Recensione - Assassin's Creed Shadows

Il Gioco
Siamo nella seconda metà del 1500, in Giappone, circa mezzo secolo dopo le avventure di Ezio Auditore a Costantinopoli ed altrettanto tempo prima delle scorribande caraibiche di Edward Kenway. Ci troviamo in un momento importantissimo nella storia del paese del Sol Levante: lo shogun Oda Nobunaga, conosciuto come il "Grande Unificatore" del Giappone per aver riunito sotto un unico trono molteplici clan e terre giapponesi, ma anche come il "Demone Daimyō" per via dei suoi modi freddi e spietati, regna su numerosi territori che, grazie al suo intervento, vedono finalmente un lungo periodo di pace e prosperità. Questa situazione ha attratto nell'arcipelago le navi portoghesi, dalle quali sbarcano numerosi sacerdoti che vedono il Giappone come un terreno fertile per la conversione di fedeli ed, ovviamente, per la raccolta di ricchezze. E' proprio da una di queste navi che scendono un sacerdote ed un affarista portoghese diretti alla corte di Nobunaga, decisi a trattare un accordo per l'apertura di una via commerciale nel suo territorio. Al loro incontro, però, lo shogun è più attratto da Diogo, il colossale schiavo africano che li accompagna, i cui occhi gli fanno capire che nel suo cuore arde un'ambizione che va ben oltre la la servitù per i suoi padroni portoghesi. Oda acconsente quindi a trattare con loro, a patto però che venga concesso allo schiavo di rimanere con lui, non come schiavo ma come ospite.Inizia quindi per Diogo un lungo periodo come ospite di riguardo di Nobunaga, durante il quale non solo apprende la lingua ed i modi giapponesi, ma viene anche istruito all'uso della katana dal miglior maestro e veterano samurai di corte. Non è un percorso facile, e passerà diverse stagioni ad allenarsi ed a sottostare alle angherie di altri aspiranti samurai che lo vedono come un indegno straniero, ma alla fine persiste e si guadagna un posto al fianco dello shogun come primo samurai, decidendo anche di cambiare il suo nome in Yasuke.
MX Video - Assassin's Creed Shadows
Sei mesi dopo lo troviamo impegnato in una nuova campagna militare di Nobunaga, mossa contro la provincia di Iga. Si tratta di una regione estremamente coriacea, popolata da contadini che l'hanno in passato difesa con tenacia, riuscendo persino a respingere il precedente attacco guidato dal figlio dello shogun. Stavolta però è Nobunaga stesso a muoversi portando nel territorio tutte le sue armate, deciso a mettere tutto a ferro e fuoco pur di assicurarsi il controllo sul territorio. E le cose vanno proprio così, al costo però di numerose vittime civili; tra queste c'è anche la famiglia di Naoe, una ragazza di Iga che il padre stava allenando come shinobi (ossia una ninja) per assecondare il suo desiderio di diventare la protettrice della gente di Iga. La guerra giunge proprio alla fine del suo allenamento, ma non c'è modo di opporsi a truppe così numerose e violente; messisi in fuga, i due vengono attaccati da un gruppo di guerrieri mascherati il cui scopo è mettere le mani su un misterioso scrigno, che il padre di Naoe le chiede di proteggere al costo della sua stessa vita. Alla fine di un violento scontro la ragazza perde sia il padre che lo scrigno, ma riesce a salvarsi e, accudita da una famiglia di contadini, riesce a rimettersi lentamente dalle ferite subite, promettendo di fare di tutto per vendicare il padre e reimpadronirsi dello scrigno.
Quanto vi ho descritto finora è solo la prima ora di Assassin's Creed Shadows, un prologo che introduce i due personaggi principali, il samurai Yasuke e la shinobi Naoe, raccontando i fatti alla base del gioco. In realtà, dopo questa introduzione iniziale, vi aspettano circa dieci ore aggiuntive di un ulteriore "prologo giocato" durante il quale l'intera mappa non è ancora disponibile ed impersonerete unicamente Naoe che, una volta ripresasi, inizia a cercare indizi sui misteriosi guerrieri mascherati che hanno ucciso il padre e trafugato lo scrigno. Si tratta di un primo accenno di gameplay open world, ma più pilotato e senza l'intera mappa disponibile: la sua durata, che può variare dalle 8 alle 12 ore a secondo di come giocherete, vi lascia già capire che siamo di fronte ad un titolo estremamente longevo. Alla fine di questa sequenza di missioni, infatti, incontriamo nuovamente Yasuke che, per una serie di eventi che non voglio rivelarvi, non è più al fianco di Oda Nobunaga e diventa ora alleato di Naoe, aiutandola nella sua ricerca e conducendo al contempo una sua missione personale che lo porterà a scontrarsi con il suo passato. E' in questo momento che l'intera mappa del gioco diventa disponibile, con numerose regioni da esplorare ed una gran quantità di missioni che, poco a poco, si riveleranno tenendovi occupati per diverse decine d'ore aggiuntive e portando la durata del titolo oltre le 50 ore.

Dal punto di vista della struttura di gioco, Assassin's Creed Shadows segue la formula action-RPG inaugurata da Origins e portata avanti da Odyssey e Valhalla, quindi abbiamo una grande mappa aperta e completamente esplorabile (corrispondente, nello specifico, alla regione del Kinki, che comprende, tra le altre, le città di Kyoto e Osaka), divisa in nove province. Ognuna di queste viene indicata sulla mappa del gioco con un diverso livello di difficoltà dei nemici, quindi anche se possiamo teoricamente esplorare liberamente l'intera mappa, è bene non avventurarsi nelle aree che hanno un livello maggiore di 3 o 4 punti del nostro, altrimenti ogni combattimento finirà con una morte certa. E come da tradizione di AC, la mappa è inizialmente priva di indicatori e si popola man mano che passiamo vicino a punti d'interesse, missioni e personaggi con i quali parlare. Immancabili ovviamente i "punti panoramici", luoghi elevati come tetti di templi o arbusti su picchi montani sui quali ci possiamo arrampicare per sincronizzarli, trasformandoli in punti di viaggio rapido. Da qui possiamo focalizzare il nostro sguardo sull'area circostante per rivelare luoghi ed altre icone senza doverci passare vicino.
Siamo nel Giappone medievale, quindi gli ambienti sono ricchi di templi, torii (i famosi portali di legno che conducono alle aree sacre) e cittadine più o meno vaste, alcune con le loro fortezze come l'imponente castello di Osaka e ricche di punti d'interesse, personaggi con i quali parlare per ottenere missioni e negozianti dai quali ottenere nuovi oggetti o vendere quelli che abbiamo saccheggiato nelle nostre esplorazioni e combattimenti. Il territorio è fortemente montuoso e ricco di foreste, e due punti potrebbero essere separati da pareti troppo alte per essere superate; risulta quindi utilissimo il sistema di navigazione, che, come nei precedenti AC, ci mostra il percorso da seguire - a piedi o a cavallo - per raggiungere la nostra destinazione.
Oltre alla mappa dove appaiono le missioni ed i punti d'interesse, il gioco ci propone inoltre la schermata "obiettivi", dove troviamo elencati, in maniera più razionale e raggruppati in "circoli" tematici, tutti i gli obiettivi delle nostre missioni, sia principali che secondarie, ognuno dei quali ancora una volta accompagnato dall'indicazione del livello di difficoltà per farci capire se siamo pronti ad affrontarlo. Da qui possiamo selezionare quello da seguire, che verrà così evidenziato anche sulla mappa e sulla bussola a schermo, così da avere sempre sotto controllo il nostro prossimo obiettivo. Anche questa schermata parte inizialmente praticamente vuota, e si popola di nuovi obiettivi e pannelli man mano che giochiamo. Dopo diverse decine d'ore avrete l'imbarazzo della scelta tra i tanti obiettivi disponibili.

Facciamo però un passo indietro tornando ai due protagonisti, Yasuke e Naoe, ed al sistema action-RPG del gioco. Come si coniuga la loro dualità con la necessità di avanzare di livello? E' in realtà molto semplice. Iniziamo col chiarire che un buon 80% delle missioni può essere svolto indifferentemente con il personaggio che preferiamo, e solo alcune di queste sono da svolgere obbligatoriamente con l'uno o l'altra. Durante l'esplorazione (ma non nel mezzo dei combattimenti, né nelle aree interdette all'accesso) possiamo quindi switchare a piacimento tra l'uno e l'altro dal menu dell'inventario, e chi abbiamo scelto apparirà al posto di quello che stavamo controllando precedentemente. Quindi non è come in GTA V, dove ogni personaggio aveva una propria "vita" e, passando dall'uno all'altro, venivamo trasportati in diverse location e situazioni; qui è come se entrambi viaggino per la mappa sempre insieme, e sta a noi decidere quale attivare mentre l'altro diventa "dormiente", tanto che non ci aiuta neanche in combattimento.
Come accade con molti RPG a "party", quindi, il sistema di avanzamento è assolutamente speculare: indipendentemente dal personaggio utilizzato, entrambi ricevono gli stessi punti esperienza e salgono di livello allo stesso modo. Inoltre anche i punti maestria, ottenibili avanzando di livello o completando specifiche missioni, vengono dati ad entrambi, così che tutti e due possano spenderli nei rispettivi alberi di maestria. Questi sono i classici alberi di abilità divisi per area di competenza ed armi: Naoe ha Shinobi (che influenza lo stealth), Assassino (per le uccisioni furtive) e Strumenti (relativo all'uso di strumenti da lancio come i kunai, gli shuriken, le bombe fumogene ed i campanelli che attirano l'attenzione), oltre ad alberi specifici per le armi che può usare, mentre Yasuke, oltre a quelli legati alle sue armi, ha Samurai (legato alle arti di combattimento con la spada), Archibugio e Arco. Assassin's Creed Shadows ha inoltre introdotto un ulteriore elemento nell'avanzamento in questi alberi di difficoltà: non basta essere saliti di livello ed aver accumulato un buon numero di punti maestria, ma per sbloccare le abilità di "rango" più alto dobbiamo anche accumulare i "punti conoscenza", sbloccabili completando specifiche attività marcate in rosso sulla mappa: questo ci porta ad esplorare e variegare l'esperienza se vogliamo aumentare le nostre abilità.

Quello che cambia, nell'uso dei due personaggi, sono le loro capacità: non ci vuole molto a capire che un imponente samurai non si muove con la stessa agilità di un'esile ninja, e che quest'ultima non ha certo la potenza in combattimento dell'altro. Con l'uso di questi due personaggi, quindi, Ubisoft vuole offrirci due modi diversi di godere l'esperienza di Assassin's Creed, dandoci la facoltà di alternarli a nostro piacimento: dove Naoe può arrampicarsi e superare grandi dislivelli senza essere vista, anche grazie al suo rampino che le permette di dondolare e salire su dislivelli altrimenti raggiungibili, Yasuke dovrà scegliere vie più "terrestri" che passano attraverso i punti di guardia nemici, visto che le sue capacità di arrampicata sono estremamente limitate. Dove invece il samurai può affrontare nutriti gruppi di nemici, accusando senza problemi colpi multipli ed "arandoli" senza troppa difficoltà, Naoke dovrà muoversi nell'ombra, riducendone i ranghi il più possibile senza far scattare gli allarmi prima di affrontarli in scontri diretti. Yasuke è un vero samurai, ma scordatevi i raffinati duelli alla Akira Kurosawa: si tratta più di un carro armato che travolge tutto e tutti e "pesta come un fabbro" (provate a usare il Kanabo, una potente mazza chiodata, e capirete cosa intendo!), cosa che dà anche una certa soddisfazione. Naoke, dal canto suo, ha una lama celata e può visualizzare la posizione dei nemici vicini anche attraverso gli edifici (l'aquila usata nei precedenti episodi è ora sostituita dall'abilità "occhio dell'aquila" della shinobi), può distrarre i nemici con campanelli o bombe fumogene, o ucciderli a distanza e silenziosamente con i suoi kunai e shuriken.
Venendo ai combattimenti veri e propri, questi si conducono in maniera simile con entrambi i personaggi: abbiamo un sistema di parate e schivate che, se compiute col giusto tempismo, ci permettono di stordire e rendere i nemici più vulnerabili per pochi secondi, mentre possiamo portare con noi due diverse armi alternabili a piacimento, con le quali possiamo sferrare attacchi leggeri e pesanti. Nel corso della storia incontriamo inoltre alcuni compagni che si uniranno alla nostra "lega" e, se svolgiamo le loro missioni personali, questi si renderanno disponibili ad aiutarci in combattimento con interventi mirati (e che richiederanno un certo tempo per essere ricaricati) che possono risultare estremamente utili: c'è ad esempio chi può irrompere in un combattimento dandoci man forte con i nemici, o chi, nel momento in cui dei nemici ci scoprono, gli lancia una bomba fumogena per far perdere le nostre tracce e darci magari l'occasione per un'uccisione silenziosa.

In combattimento è anche possibile utilizzare delle abilità speciali sbloccabili tramite nei diversi alberi, utilizzabili dopo un breve periodo di ricarica: queste sono molto importanti e possono cambiare la sorte degli scontri, visto che ci danno accesso ad attacchi imparabili e che infliggono molti danni ai nemici. Naoe può ad esempio bersagliare il suo avversario di colpi consecutivi, mentre Yasuke può sferrare potenti calcioni, effettuare colpi di katana devastanti e così via. In generale i combattimenti di Assassin's Creed Shadows restituiscono un gran senso di fisicità, con tutti i colpi portati che producono ottime animazioni e che possono anche distruggere parti dell'armatura dei nemici (così come molti elementi dell'ambiente); quando questo accade, così come quando parte un'animazione di uccisione finale, dà davvero molta soddisfazione.
Un altro elemento importante del gameplay di Assassin's Creed Shadows, e direttamente connesso al sistema di loot, è il rifugio, la nostra base operativa dove possiamo dialogare con i nostri alleati e che possiamo espandere con nuovi edifici che ci offrono maggiori opportunità nel gioco. Il più importante è la forgia, dove possiamo potenziare e far salire di livello le nostre armi ed armature, ovviamente spendendo preziose risorse da cercare durante l'esplorazione. Altri edifici importanti sono quello che ci dà accesso ad una rete di esploratori che possiamo inviare sulla mappa per identificare la posizione esatta dei nostri obiettivi di missione (che, finché non li troviamo, sono indicati ad esempio come "è a sud della città X, vicino la cascata Y") oppure per recuperare carichi di risorse pesanti, e quello che ci dà accesso a contratti di missione aggiuntivi. Mentre possiamo viaggiare in qualsiasi momento verso il nostro rifugio, in tutte le città e paesini possiamo anche sbloccare, acquisendoli con denaro sonante, i Kakurega, che non sono altro che delle stanze che possiamo usare come basi operative locali, dai quali possiamo fare molte delle cose disponibili nel rifugio e fungono anche da comodi punti di viaggio rapido.

Come avrete notato, finora ho parlato unicamente della storia di Naoe e Yasuke nel Giappone del 1500, senza menzionare alcun elemento legato alla "storyline moderna" di Assassin's Creed. Questo perché, ancora una volta, il gioco non propone alcuna storia ai giorni nostri, confermandoci purtroppo l'abbandono di questa componente del franchise che, a mio avviso, lo rendeva molto più interessante. Nel gioco siamo comunque sempre nell'animus, e l'avventura inizia proprio mostrandoci una sequenza in cui, in prima persona, ci colleghiamo all'apparecchio con una misteriosa voce che ci dice che si stanno attivando nuovi flussi dati ed affermando cripticamente "l'oscurità ti dà il benvenuto", ma questa parte del gioco rimane estremamente fumosa. Durante il gioco rimane la possibilità di raccogliere frammenti di dati che possiamo poi spendere in ricompense specifiche, ma è tutto qui. L'intero menu principale del gioco è peraltro ora trasformato nell'"Animus HUB", un punto centrale dal quale accedere a tutti i titoli della serie che abbiamo acquistato, simile a quanto visto in CoD, e dal quale possiamo accedere a file di dati raccolti nei vari giochi o anche a missioni a tempo rilasciate dagli sviluppatori.

Come già accennato, Assassin's Creed Shadows è un gioco molto lungo; arrivare ai titoli di coda senza impegnarvi troppo nelle missioni secondarie vi terrà occupati per più di 50 ore, mentre fare tutto il resto aggiungerà decine d'ore in più. Peraltro, una volta terminata la storia principale, rimane la possibilità di esplorare la mappa e condurre tutte le missioni rimaste; il livello di difficoltà delle regioni sale con il vostro avanzamento, così che, anche se tralasciate missioni secondarie nelle prime aree, tornarci successivamente offrirà comunque un certo livello di sfida. Dal punto di vista tecnico, i possessori di Xbox Series X possono scegliere tra modalità Prestazioni (60 fps con illuminazione in Ray Tracing solo nel rifugio), Fedeltà (30 ed illuminazione Ray Tracing in tutto il mondo di gioco) o Bilanciata (come Fedeltà ma a 40 fps, disponibile solo sugli schermi a 120 o 240 hz), con risoluzioni diverse upscalate a 4K, mentre su Serie S non ci sono opzioni ed il gioco va a 30 fps con illuminazione in Ray Tracing solo nel rifugio e risoluzione 1620p. Il gioco è infine completamente localizzato in italiano, anche se i puristi potrebbero volerlo giocare con doppiaggio in giapponese per un'esperienza più autentica.
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