MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Eragon
copertina

Recensione - EragonXbox 360Game

Rieccoci. Anche questo Natale è arrivato e, chissà come mai, questo sembra essere il periodo migliore per proporre novelle a base di elfi, nani, draghi e maghi. L’industria di videogame sembra non volersi sottrarre a quella che sembra quasi diventata una tradizione, e per l’occasione ci offre Eragon, titolo sviluppato da Sierra e tratto dall’omonimo film in uscita nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni.


La trama della storia segue più o meno i canoni classici delle avventure di stampo fantasy, con un protagonista che, suo malgrado, vede la propria vita trasformarsi drasticamente, e che da semlice e umile personaggio diviene eroe. In particolare Eragon (questo il nome del protagonista di gioco e film), giovane contadino del regno di Alagaesia, un giorno durante una battuta di caccia si imbatte in uno strano artefatto: una pietra azzurra dall’aspetto decisamente insolito. Portato a casa il cimelio, Eragon scopre presto che in realtà la pietra non è affatto ciò che sembra ma è in realtà un uovo di drago e, al momento della nascita del potente essere, scopre di poter comunicare con lui attraverso una sorta di percezione extrasensoriale, telepatia insomma. A questo punto il giovane decide di intraprendere il cammino che lo porterà a diventare Cavaliere del Drago per liberare la sua terra dalla tirannia del malvagio Galbatroix.

  • img
  • img
  • img


Svelata a grandi linee la trama del racconto, veniamo ad analizzare come il gioco si presenta alla prova del gamepad. Sin dalle primissime battute appare chiaro il genere del prodotto: si tratta né più né meno di un picchiaduro a scorrimento, con consueta visuale in terza persona, dove il nostro unico compito dal primo all’ultimo istante di gioco è quello di mazzuolare le orde di nemici che ci si parano innanzi facendo affidamento sulla nostra abilità con la spada, con arco e frecce o sulla conoscenza, propria dei Cavalieri dei Daghi, delle arti magiche. Si potrebbe a questo punto pensare di aver inquadrato il tipo di gioco: "Titolo non proprio originale che fa però della propria immediatezza e di una formula super-collaudata il proprio punto di forza per ore di spensierato divertimento a suon di mazzate". Questo si potrebbe supporre. Purtroppo le cose sono ben diverse e ciò che ci si ritroverebbe tra le mani qualora si decidesse di giocare ad Eragon nulla ha a che fare con lo "spensierato divertimento".

Il gameplay è troppo, troppo ripetitivo: non cè un solo secondo durante il nostro incedre fra i diciotto livelli di gioco, nel quale si debba fare qualcosa che non sia combattere i nemici: non un minimo di esplorazione, non la risoluzione di un qualsiasi banalissimo puzzle (trovare una chiave per aprire una porta), non un minimo di strategia nell’affrontare gli avversari. Nulla! Il sistema di combattimento è veramente pessimo, non esiste la possibilità di effettuare una combo degna di questo nome; sì, esiste qualche attacco sferrabile attraverso una semplice sequenza di tasti (comunque mai più di tre), ma da qui a parlare di combo ne passa un bel po’. L’intelligenza artificiale (ma mai come in questo caso mi verrebbe da parlare di "stupidità artificiale") è ridicola: i nemici avanzano, vengono atterrati, si rialzano e avanzano ancora e ancora, senza mai cercare di aggirarci o di organizzarsi tra loro, il che porta il giocatore ad imitarne il livello intellettivo, con il risultato che vi troverete quasi sempre a premere a casaccio il tasto A, designato per gli attacchi, riducendo l’azione ad una rissa che vi stancherà rapidamente.

  • img
  • img
  • img


Il design dei livelli è quanto di più lineare io abbia visto fino ad ora su Xbox 360, non ci sono bivi sul nostro cammino, la strada è una sola e quella si deve seguire, senza contare che gli stages sono anche dannatamente brevi e poco ispirati. La cosa che però mi ha davvero sorpreso e lasciato quasi allibito è l’uso della telecamera: questa è fissa, non può essere in alcun modo regolata dall’ utente e segue l’azione di gioco da angolazioni predeterminate. Una scelta che definire bizzarra è poco e che, oltre ad avere poco "sapore" di next-gen, risulta pure poco pratica ai fini dell’ azione di gioco: capita spesso di trovasi a combattere alla cieca per colpa di qualche struttura che si frappone tra la telecamera e il nostro eroe e non c’e altro modo di risolvere la situazione se non quello di spostarsi da quell’ ubicazione. Sempre a causa della staticità della telecamera, capita di restare bloccati in certi punti nei livelli perché bisognerebbe saltare ed aggrapparsi a qualche piattaforma ma non si riesce a farlo, perche la piattaforma è impossibile da vedere.

Sembrerebbe ti trovare un’ aspetto positivo nelle missioni di volo a cavallo di Saphira (il nome del nostro fidato drago) che mirerebbero a spezzare la monotonia dell’ azione nelle sezioni a piedi: l’idea di librarsi liberamente nell’aere sul dorso di una così stupenda creatura sembrerebbe sicuramente affascinante e certamente divertente, no? Per nulla, invece! Anche qui nulla da fare: il senso di libertà provato durante queste missioni è pari a quello sentito da pesciolino rosso nella sua boccia di vetro, zero. Il tutto si riduce a volare in circolo in un percorso predeterminato dal quale non si può evadere, e si continua a girare sino a quando non sono stati eliminati un certo numero di nemici a colpi di frecce incantate o sfruttando l’ innata abilità di sputare fuoco di Saphira. Molto, molto deludente.

Ma può essere un gioco così carente in ogni suo reparto? Almeno la grafica sarà all’ altezza della situazione? Anzitutto premetto che stiamo parlando di un titolo multipiattaforma, ed è normale che non sia ottimizzato per sfruttare le potenzialità di Xbox 360. Questa però non è una scusa sufficiente per giustificare una simile povertà grafica; vi giuro che non mi sorprenderei affatto se, inserito il disco in una PS2, questo iniziasse a girare e funzionare correttamente. I modelli poligonali sono pessimi, costituiti da pochissimi poligoni e ricoperti da textures di bassissimo livello, così come le animazioni, molto legnose ed innaturali. Di effetti luminosi neppure l’ombra (se mi passate il gioco di parole) e l’unico particolare che potrebbe far pensare a degli effetti speciali sono le scie lasciate dai fendenti delle nostre lame, che comunque sono riusciti a farmi rimpiangere quelli visti in Dynasty Warriors, che certo non è un capolavoro di tecnica grafica. Poco dettagliate le ambientazionie e se non basta anche poco interattive, se si escludono casse e barili che ogni tanto dovremo distruggere per liberarci la strada.

Il reparto fonico è caratterizzato da una colonna sonora tutto sommato buona ed orecchiabile. Peccato però che gli effetti sonori ma soprattutto il doppiaggio, decisamente mal realizzato e caratterizzato da un’ inespressività disarmante, rovinino parzialmente il voto alla voce "sonoro", comunque sufficiente.

  • img
  • img
  • img


Un gran buco nell’ acqua per Sierra questa volta, che cerca di far leva più sul nome della licenza che non sulla sostanza del gioco per vendere qualche copia. Purtroppo non c’è un solo motivo che mi spinga a consigliare un titolo come questo, noioso, brutto a vedersi e poco longevo (dalle sei alle otto ore, se avete il fegato di arrivare alla fine, e non c’è ragione di rigiocarlo). Insomma, se volete una scusa per stare lontani dalla vostra console per queste vacanze natalizie avete capito che gioco acquistare.

Dimenticavo, ciliegina sulla torta, Eragon come già detto è ispirato al film, è quindi logico pensare che almeno la trama sia buona: manco a dirlo anche questa è stata rovinata da una narrazione poco interessante che non incuriosisce né invoglia il giocatore a proseguire.
4.6

c Commenti

copertina

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...