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S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl
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Recensione - S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of ChornobylXbox Series X | SGame

La Zona, la Zona non cambia mai. Dopo tante peripezie S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl è finalmente arrivato sulle nostre console: un gioco che attendiamo da tempo ma segnato da uno sviluppo travagliato, letteralmente realizzato sotto i bombardamenti russi. E' ora quindi di scoprire insieme il risultato degli sforzi di GSC Game World!
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Il Gioco

La serie di giochi Stalker nasce nell’ormai lontano 2007. Il gioco è ambientato nella zona di esclusione di Chornobyl (traslitterazione corretta della sfortunata città ucraina), una vasta area contaminata dalle radiazioni generatesi durante l'incidente del 1986 e ulteriormente ampliate dalla seconda esplosione del 2006, come raccontato nel primo gioco della serie. In questa realtà alternativa e distopica l’area è popolata da mostri e altre creature mutate, oltre che dagli S.T.A.L.K.E.R. (Scavengers Trespasser Adventurers Loners Killers Explorers Robbers), personaggi solitari che cercano fortuna nella zona di esclusione. Il protagonista del gioco è Skif, un loner che si ritrova suo malgrado a indagare su un misterioso manufatto che ha distrutto casa sua e che ora deve ricaricare, cercando una fonte di energia all’interno della vasta Zona di esclusione di Chornobyl. Il concept del gioco è nato subito dopo l'uscita del primo Stalker: Call of Prypiat, come seguito diretto di questo titolo. Lo sviluppo è stato cancellato una prima volta nel 2012, per poi essere ripreso nel 2018 e rinviato diverse volte fino ad oggi, a causa di vari problemi, tra cui l’invasione russa dell’Ucraina, Paese in cui ha sede lo studio di sviluppo.

MX Video - S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl

S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl vuole essere uno sparatutto in prima persona con forti elementi survival, e in un certo senso una struttura di missioni tipica degli RPG. Fra le caratteristiche principali del gioco sicuramente spicca il suo livello di difficoltà molto elevato, soprattutto per la media degli sparatutto moderni. In realtà esistono tre livelli di difficoltà: Principiante, STALKER e Veterano. Il livello principiante, consigliato per chi vuole principalmente seguire la storia, permette di giocare a una difficoltà simile al livello intermedio di altri sparatutto moderni come Call of Duty. Non sarà certamente una passeggiata di piacere, ma diciamo che è possibile prendersela un po’ più comoda del solito. Già a partire livello intermedio, il livello STALKER, il gioco presenta nemici molto, molto più resistenti e in grado di colpire il giocatore con una precisione e un danno decisamente maggiori, rendendo il gioco significativamente più impegnativo. Il livello difficile, infine, è estremamente arduo; i nemici sono molto resistenti e possono eliminare il giocatore con un solo colpo. Un’esperienza decisamente adatta a chi è molto esperto di sparatutto e non sente la frustrazione di decine di morti consecutive nello stesso scontro. Fortunatamente il gioco ci permette di salvare la partita in ogni momento, ed il consiglio è sicuramente quello di fare largo uso di questa funzione.

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La parte survival si focalizza sulla gestione dell'inventario, con particolare attenzione al peso degli oggetti trasportati. Le quest e il loot nel mondo di gioco sono numerose e con premi abbondanti, ma il peso che si può caricare è limitato. Questo porta, come in molti RPG, a rallentare e a perdere stamina quando si è sovraccarichi. Per aiutare il giocatore sono state inserite numerose casse, una per avamposto e tutte collegate tra loro. Pertanto, depositando gli oggetti in una cassa, questi saranno disponibili in quelle degli altri avamposti scoperti, un po’ come succedeva in Resident Evil. All'interno degli avamposti troviamo una serie di PNG con i classici compiti assegnati: medici, mercanti, ma soprattutto la figura forse più importante è il "tech". Questo offre servizi di riparazione dell'equipaggiamento che è possibile trovare in giro per il mondo di gioco, perché dopo un certo numero di utilizzi tutto comincia a deteriorarsi fino a danneggiarsi irreparabilmente.

La terza componente principale, nonché forse la più importante, è sicuramente la parte shooter. In essa spicca una balistica estremamente realistica e un comparto audio molto ben realizzato, che contribuiscono a rendere bene l’idea dell’utilizzo di un’arma reale, con tanto di inceppamento dei fucili quando sono troppo danneggiati. Nel momento in cui scrivo questa recensione S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl presenta purtroppo vari bug e problemi con l'intelligenza artificiale dei nemici. Gli STALKER nemici, ad esempio, possono mirare attraverso i muri anche se il giocatore si nasconde, oppure può capitare che dal nulla comincino a correre in una direzione in linea retta.

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La zona d'esclusione, o semplicemente Zona, rappresenta un'area vasta e densamente sviluppata con numerose attività disponibili, portando la durata del gioco tra le 30 ore - concentrandosi solo sulla storia principale - ad oltre le 50 - 60 ore per gli STALKER che non vogliono lasciare neanche un palmo inesplorato. La mappa è zeppa di diverse anomalie, delle aree pericolose e di tipi diversi, tutte molto difficili da individuare. Tra queste vi sono vortici che possono proiettare il personaggio in aria e farlo esplodere, distorsioni dello spazio che causano il teletrasporto di chi le attraversa e bolle di vetro frantumato che causano danni al contatto. Un altro personaggio fondamentale nel gioco è chiamato la “guida”. Questo sostituisce la funzione di viaggio rapido, ed è l’unico modo per spostarsi rapidamente da un luogo a un altro della gigantesca mappa, consentendo il movimento tra località già sbloccate. Tuttavia, per spostarsi nel resto della mappa è necessario procedere a piedi. Questo aspetto contribuisce alla componente survival del gioco, aggiungendo un ulteriore elemento di simulazione all'avventura.

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A livello tecnico il gioco presenta alti e bassi dovuti più che altro ai numerosi problemi che ha al lancio, ma che in piccola parte sono già stati risolti dalle tre patch che sono uscite fino a oggi. Menzione particolare per la versione per Xbox Series S, in cui la qualità è decisamente scadente, con popup delle textures e glitch della luce. Su Xbox Series X invece il gioco recupera un po’, anche se il frame-rate, anche in impostazione “performance”, non è stabilissimo.

Amore

Un magnifico sparatutto open world

- Il principale punto di forza di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl risiede nella sua natura di open world vasto e ricco di possibilità. La mappa è estremamente ampia e richiede un tempo considerevole per essere esplorata completamente. Il gioco offre numerose missioni e una varietà di personaggi e zone da scoprire; la mancanza di un vero e proprio sistema di viaggio rapido a esclusione delle guide, rende il tutto ancora più bello da esplorare.

L’atmosfera

- Ho giocato molto a S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl, così come ai tre capitoli precedenti, e in tutti, inclusa questa versione, la parte che adoro è quell'atmosfera post-apocalittica che si respira in ogni metro quadro della mappa. Questa atmosfera, che adoro anche nei giochi come quelli della serie Fallout o in Metro, è presente qui sia visivamente che a livello di impatto audio. La vita che popola la zona e le varie aberrazioni che compaiono sulla mappa contribuiscono a creare un costante senso di pericolo.

La balistica e il realismo

- Uno dei punti di forza di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl è dato dalla balistica e dal realismo che gli sviluppatori sono riusciti a conferire alle meccaniche di sparo e combattimento. Tuttavia, attualmente esiste un enorme sbilanciamento nei danni e nelle modalità di shooting. Nonostante questo problema, la sensazione delle armi, sia a livello sonoro che di peso, è qualcosa di straordinario, raramente visto in altri giochi. Simili livelli di realismo li ho riscontrati solo in titoli come Arma e PUBG. I proiettili e le armi trasmettono una tangibile sensazione di peso e realismo, sia nell'uso che nella resa sonora.

Odio

Bilanciamento sbilanciato

- S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl presenta significativi problemi di bilanciamento. Nel momento in cui scrivo, i nemici possono mirare al giocatore anche attraverso i muri e continuano a vederlo nonostante si nasconda o tenti di fuggire. Ulteriore problema è la loro mira quasi infallibile anche da distanze siderali. Punto secondo, il fatto che esista una notevole differenza tra la difficoltà più semplice e le altre due: già solo il salto a quella intermedia risulta essere enorme, con la conseguenza che le morti sono frequenti e spesso subentra la frustrazione. Neutralizzare i nemici può risultare complesso, poiché richiede numerosi colpi per infliggere danni sufficienti al corpo. Tuttavia, è possibile eliminare un avversario con un singolo colpo alla testa, ad eccezione dei nemici più potenti, come i Bloodsucker o i Poltergeist. Trovo inoltre che sia esagerato il peso dei proiettili nell'inventario, soprattutto proporzionato alla quantità di essi necessari per uccidere i nemici. Lo spazio nell’inventario finisce troppo rapidamente.

Un gioco palesemente non pronto

- Non ho riscontrato errori critici che impediscano il proseguimento del gioco, tuttavia S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl appare chiaramente come un titolo rilasciato prematuramente. Sarebbe stato preferibile posticiparne l'uscita ulteriormente per rifinirlo, ottimizzarlo e riequilibrarlo adeguatamente. Il gioco presenta numerosi bug, alcuni dei quali piuttosto gravi. Ad esempio, all'inizio della mia avventura un dialogo si è bloccato, influenzando negativamente tutta la mia esperienza di gioco. Ogni volta che un qualsiasi personaggio parlava, l'audio si interrompeva completamente finché non entravo e uscivo dall'inventario. Inoltre, ci sono diversi problemi a livello tecnico, come glitch grafici, cali improvvisi del frame rate e altri inconvenienti simili.

La versione Series S

- Ho giocato a S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl su tutte le piattaforme: Series X, Series S e PC. La versione per Series S risulta essere decisamente la più problematica sia in termini di qualità che di frame rate, con problemi evidenti. Le texture sono di livello molto basso, paragonabili a quelle di giochi appartenenti a generazioni precedenti; è presente un fastidiosissimo popup che segue il giocatore negli spostamenti, mentre la luce flickera costantemente. L’hardware della piccolina di casa Xbox ha dimostrato in passato di saper fare decisamente di meglio, quindi qui siamo probabilmente di fronte ad un problema di scarsa ottimizzazione.

Tiriamo le somme

S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl si presenta al lancio come una medaglia a due facce. Da un lato offre una delle migliori esperienze open world che si possano trovare in uno sparatutto in prima persona, sia per quanto riguarda l'ambientazione che per la quantità di cose da fare. Dall'altro, però, presenta problemi tecnici significativi. Un consiglio a chi, come me, ha avuto la tentazione di abbandonarlo dopo pochi istanti: dategli una seconda possibilità. Provate a superare i limiti dei bug, perché il gioco c’è e vale la pena giocarlo. Magari fra qualche mese, quando sarà sufficientemente rifinito.
7.0

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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