamente la traiettoria anche in rettilineo, e così via. Insomma, come già detto: una grande fusione di arcade e simulazione.

Una cosa che non ci è piaciuta è invece l'estrema aggressività dei nemici nelle modalità che vedono lo scontro di più auto su circuito: è fin troppo facile per le altre auto mandarci fuori strada tamponandoci da dietro oppure urtandoci di lato, mentre se proviamo noi a fare il gioco sporco non sortiremo lo stesso risultato. Questo si nota maggiormente alla partenza di una gara, quando le auto sono tutte allineate e si rischia maggiormente di essere travolti, tanto che spesso si preferisce far passare tutti per poi attaccarli da dietro uno ad uno, evitando così di essere buttati fuori strada ad inizio gara. Altro lato negativo, e questo è un passo indietro per la serie, è l'assenza di effetti atmosferici come pioggia e neve: si, potremo correre su percorsi bagnati dalla pioggia dopo un temporale (resi peraltro con grande realismo visivo), ma ci manca il poter correre sotto la pioggia con i tergicristalli che fanno del loro meglio per mantenere la visibilità da dentro l'abitacolo. A parte questi difetti, comunque, tutta l'esperienza di gioco è estremamente divertente e soddisfacente, e talmente piena di momenti intensi che non vi capiterà di rado di terminare una gara in stato di particolare eccitazione.


Il fango ed il rombo di DiRT
Altro lato positivo del nuovo CMR è la grafica. Questo è un gioco che dai menu fino alle gare vere e proprie sprizza next-gen da tutti i pixel: addirittura anche i caricamenti prima di una gara sono superbi, perché offrono una serie di statistiche su quanto fatto fino a quel momento nel gioco, utilizzando lo stesso motore 3D dei menu descritti in precedenza. Quando ci si mette al volante, poi, ci accorgiamo di essere alle prese con uno dei giochi graficamente più belli su Xbox 360: dall'ottima riproduzione delle auto alle ambientazioni realistiche, siano queste brulle o piene di vegetazione, fino all'ottimo sistema di illuminazione ed ad uno dei migliori effetti di motion-blur visti finora, tutto concorre ad una resa grafica sbalorditiva capace di donarci delle viste davvero mozzafiato. Gli artisti del gioco hanno fatto un gran lavoro per rendere le ambientazioni non solo realistiche ma anche "belle": ad esempio correndo su una strada inglese dopo un acquazzone, con il cielo coperto di nubi ed una fine foschia che circonda l'ambiente ci fa venir voglia di scendere dall'auto e scattare una foto. Anche il frame-rate regge bene i suoi 30 fps con rari cali, che avvengono comunque solo nelle gare con altre macchine su pista e principalmente durante i replay: durante le gare non ci è mai capitato di venire infastiditi da vistosi cali di fluidità.

Il comparto sonoro è generalmente buono: questo gioco si prende sul serio e quindi niente colonna sonora quando si corre, mentre interviene un sottofondo musicale durante i replay, ed il parlato interamente localizzato in italiano è ottimo: sia la voce del co-pilota in gara, sia quella che all'interno dei menu ci illustra le modalità di gioco o ci spiega le caratteristiche delle gare che andremo ad affrontare. Un po’ meno curati sono invece i suoni dei motori, che risultano poco corposi e troppo simili tra un'auto e l'altra.


Il multiplayer: una occasione mancata
L'aspetto multiplayer del gioco è purtroppo quello meno curato, e non mancherà di deludere chi si aspettava caratteristiche al livello di serie come PGR o Forza. Le uniche modalità presenti sono Xbox Live e System Link, manca quindi la possibilità di gareggiare sulla stessa console con gli amici: strano, perché anche non volendo creare una modalità a schermo condiviso, il rally si presta bene a partite a turni in cui ognuno corre singolarmente e poi i tempi vengono messi a confronto decretando un vincitore. Collegandoci ad Xbox Live, poi, notiamo la totale assenza di modalità che ci permettano di gareggiare sulla stessa pista insieme ad altri giocatori. L'unica modalità presente permette a 100 giocatori di correre contemporaneamente lo stesso circuito, ma ognuno indipendentemente dagli altri, mostrando in tempo reale i tempi degli altri piloti e la propria posizione in classifica, il tutto in gare Rally o Hill Climb. E' sicuramente una modalità interessante ed innovativa, capace di dare grandi soddisfazioni quando si riesce ad arrivare primi tra 100 contendenti, ma visto che già il gioco in singolo presenta modalità con più auto su pista, non c'è ragione perché questo non venga offerto anche sul Live. Ormai permettere ai giocatori di gareggiare tra loro sulla stessa pista è una caratteristica standard di ogni racing game, e non trovarla in un gioco che ha fatto così bene in tutti gli altri comparti sa tanto di occasione mancata. Probabilmente gli sviluppatori non sono riusciti, per motivi di tempo, ad includere una tale possibilità: speriamo nel prossimo episodio della serie o, magari, in un prossimo aggiornamento scaricabile.

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Linea d'arrivo
Se avete letto fin qui, lo avrete ormai capito: Colin McRae: DiRT ci è piaciuto molto. E' proprio quello che ci aspettavamo dal nuovo titolo Codemasters anche se alcune mancanze, come l'assenza di condizioni climatiche "estreme", l'aggressività dei nemici ed un comparto multiplayer troppo scarno, gli impediscono di raggiungere una valutazione al top. Ma il gioco rimane comunque, per dirla all'americana, "a blast": un'esperienza folgorante capace di regalarvi ore di divertimento ed accanimento, alzando i vostri livelli di adrenalina come pochi giochi sanno fare. E questo è senza dubbio un vero successo per gli sviluppatori di Codemasters.
8.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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