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South of Midnight
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Recensione - South of MidnightXbox Series X | SGame

Gli autori della distopia britannica di We Happy Few tornano sulle nostre console portandoci stavolta nel profondo sud statunitense con South of Midnight, invitandoci a vivere un'avventura ricca di folklore e magia bayou. Scopriamolo insieme!
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Il Gioco

La città di Prospero, nel profondo sud americano, vive quasi isolata - o forse dimenticata - dal resto del mondo, con i suoi abitanti che formano una coesa comunità che vive nell'aiuto reciproco ed in comunione con il paludoso ed ostile ambiente circostante, inclusi i devastanti uragani che, in quella regione, non sono certo una novità. La storia di South of Midnight inizia nella casa-palafitta di Hazel Flood, la protagonista del gioco, intenta ad inscatolare i beni più importanti e di necessità per rifugiarsi con sua madre nella chiesa locale, in vista proprio dell'arrivo di uno di questi uragani. La madre, un'assistente sociale, è in ritardo, e quando finalmente arriva a casa non ce la fa a mettere la propria sicurezza prima di quella degli altri; prima di andare, chiede quindi ad Hazel di assicurarsi che i vicini delle case adiacenti stiano bene. La ragazza, pur in disaccordo per via del pericolo imminente, acconsente e si reca verso le abitazioni vicine. Mentre visita la seconda di queste, però, accade ciò che più temeva: il fiume che scorre accanto a casa sua è in piena a causa dell'uragano, ed un'onda gigante investe la palafitta strappandola dal terreno e trascinandola nella corrente, portando con sé sua madre.

MX Video - South of Midnight

Inizia così per Hazel una corsa lungo la riva del fiume, tra tronchi spezzati, rottami portati dal vento e strutture franate, per cercare di raggiungere la casa e salvare sua madre. Dopo un lungo inseguimento (interamente giocato, come primo assaggio delle meccaniche platform), perde però di vista la casa; disperata, si dirige verso la villa della ricca nonna, con la quale la sua famiglia ha interrotto i rapporti da anni ma che ha i giusti contatti per chiamare le squadre di soccorso. Durante l'inseguimento ed il tragitto verso la casa della nonna, Hazel nota degli strani filamenti eterei nell'aria, e, addirittura, quando muore a causa di un salto sbagliato, riappare come trasportata da uno di questi filamenti. Che sta succedendo?

Non vi rivelerò di più per non rovinarvi il piacere della scoperta, ma sta di fatto che, dopo l'incontro con la nonna, Hazel scopre di essere una Tessitrice, una persona in grado di manipolare i fili del Grande Arazzo, il tessuto dell'universo che tiene insieme gli elementi sia del mondo reale che di quello dello spirito. A quanto pare, l'uragano che si è abbattuto sulla città non è di un tipo normale, ed ha causato degli strappi nell'Arazzo, rivelando una realtà popolata da esseri del folklore locale, oltre alla corruzione di numerose aree che sono ora invase da pericolose formazioni rampicanti. Hazel inizia così una lunga avventura lungo diversi territori del bayou per salvare sua madre, ma troverà numerosi esseri spettrali ed alcune gigantesche "creature mitiche" (come un alligatore ed un gufo gigante) a sbarrarle la strada.

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Fortunatamente, la sua natura di Tessitrice la aiuta anche in questo: nelle prime fasi del gioco troviamo infatti, un po' alla volta, diversi strumenti come degli uncinetti giganti, un rocchetto ed altro che le permettono di manipolare i fili dell'Arazzo, tornando utili sia per attraversare il pericoloso mondo di gioco, che per affrontare i numerosi nemici. E veniamo quindi al gameplay: South of Midnight è un classico action-adventure in terza persona dalla struttura lineare, dove l'esplorazione dei livelli si alterna a combattimenti con gruppi di nemici in aree chiuse, il tutto sostenuto da una struttura narrativa composta da numerose cut-scene tramite le quali apprendiamo non solo la storia di Hazel, ma anche le storie passate di alcuni degli abitanti di Prospero.

La parte di esplorazione dell'ambiente si avvale dei poteri di Hazel per raggiungere aree altrimenti inaccessibili: il gioco inizia con la sola possibilità di saltare, ma man mano che otteniamo nuovi "strumenti da Tessitrice" arrivano anche poteri che ci permettono di effettuare doppi salti, di agganciare appigli lontani e tirarci a loro a mo' di rampino, o anche planare da punti elevati. Tornano utili anche i poteri che ci permettono di attirare a noi o scagliare via oggetti come casse e carretti, talvolta necessari per raggiungere appigli più in alto, così come il potere che ci permette di rimaterializzare alcune strutture ormai distrutte ed ora presenti in forma "eterea", come piattaforme o pezzi di un ponte. Il gioco ci mette a disposizione anche un classico sistema di arrampicata, tramite il quale possiamo sfruttare gli appigli appositamente marcati per raggiungere aree elevate e spostarci verticalmente.

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Attraversare i livelli del gioco ci vede quindi combinare tutti questi poteri, talvolta facendolo anche di corsa perché inseguiti da un essere mortale che si rivelerà ad un certo punto della storia, in una sorta di parkour-platform piuttosto soddisfacente che prevede anche sezioni di corsa sui muri con salti temporizzati. E come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge un ulteriore elemento: Crouton, un pupazzo di pezza che recuperiamo nel corso della storia e che si anima magicamente permettendoci di controllarlo per farlo entrare in cunicoli altrimenti inaccessibili, dai quali può azionare meccanismi per sbloccare il percorso ad Hazel. Pur essendo diverso dal punto di vista del design, questo personaggio mi ha riportato alla memoria il mitico Voodoo Vince della prima Xbox: peccato che non abbiano pensato di ripescare proprio lui in questa occasione, sarebbe stato un bel cameo!

Durante l'esplorazione dei livelli, poi, capita spesso di imbattersi in aree infestate dagli Spettri, i nemici del gioco che possono avere diverse forme e poteri. Una volta entrati in queste aree, diventano delle arene chiuse dalle quali non possiamo uscire finché non abbiamo sconfitto tutti i nemici. I combattimenti avvengono utilizzando una combinazione di colpi corpo a corpo, schivate e dei nostri poteri, essenziali per poter sopravvivere agli scontri. I nemici di South of Midnight sono pericolosi e coriacei anche al livello di difficoltà normale, quindi bisogna impegnarsi molto, tenendoci sempre in movimento, per non farci sopraffare; i vari strumenti di Hazel le mettono a disposizione poteri di combattimento come la possibilità di bloccare momentaneamente un nemico in una tela, attirare i nemici a noi con la tela-rampino o respingerli con un colpo esplosivo, effettuare attacchi ad area e così via. Persino il pupazzo Crouton torna utile, visto che possiamo lanciarlo ad un nemico rendendolo nostro alleato per un tempo limitato.

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Spesso ci possiamo trovare a combattere contro quattro o cinque nemici contemporaneamente, che sferrano sia attacchi in corpo a corpo che dalla distanza, senza contare i bruti che travolgono tutto al loro passaggio o quelli che assistono i loro compagni con incantesimi d'invulnerabilità. In un caos simile farsi colpire e perdere velocemente la salute non è affatto difficile, e per recuperarla dovremo uccidere i nemici oppure attingere ad una scorta di salute presente in ogni arena, utilizzabile però solo una volta per scontro, a meno che non si abbassi la difficoltà. Infatti, qualora questo tipo di combattimento frenetico non faccia per voi, c'è la possibilità di scegliere due ulteriori difficoltà più facili, così come potete anche aumentare il livello di sfida se volete essere messi alla prova.

Tutti i poteri di combattimento sono inoltre potenziabili tramite un apposito menu dove spendere dei punti ottenuti raccogliendo delle "matasse di filamento" sparse in giro per i livelli; anche se la struttura è lineare, i livelli hanno spesso strade secondarie che vale la pena esplorare per trovare questi punti di potenziamento o anche altri segreti.

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Venendo alla durata del gioco, questo vi terrà occupati per una dozzina d'ore, ed una volta terminato, dal menu di caricamento è possibile rivisitare i capitoli già completati. La localizzazione italiana è presente nei testi e sottotitoli, mentre i dialoghi restano in inglese (peraltro con uno slang del sud molto marcato, di non facile comprensione). Dal punto di vista tecnico il gioco non offre settaggi grafici, offrendoci i 60 fps sia su Xbox Series X che S.

Amore

Alice nel bayou

- Il concept di South of Midnight è estremamente affascinante; non solo è raro vedere titoli che trattano i miti del profondo sud degli USA, ma Compulsion games è riuscito a trasformarli in un mondo fiabesco, che soprattutto nella seconda metà del gioco sembra quasi una versione deviata di Alice nel Paese delle Meraviglie. Le creature mitiche sono semplicemente splendide nel loro design che combina elementi mostruosi ed elementi naturali, il mondo si riempie di elementi fiabeschi come enormi amanite, rampicanti giganti e mortali piante carnivore (per non parlare dell'adorabile Crouton), ma la storia stessa ci ricorda che si tratta di un mondo molto difficile, con elementi estremamente crudi e cruenti come bambini morti o un macello pieno di maiali morti e maleodoranti ammassati.

Direzione artistica e visuali

- Gran parte del merito per il fascino del gioco va anche alla direzione artistica, grazie alla quale hanno preso vita scenari bellissimi, dove il sole al tramonto si fonde alle contorte ambientazioni naturali dando vita a spettacolari panorami. Ottima anche la realizzazione tecnica del tutto, che pur non facendo gridare al miracolo riesce a rendere efficacemente ogni ambiente, brillando in special modo negli interni ricchi di oggetti riprodotti dettagliatamente.

la ninja della palude

- Molto ben realizzato anche il sistema di movimento di Hazel, che una volta che abbiamo raccolto tutti i poteri ci vede saltare, volteggiare e planare con grazia tra le splendide ambientazioni. Il fatto che i vari elementi vengano introdotti un po' alla volta rende i livelli sempre vari, con novità nel gameplay fino alla fine.

Musiche originali

- L'intera soundtrack di South of Midnight è realizzata dal compositore francese Olivier Derivière, già autore in titoli come A Plague Tale e Dying Light 2, che per questo gioco ha creato una serie di tracce cantate perfette per le ambientazioni e le atmosfere del titolo, integrando ovviamente elementi di jazz ma non solo. Soprattutto quelle collegate alle sezioni che precedono le boss battles sono davvero evocative e memorabili.

Boss ben riusciti

- Ed a proposito di boss, questi risultano particolarmente ben riusciti sia nel design piuttosto unico, che nelle battaglie contro di loro, che come da tradizione si compongono di diverse fasi dal gameplay piuttosto variegato. Come leggerete nel prossimo paragrafo, i combattimenti del gioco sono a mio avviso migliorabili, ma le boss battles sono invece molto ben fatte.

Odio

Combattimenti confusionari

- C'è qualcosa nei combattimenti di South of Midnight che li rende un po' troppo confusionari e difficili da gestire. Non è il fatto che possiamo essere attaccati da molti nemici contemporaneamente, ma la telecamera troppo ravvicinata e non ci fa vedere chi sta per attaccarci fuori dall'inquadratura. Anche la possibilità di lockare i nemici, mentre è utile quando si è contro un singolo spettro, diventa scomoda quando si affrontano più avversari, perché qui bisogna saltare continuamente da un nemico all'altro per evitare i loro colpi, quindi restare concentrati su uno solo diventa deleterio. Le cose migliorano quando si hanno tutti i poteri a disposizione, ma rimane questa sensazione di non avere il completo controllo del campo di battaglia. Fortunatamente il gioco fornisce diversi livelli di difficoltà, incluso uno personalizzato dove possiamo impostare i singoli elementi, come ad esempio i danni subiti dai nemici, l'efficacia del ripristino della salute e così via, quindi basta adattarla alle proprie necessità e qualsiasi elemento di frustrazione è scongiurato.

Storia poco avvincente

- Mentre l'idea di fondo del gioco - un'avventura magica tra i miti e il folklore del profondo sud - è valida ed interessante, non sono riuscito a farmi coinvolgere molto dalla storia, che ruota attorno alle vicende passate di alcuni dei personaggi di Prospero, legati ai boss che andremo a combattere. Si tratta di "favole dark" interessanti ma non troppo memorabili, mentre la storia portante, che ruota attorno alle vicende della famiglia Flood e che si rivela solo negli ultimi capitoli, risulta sicuramente più interessante.

Uno stop-motion che non convince

- Una delle caratteristiche dichiarate del gioco è quella di avere delle animazioni in stile stop-motion, così da presentarci un aspetto grafico che restituisce maggiormente un feeling di "fatto a mano". Mentre questo funziona bene nelle cut-scene, durante il gameplay appare come una stonatura. Per circa due-tre ore di gioco ho addirittura pensato che fosse un difetto tecnico: se durante l'esplorazione ed i combattimenti tutto andava fluidamente, quando mi soffermavo ad osservare gli animali nell'ambiente o partiva l'animazione "a riposo" della protagonista, queste animazioni andavano a frame-rate ridotto, come se tutto il mondo girasse a 60 fps, ma solo queste animazioni andassero a 10-15 fps. Per me questo non è sinonimo di stop-motion, e l'ho trovato piuttosto fastidioso. Poi, guardando nelle opzioni, nella sezione Accessibilità, ho scoperto che c'è un'opzione per disattivare questo effetto ("Ferma l'effetto di movimento", imbarazzante traduzione di "Stop motion effect") e, una volta disattivato, tutto è tornato ad andare come dovrebbe. Scelta sicuramente bizzarra, da parte degli sviluppatori.

Tiriamo le somme

South of Midnight è un affascinante viaggio nella magia del profondo sud, tra splendidi scenari, strani personaggi e meccaniche di gioco che, pur non inventando nulla, risultano divertenti e coinvolgenti. Il comparto artistico, sia visivo che sonoro, è fenomenale, mentre si sarebbe potuto fare qualcosa per migliorare i combattimenti ed il ritmo della storia, ma si tratta comunque di un gioco che tutti gli amanti del genere action-adventure dovrebbero provare.
8.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
Hulong Zhan Shi: Personalmente gli effetti di stop motion non mi stanno dando per niente fastidio, magari hanno risolto qualcosa con la patch di oggi (rilasciata un ora prima dello sblocco) Comunque, giocato 3 orette e mi ha convinto sin dai primi istanti, sono rimasto incantato dai paesaggi e direzione artistica, complice anche la grafica spettacolare e le soundtrack azzeccatissime, è vero è lineare, ma è comunque appagante esplorare e scoprire la lore mentre mi godo l'atmosfera magnifica che ha creato Compulsion games. Non vedo l'ora domani di proseguire ^^
P 08-04-2025 23:03
Johanxp: Non mi è mai veramente interessato ma leggo un po' ovunque che pare di buona qualità. Magari più avanti...
P 04-04-2025 10:20
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