Recensione - Call of Duty 3
In marcia verso Parigi
In seguito allo sbarco in Normandia, che vide le truppe alleate attaccare ed invadere la costa nord della Francia, fu sferrato un pesante attacco, coadiuvato da un grande uso di mezzi corazzati, verso il sud della regione. L'obiettivo era quello di liberare dalla morsa nazista molte città dalla notevole importanza strategica, fino ad arrivare alla liberazione di Parigi. Call of Duty 3 ci permette di rivivere questi avvenimenti, mettendoci di volta in volta nei panni di ufficiali delle truppe americane, inglesi canadesi e polacche. Differentemente dal precedente episodio, quindi, che ci permetteva di prender parte a diverse campagne del conflitto ambientate in nazioni diverse, qui vivremo dall'inizio alla fine la campagna di liberazione della Fancia, utilizzando il punto di vista delle varie forze alleate coinvolte.
Call of Duty 3 esce ad un anno di distanza dal precedente episodio, e per un tempo di sviluppo così breve non ci si può certo aspettare una rivoluzione nel gioco: la realizzazione non è peraltro affidata ai creatori storici della serie Infinity Ward (che si rumoreggia siano al lavoro su un episodio ambientato in epoca moderna), ma a Treyarch, che ha sfruttato il tempo a propria disposizione per migliorare il motore del precedente episodio e realizzare una campagna nuova di zecca, oltre che migliorare pesantemente la parte multigiocatore. Non nego di essere stato piuttosto scettico, almeno fino allo scorso agosto quando l'ho potuto vedere di persona alla Games Convention di Lipsia, sulla qualità di questo nuovo titolo: aveva tutte le caratteristiche del classico gioco sviluppato in fretta per sfruttare il successo dell'episodio precedente. Lieto di essermi sbagliato: COD3 possiede tutte le qualità che hanno reso famosa la serie, mostrando inoltre numerosi miglioramenti tecnici accompagnati da un deciso salto in avanti sul fronte del gioco online.
Gameplay vincente non si cambia
Per quanto riguarda le meccaniche di gioco, COD3 è molto simile al suo predecessore: si tratta di un FPS estremamente frenetico, che ci scaraventa insieme ai nostri commilitoni in battaglie di tutte le dimensioni, in azioni che vanno dalla conquista di edifici ed abitazioni all'assalto a grandi aree difese dai nazisti. Utilizzando le molte armi a disposizione, che vanno dai fucili semiautomatici ai mitra ai fucili da cecchino, dobbiamo avanzare e completare tutti gli obiettivi presenti nelle quattordici missioni aiutandoci anche con il lancio di granate e fumogeni, essenziali per superare aree pericolose o piombare addosso al nemico senza essere visti. Sul fronte delle novità troviamo la possibilità di ingaggiare combattimenti corpo a corpo con i nemici, che avvengono però solo in alcuni punti predeterminati dagli sviluppatori, e la possibilità di guidare dei veicoli per percorrere velocemente grandi aree occupate dai tedeschi. Questa è una novità molto gradita, che spezza il ritmo del gioco fornendoci una alternativa al continuo spara-spara della battaglia. Sono presenti inoltre alcune "attività secondarie" come l'innesco di esplosivi, da eseguire tramite una combinazione di tasti e la rotazione dello stick destro per inserire l'innesco, oppure il vogare su una barca per attraversare un fiume facendo attenzione ad eseguire i giusti movimenti con lo stick destro: piccoli dettagli che rendono più varia l'esperienza di gioco.
Il gioco erdita però delle "pecche" presenti anche nei suoi predecessori: una è la struttura estremamente lineare, troppo spesso sembra di essere incanalati in un tunnel disegnato dagli sviluppatori senza possibilità di scegliere cosa fare, e l'altra è la scarsa intelligenza di amici e nemici. Gli eventi sono fortemente scriptati, cioè tutte le azioni dei nemici sono preprogrammate e non sono frutto di una decisione intelligente della CPU, ed a volte si notano dei comportamenti incoerenti come soldati nemici che per posizionarsi in un punto ci passano davanti incuranti del pericolo rappresentato dal nostro fucile, oppure i nostri compagni che si "bloccano" in un punto a combattere nonostante non vi sia più nessun nemico. Si tratta comunque di peccati veniali, decisamente perdonabili alla luce del grande livello di immersività che il gioco sa offrire: quando vi troverete impegnati in battaglie con decine di soldati, esplosioni e piombo ovunque, e circondati dalle urla dei crucchi e dei vostri compagni, poco vi importerà che qualcuno di questi si comporti in maniera poco intelligente, perchè sarete impegnati a salvare la pellaccia. In Call of Duty 3 non avrete il tempo di annoiarvi, e spesso concluderete le vostre azioni con una sola esclamazione: wow!
Evoluzioni tecniche
Come accennato precedentemente, il tempo a disposizione per la realizzazione del gioco è stato tale che non ci si poteva attendere una rivoluzione nel motore grafico, tanto più che non essendo realizzato dagli sviluppatori originali della serie, era lecito attendersi un comparto tecnico piuttosto "conservativo". Nonostante questo, però, si notano notevoli sforzi fatti dai ragazzi di Treyarch per migliorare il motore di COD2, e la cosa mi ha lasciato piacevolmente stupito. Le ambientazioni offrono ora una migliore illuminazione dinamica, con le sagome dei soldati illuminate dai lampi dei fucili, inoltre è possibile notare un incremento nella definizione delle textures ed una migliore riproduzione degli specchi d'acqua. Le animazioni dei soldati non simili a quelle viste in passato, ma notiamo un miglioramento quando vengono uccisi, con la fisica dei corpi gestita da un motore di reg-doll, che fa si che cadano a terra in maniera realistica. Molto importante l'introduzione di un motore di simulazione fisica: ora gli oggetti degli scenari (non tutti, però) volano via in seguito ad una esplosione e la caduta di parti di edifici quando colpiti da esplosioni o da colpi dei carri armati è spettacolarissima. A questo aggiungete gli stupendi effetti di fumo volumetrico e la presenza su schermo di decine e decine di soldati che combattono, con esplosioni e fumo ovunque, e converrete con me che l'effetto finale è assolutamente spettacolare. Ma la cosa più stupefacente è che anche con tutte queste aggiunte, gli sviluppatori sono riusciti ad ottimizzare tanto il codice da raggiungere una velocità di aggiornamento dell'immagine di 60 frame al secondo, il che rende tutto fluidissimo: una gioia per gli occhi. Ovviamente c'è ancora molto che si può fare, a partire dal migliorare il modello di illuminazione ed i modelli dei soldati per rendere il tutto più fotorealistico, ma quello che vediamo su schermo permette a COD3 di non sfigurare di fronte alla sua concorrenza più recente.
L'audio del gioco torna con l'ottimo livello qualitativo al quale ci ha abituato la serie: tutti i suoni della battaglia sono riprodotti in maniera realisticissima, e l'audio posizionale è sfruttato magistralmente per permettere ai possessori di sistemi DD5.1 di sentirsi immersi in tutto e per tutto nella battaglia. Il maggior numero di soldati coinvolti in battaglia fa si che nei momenti più concitati esca dalle casse un roboare di esplosioni, urla di soldati e rumore di proiettili che colpiscono le superfici tale da lasciarci storditi se il volume dell'impianto stereo è troppo alto. Per quanto riguarda il parlato, questo è interamente doppiato in italiano, purtroppo però la versione fornitaci da Activision era quella inglese e quindi non sono in grado di valutare la qualità del doppiaggio.
Xbox Live: addio Lag!
Se avete giocacato su Xbox Live con COD2, ricorderete che all’inizio fu un vero disastro: lag (problemi dovuti ai ritardi di rete) in primis e solo 4 giocatori complessivi. Poco dopo fu rilasciata una patch che sistemò i problemi di lag e ampliò le lobby a ben 8 giocatori rendendolo uno dei titoli più divertenti e giocati negli ultimi mesi. Gli sviluppatori hanno fatto tesoro di questa esperienza, e in Call of Duty 3 si è dedicata particolare attenzione alla programmazione della parte multiplayer del gioco. Dimenticate quindi i problemi di lag: ora per gestire il gioco online ci sono appositi server, che permettono inoltre la presenza in ogni partita di ben 24 giocatori. Punto dolente è l’assenza di una lobby, infatti non c’è una vera e propria stanza in cui ci si incontra prima di iniziare la partita, ma si entra direttamente nella mappa e dalla mappa il creatore della partita ha la possibilità di cambiare direttamente i settagli del gioco. Questa cosa potrebbe essere facilmente risolta tramite un patch di aggiornamento. E’ inoltre possibile giocare fino a 4 giocatori sulla stessa console in Live, in System Link o in Schermo Condiviso.
Le novità introdotte sono molteplici, ma la più rilevante è quella della possibilità di usare i mezzi, dalle classiche moto ai potenti carri armati. Tramite l’uso dei mezzi ci possiamo spostare velocemente, da soli o in gruppo, da un punto ad un altro della mappa e allo stesso tempo avere la possibilità di aumentare la nostra potenza di fuoco. Il tutto è stato inoltre reso molto più simulativo rispetto al precedente episodio, il sistema di puntamento è notevolmente migliorato e sono state introdotte diverse classi di soldato da poter selezionare, ognuna con delle proprie caratteristiche e delle proprie abilità. Troviamo quindi Fuciliere, adatto al combattimento dalla media distanza, Assaltatore Leggero, molto veloce ed abile con mitragliatrici e bombe adesive, Assaltatore Pesante, molto forte sul piano fisico con l’uso di armi da assalto, Ricognitore, il classico cecchino a distanza che ha la peculiarità di poter segnalare ai compagni gli obbiettivi tramite l’uso del binocolo, Supporto, per l'uso di mitragliatrici abbastanza pesanti e fornire munizioni ai compagni, Medico, capace di rianimare i compagni feriti in battaglia, ed Anticarro, che usa il classico bazooka per poter eliminare facilmente i mezzi corazzati nemici.
Oltre alle abilità speciali è stato introdotto un sistema di scatto del personaggio utile per scappare velocemente ma che ha una breve durata dopodichè sopraggiunge la stanchezza e bisogna recuperare. Le mappe a disposizione nella modalità multiplayer sono 9 e sono tutte abbastanza grandi e ben strutturate, con particolare cura al dettaglio grafico. Speriamo il prima possibile in un rilascio di un pacchetto gratuito o a costo contenuto di un set di mappe più piccolo in modo da poterci giocare comodamente anche quando si è in pochi. Le modalità di gioco sono sei, e vanno dalle classiche deathmatch (Bettaglia) e cattura la bandiera, sia in singolo che a squadre fino alla nuova modalità Guerra, nella quale bisogna conquistare determinati obbiettivi in un ordine prefissato. Queste modalità sarà possibile giocarle in partite private tra amici o nelle partite classificate in cui ci ritroveremo a competere con i più bravi giocatori del Live. Il dettaglio grafico della versione multiplayer del gioco è stato notevolmente aumentato rispetto a COD2, raggiungendo livelli abbastanza alti con texture molto dettagliate e ben curate, molto usati anche diversi effetti dal Bump Mapping a quelli di luce e notevole la realizzazione del fumo e delle esplosioni e la cura dedicata ai personaggi. Insomma, questa volta i ragazzi di Activision si sono davvero impegnati per la versione multiplayer del gioco, creando i presupposti perchè Call of Duty 3 sia uno dei titoli più popolari su Xbox Live.
Conclusione
Tirando le somme, Call of Duty 3 si dimostra decisamente all'altezza dei titoli che lo hanno preceduto, immergendoci nuovamente nel caos della seconda guerra mondiale grazie ad un comparto tecnico migliorato ed un gameplay ormai ben collaudato. I giocatori online troveranno grandi miglioramenti nella componente multiplayer, con partite senza ritardi, con più giocatori e tante possibilità di gioco. Imperdibile!
Nota: Analisi della parte multiplayer a cura di Zero_C@ll. 9.0
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