Recensione - FIFA 07 (360)
di
Giovanni Grasso / Shadowlord
P
Il modulo Oronzo Canà 5-5-5
Dopo una "lunga" assenza dai nostri schermi (circa cinque mesi), Elettronics Arts sfodera un altro episodio di FIFA e questa volta, sembra uscito veramente bene. Come al solito ho il vizio di anticipare e così farò ancora questa volta: codesto gioco mi piace alquanto! Al dilà dei gusti personali, lo scopo del recensore è di essere il più obbiettivo possibile, quindi analizziamo il tutto con molta calma. Incominciamo dalla parte meno cambiata rispetto agli episodi precedenti, cioè il sistema di controllo. Questo è rimasto immutato, o quasi, da Mondiali FIFA 2006, con la differenza che è stato soppresso l'utilizzo dello stick destro per i bellissimi stop a seguire, un vero peccato. Altra modifica, e questa molto gradita, è quella per la gestione del passaggio. Finalmente in base alla pressione dell'apposito tasto si potrà decidere se far arrivare la palla al giocatore più vicino o a quello più lontano. Questo ci apre la strada per azioni leggermente più varie e più tecniche rispetto al passato.
Passiamo al gameplay, e qui iniziano alcune note dolenti: sembra che EA riesca a fare due passi avanti e due indietro introducendo delle novità molto succose e "toppando" alla grande in altre. Fra le new entry positive segnaliamo la fisica del pallone, tutto avviene in maniera casuale ed anche i contrasti si trasformano in un flipper agevolando i giocatori che stazionano nelle vicinanze. Spettacolari i lanci filtranti alti e ottima finalmente la dinamicità della partita: prendere in velocità l'avversario, oltre che a essere la soluzione migliore, è tremendamente divertente. Lunghe volate in fascia per crossare sulla testa del proprio attaccante non ha prezzo, anche perché i cross sono realizzati in modo un poco approssimativo. Cercare di piazzare la palla a centro area è complesso, fra movimenti di stick analogico e pressioni di pulsanti vari. Altra caratteristica meritevole di nota è il tiro in condizioni precarie: come succede nella realtà cercare di colpire in situazioni di scarso equilibrio o a seguito di una falcata lunga farà sì che il tiro stesso riesca piuttosto male.
Tra i difetti del titolo troviamo il tiro in porta che in questa edizione non risulta sufficientemente credibile: spesso il pallone viaggia in linea retta senza variazioni importanti dovute all'effetto, problema questo che non colpisce i traversoni dalle fasce e gli angoli, mentre è presente nei calci piazzati. La pecca forse peggiore del gioco è però quella degli inserimenti, i nostri compagni di squadra saranno di una stupidità unica e non si getteranno negli spazi vuoti come vorremmo e come si dovrebbe fare in una partita di calcio. Questo rende più complicata la manovra avvolgente che noi tutti novelli Herrera abbiamo sognato di eseguire e di far eseguire. Tutto questo per rendere meno devastante il passaggio filtrante che non sarà più così utile come in Mondiali FIFA 2006. Da segnalare anche la quasi inutilità dei colpi di testa in area di rigore, che risultano quasi sempre molto deboli e poco precisi, ragione in più per evitare il gioco sulle fasce di Sacchiana memoria.
Tante modalità
Sviscerato il gameplay, apprestiamoci a vedere insieme le modalità di gioco iniziando da quella più gustosa, la modalità allenatore. Potremo scegliere la nostra squadra del cuore e portarla in cima al mondo per la bellezza di cinque stagioni scegliendo lo sponsor, facendo salire le abilità dei nostri calciatori, cambiando modulo e movimenti offensivi e difensivi (queste ultime modiche sono disponibili ovviamente anche in altre modalità). Durante le nostre stagioni riceveremo e-mail che ci segnaleranno alcune situazioni contingenti alla squadra, dovremo quindi decidere se rispondere sul sito ufficiale ai tifosi o rimproverare un nostro giocatore che si è fatto male con uno stupido giochetto con il pallone. Davvero molto bello. Come nel precedente titolo sono tornate le mitiche sfide, prove di abilità nelle quali dover affrontare e superare determinati obbiettivi, come segnare un certo numero di gol o segnare con una riserva e via dicendo.
Arriviamo al FIFA Party, il cuore multiplayer del gioco che ci permette di organizzare delle sfide con degli amici in casa o contro la CPU. La novità più grande è che si può scegliere se affidarsi a squadre casuali (fra quelle selezionate all'inizio) oppure metterci nelle mani della dea fortuna che assegnerà bonus o malus ad una o l'altra squadra. Potremo così iniziare la partita con tre ammoniti, due o più gol di scarto, niente stanchezza e altre amenità varie. Per quanto riguarda il versante online, troviamo le classiche partite classificate, quelle del giocatore e finalmente la modalità cooperativa due contro due: era ora!
Questo è uno dei motivi per cui questo gioco mi piace tanto: il contorno di FIFA 07 è quasi meglio della pietanza principale! Non fraintendetemi, il gioco è molto divertente ma alcune opzioni accessorie hanno veramente il mio plauso. A fine partita è visibile il Man of the Match con tanto di valutazione da Gazzetta dello Sport. Ogni giocatore poi possiede la sua fotografia che immortala il suo bel faccione, veramente un gran tocco di classe (anche se c'è da sottolineare che non è una novità assoluta perché in altri giochi sportivi targati EA questo era già presente). Ma la cosa che più di tutte mi ha stupito è la possibilità di ricevere tramite Xbox Live notizie in tempo reale, o quasi, sulla propria squadra (questa volta vera e non virtuale) con tanto di classifiche di campionato e dei marcatori. Chi vive di pane e calcio apprezzerà sicuramente.
Tecnicismi
A livello tecnico FIFA 07 alterna alti e bassi: da una parte alcuni giocatori sono ricreati alla perfezione, mentre altri sono praticamente irriconoscibili. Le animazioni sono discretamente varie mentre le texture e gli effetti di luce sulle facce dei nostri beniamini non sono per niente credibili. Non che siano brutte o non da next-gen, ma rendono i visi troppo plasticosi, non mi piace giocare con un Gattuso-Barbie! Spettacolari invece gli effetti di sudore e le magliette che si alzano ad ogni movimento. Gli stadi hanno un gran colpo d'occhio ma spesso i tifosi risultano troppo statici. A livello sonoro il gioco dà il meglio di se: enormi cori di incitamento al grido di Milan, Milan (ho ovviamente giocato con i mitici rossoneri), frasi urlate dalle panchine e un'altra ottima telecronaca firmata Bergomi e Caressa. Da segnalare un piccolo bug sonoro durante le sostituzioni: a volte quando carica dal disco non si sente nulla. Ultima enorme chicca è lo spot di RTL 102,5 con la telecronaca dei rigori della finale mondiale vinta dall'Italia contro i cugini francesi. Evviva Grosso e Materazzi, anche se quest'ultimo risulta assente in FIFA: misteri della fede... calcistica.
Conclusione
FIFA 07 si dimostra essere un gioco molto divertente e con un livello grafico elevato ma non esente da difetti, che ha dalla sua degli orpelli che renderanno felici tutti gli amanti del calcio. Un acquisto consigliato sia per la discreta longevità che per le sfide fra amici, anche se dal gameplay ancora troppo arcade (e non è detto che questo sia sempre un male). 8.4
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