Recensione - World Series of Poker: Tournament of Champions
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
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La magia del tavolo verde
Da sempre il tavolo verde ha attirato molti seguaci con la sua magia mistica ed il suo alone di trasgressione accompagnato ad una grande voglia di sfidare la sorte, di sentire l’adrenalina nell’istante prima di vincere. Molti di noi sono passati in stanze poco illuminate, con posacenere gremiti fino all’orlo, amici e amiche che da dietro le spalle sbirciavano per capire chi vincesse la mano. Beh tutto questo è superato, il poker giocato dai professionisti americani è tutt’altra cosa. Il nuovo titolo Activision World Series Of Poker: Tournament Of Champions è qui per cercare di portarci mondo del Poker professionale e della sua variante più giocata dai nostri cugini d’oltreoceano, la Texas Hold’Em.
Ad accompagnarci e a farci da tutor nella nostra esperienza ludica, grazie alle licenze acquisite da Activision, avremo il campione dei campioni, il mitico Chris "Jesus" Ferguson, vincitore di cinque campionati di World Series Of Poker, ed ormai divenuto una vera e propria star televisiva. Appena avviato il gioco vediamo come poter iniziare la nostra carriera nel mondo del gioco d’azzardo, affrontando i diversi tavoli che ci aspettano e tutti i pokeristi più famosi degli ultimi anni, seduti in attesa dello scontro, ognuno con le proprie caratteristiche, espressioni e abitudini. Come primo passo, dovremo creare il nostro alter-ego virtuale: per far questo avremo a disposizione un editor, abbastanza vario e molto ben fatto, in cui potremo curare tutto il nostro look, dalla conformazione del viso e delle sue parti al nostro abbigliamento, fino alla scelta della tonalità di voce usata. Sono inoltre presenti ulteriori skill e gingilli bonus, che saranno sbloccabili o acquistabili durante il continuo della nostra carriera all’interno del mondo del tavolo verde. Grazie al sistema Digimask inoltre, i possessori di una webcam Microsoft Live Vision potranno acquisire il proprio volto ed applicarlo al personaggio usato, in modo che questo assuma le proprie sembianze ricalcando alla perfezione le caratteristiche del volto, sia per le partite offline che per le pokerate serali sul Live.
Creato il nostro alter-ego non ci resta che selezionare il livello di difficoltà tra i tre a disposizione (amatore, semi-professionista e professionista), e iniziare la nostra carriera di giocatore d’azzardo. Da sottolineare che solo a livello di difficoltà professionista, se il bankroll raggiunge il valore zero la carriera viene automaticamente terminata. Dal menu Carriera potremo selezionare i diversi eventi a cui partecipare o accettare gli inviti che a volte ci vengono fatti dai migliori giocatori professionisti che desiderano confrontarsi con noi. Durante il corso della carriera riceveremo dei premi che certificano il nostro raggiungimento di alcuni risultati importanti e denotano le nostre qualità e i nostri successi, tra questi premi la Testa a Molla è uno dei più simpatici: in pratica è una statuina che raffigura un noto giocatore che abbiamo sconfitto per due volte, e che potremo mettere sul nostro tavolo verde come portafortuna o souvenir. Man mano che affronteremo le nuove sfide, sbloccheremo diverse modalità di gioco, ognuna caratterizzata dalle proprie regole e dai propri rischi e da un diverso approccio nel giocare.
Il Texas Hold’Em base si prefigge come obbiettivo di ottenere la miglior mano di cinque carte con una combinazione qualsiasi tra le due in nostro possesso e le cinque carte comuni esposte sul tavolo da gioco, mentre nella variante Limit Hold’Em avremo un limite alle puntate, cosa che non accade nella variante Pot Limit Hold’Em. Nella modalità Omaha l’obbiettivo è ottenere la miglior mano di cinque carte tra le quattro coperte in nostro possesso e tre delle cinque carte presenti sul tavolo verde, nella versione Omaha High-Low la mano più alta divide il piatto con la mano più bassa. Infine nella modalità Seven Card Stud, ogni giocatore per giocare deve pagare un'apertura, in seguito vengono distribuite tre carte, di cui due coperte e una scoperta: chi ottiene la carta con il valore più basso inizia a puntare, a parità di valore si confronta il seme. Poi si continua distribuendo in senso orario le restanti carte, una alla volta, ad ogni aggiunta è possibile aprire e rilanciare. Alla fine chi ha aperto mostra agli altri giocatori le proprie carte e questi possono mostrare le proprie o passare la mano. La variante Razz Poker o Seven Card Stud Low è molto simile alla precedente, con l’unica differenza che a vincere è la mano più bassa possibile.
Tecnicismi
La realizzazione tecnica del titolo è abbastanza buona, considerando che alla fine si tratta di un "semplice" gioco di carte multipiattaforma, quindi non aspettatevi la grafica ultrapompata di un FPS o di un RPG dedicato e la miriade di effetti che comportano e accompagnano questi titoli. La realizzazione dei movimenti e delle espressioni dei giocatori è ben realizzata, con parvenze molto naturali ed espressioni convincenti. Gli ambienti che ci circondano sono molto vari con texture non eccelse, ma che comunque svolgono ottimamente il loro compito. Sicuramente si sarebbe potuto fare di più sotto questo aspetto, ma come abbiamo già detto il tipo di gioco non lo richiede.
L’editor che ci permette di creare il nostro alter ego è molto vasto e ben strutturato con molteplici funzioni e personalizzazioni, ed il sistema Digimask per la Live Vision funziona egregiamente: in pochi istanti ci si vede immortalati nel gioco. Peccato per la mancata localizzazione a parte la manualistica, infatti il gioco è completamente in lingua inglese, anche se in un inglese molto semplice ed immediato, considerando il genere del titolo.
Il Live è supportato completamente, per le classiche partite serali con gli amici e per il downloading di contenuti extra. Nelle partite online che si possono organizzare nella nostra stanza di poker virtuale, My Poker Room, possono competere fino a 21 giocatori da tutto il mondo. L’interfaccia del gioco HUD è ben strutturata, e rende possibile tenere facilmente tutto sotto controllo, dalle giocate ai consigli. Il sistema audio è nella norma, non presenta pecche, e la realizzazione delle voci di personaggi è ottima.
Promosso o bocciato?
Eccoci al consueto riepilogo conclusivo. Per chiunque ami il genere in questione, certamente World Series Of Poker: Tournament Of Champions rappresenta quanto di meglio il mercato possa offrire oggi. Giocabilità, personalizzazione, e multiplayer sono tutti ottimamente realizzati, con qualche carenza solo nel comparto grafico, dove si poteva fare di più. Per tutti gli amanti del Poker quindi l’acquisto di questo titolo è doveroso, e sicuramente non ne resteranno delusi. Preparate le vostre fish, il tavolo verde vi attende. 7.2
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