Recensione - A Quiet Place: The Road Ahead
Il Gioco
Per chi non avesse mai visto i film della serie "A Quiet Place," ecco un breve riassunto degli eventi della serie: la Terra è stata invasa da una specie aliena estremamente aggressiva, fatta di esseri mostruosi ciechi ma dotati di un udito finissimo, i quali hanno sterminato gran parte della popolazione mondiale. L'unico modo per sopravvivere è rimanere totalmente silenziosi, evitando qualsiasi suono che possa attirare la loro attenzione.In questo contesto si inserisce A Quiet Place: The Road Ahead, sviluppato dai catanesi Stormind Games, già autori dell'apprezzata serie Remothered e del più recente Batora: Lost Heaven; il gioco narra la storia di Alex, una ragazza costretta a lasciare il suo rifugio dopo una serie di alterchi a seguito della tragica morte del suo compagno. Alex soffre di asma, una condizione che diventa critica quando deve fronteggiare direttamente le creature oppure attraversa per troppo tempo ambienti molto polverosi. L'asma peggiora col tempo e il suo decorso è indicato con un'icona a forma di polmone nell'angolo in alto a sinistra dello schermo; questa icona cambia colore dal bianco (tutto ok) al rosso, fino a causare alla protagonista una crisi asmatica che ovviamente provoca rumore, attirando le creature. Nel corso del gioco, l'asma può essere gestita tramite pillole, che devono essere consumate sul momento e forniscono un sollievo immediato, o inalatori, che possono essere invece trasportati nell'inventario. Gli inalatori ripristinano lo stato dei polmoni alla condizione iniziale, mentre le pillole ripristinano solo una piccola quantità di salute.
MX Video - A Quiet Place: The Road Ahead
A Quiet Place: The Road Ahead un è un gioco in prima persona story driven e senza alcuna modalità multiplayer, che ci offre quattro livelli di difficoltà a seconda delle necessità del giocatore: Il livello Facile è pensato per chi vuole seguire principalmente la storia con una minore probabilità di essere individuati dalle creature, ed include anche una funzione speciale chiamata "concentrazione" che permette di localizzare i nemici in qualsiasi momento. C'è poi la modalità Normale, che offre un'esperienza bilanciata, mentre quella Difficile presenta risorse scarse e creature implacabili che non perdonano se veniamo scoperti. Infine c'è la modalità più impegnativa, chiamata Sopravvivenza, che è la più fedele alla serie cinematografica e la più realistica. Questa richiede che abbiamo un microfono sempre attivo, e le creature ci attaccheranno al minimo rumore ambientale non solo nel gioco, ma anche in casa nostra. Sicuramente la modalità più punitiva e hardcore.
Come nei film della serie, l'obiettivo principale è sopravvivere facendo il minimo rumore possibile. Il meccanismo principale impiegato per creare tensione si basa sul fatto che tutte le ambientazioni sono ricche di oggetti disseminati nei punti più disparati, come lattine o scatole, che emettono suoni quando vengono toccati anche solo di striscio. Inoltre, sono presenti vari tipi di superfici a seconda del luogo in cui ci troviamo, che producono rumori differenti in base alla velocità con cui ci muoviamo su di esse, ed è importante quindi dosare la velocità della camminata tramite la pressione più o meno marcata della levetta analogica sinistra. Non va poi trascurato il fatto che ogni porta che apriamo genera un proprio suono.
Ad un certo punto del gioco ad Alex viene consegnato un fonometro, che mostra quanto rumore si sta facendo e quanto tempo manca prima che una creatura si accorga della presenza di Alex e la attacchi. Non c'è modo di uccidere queste creature né di scappare: se si viene individuati, è inevitabilmente game over e si deve ricaricare il check point più recente. Salvataggi automatici che sono abbastanza frequenti e che a difficoltà normale consentono di non dover ripetere sezioni troppo lunghe. Il fonometro è dotato di tre caselle rosse che si illuminano in base al livello di minaccia: Zero caselle significa che ci si trova in un'area sicura dove è possibile parlare e fare rumore liberamente, una casella illuminata invece, indica che dobbiamo fare silenzio perché le creature possono individuare il nostro personaggio; con tre caselle rosse attivate, se si emette un ulteriore rumore, la creatura arriva e ci uccide.
La caratteristica più affascinante di A Quiet Place: The Road Ahead è, però, senza dubbio quella che permette di rilevare i suoni dell'ambiente reale attorno a noi quando il microfono delle cuffie è attivato. Questa funzione è ovviamente opzionale, tranne che nella modalità Sopravvivenza dove diventa obbligatoria. Simile a quanto visto in Alien Isolation, basta il miagolio di un gatto nella stanza in cui ci troviamo, che diventa subito game over. Come ulteriore plus, nel gioco sono presenti numerosi collezionabili sotto forma di giocattoli o musicassette. Inoltre è possibile approfondire la lore degli eventi leggendo le numerosissime note sparse in tutto il gioco.
Il comparto video è molto gradevole, sono anche presenti due modalità: una orientata alle prestazioni con una risoluzione di 1440p a 60 FPS e un'altra orientata alla qualità a 30 FPS in 4K su Series X, mentre su Series S è presente un solo preset grafico a 1440p a 30 FPS. A mio parere, a livello visivo è presente una marcata differenza fra le modalità Performance e Qualità, anche se entrambe offrono una serie di effetti visivi molto curati. Tuttavia, ciò che colpisce maggiormente è il comparto audio, cruciale per un gioco in cui è fondamentale evitare di fare rumore. Nel gioco sono presenti dialoghi parlati per rendere l'esperienza più accessibile, a differenza dei film in cui si usa il linguaggio dei segni sottotitolato.
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