Recensione - Star Wars Outlaws
Il Gioco
La saga di Star Wars ha saputo nel corso degli anni espandersi non solo al cinema, ma toccando altre forme di narrazione come libri, fumetti e videogiochi. In quasi cinquant’anni la Galassia di Star Wars è stata il cuore per incredibili racconti e avventure, spaziando tra diverse epoche. L’avventura che Ubisoft ci propone con Star Wars Outlaws si colloca tra L’impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi, un periodo poco esplorato nel medium videoludico e in cui gli sviluppatori di Massive Entertainment hanno voluto raccontare la loro storia. Una vicenda che mette da parte potenti Jedi e leggendari eroi per metterci nei panni di una ladra che, con sguardo sognante verso le stelle, fantastica di un'opportunità che possa cambiare la sua vita.
MX Video - Star Wars Outlaws
Kay Vess è un’abile ladra, che si destreggia nel borseggiare ignari passanti per le strade di Canto Bight fin da quando era bambina. Divenuta adulta, vive con il suo fido animaletto peloso Nix nella mansarda di un locale gestito dal suo amico Bram, mentre sogna di poter finalmente mettere a segno un colpo che le permetta di acquistare una nave e lasciare per sempre le fatiscenti strade di Canto Bight. L’occasione finalmente si presenta quando viene invitata ad unirsi ad una rapina ai danni di un potente e ambizioso signore del crimine di nome Sliro, a capo del Sindacato dei Zerek Besh. Questo primo colpo fungerà da tutorial, che proseguirà con una rocambolesca fuga a bordo della nave privata di Sliro, la Trailblazer, per poi concludersi con un atterraggio di fortuna sulla ventosa luna di Toshara, pianeta mai apparso nella saga e creato per l’occasione con la collaborazione di Lucasfilm Games.
Ripresasi dall’atterraggio e con il marchio della morte (una taglia che attrae i più letali killer della galassia) che pende sulla sua testa, Kay per la prima volta si trova finalmente libera di plasmare il proprio destino. In compagnia del fido Nix, la donna raggiunge la capitale Mirogana, una città caotica e brulicante di vita. Qui il mondo dei Sindacati pullula di traffici e operazioni, un posto perfetto per Kay Vess di dimostrare le sue qualità e iniziare a costruirsi una reputazione agli occhi di Signori del Crimine, Pirati, Mercenari e Imperiali. Tutti hanno bisogno delle abilità di Kay per i propri loschi affari. Abilità che la faranno notare da Jayken, un ambizioso criminale pronto a reclutarla per effettuare una delle più ambiziose rapine mai fatte nella Galassia, accompagnato dal misterioso Droide pistolero ND-5. Per Kay si presenta finalmente l’opportunità della vita, ma non si sfugge al passato. Vecchi e nuovi nemici tramano nell’ombra, in un intreccio che porterà la nostra eroina fino agli angoli più remoti della Galassia.
Questo è l’incipit narrativo che aprirà le vicende di Star Wars Outlaws , per una storia che si è rivelata molto ben narrata e ricca di risvolti interessanti. Non vogliamo svelarvi oltre del piatto narrativo che Massive ha preparato, ma possiamo dirvi di essere rimasti piacevolmente sorpresi dalla scrittura dell’opera. Il titolo di Massive si presenta come un action game open world che vede Kay muoversi tra le grazie dei Sindacati del Crimine, che nelle 25 ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda, dovrà reclutare la migliore banda della galassia per poter realizzare il colpo del secolo, esplorando cinque pianeti, ognuno con i propri biomi, fauna e flora. Le ore di gioco diventano però molte di più se si vuole completare i numerosi incarichi secondari che il gioco offre, arricchendo notevolmente l’esperienza.
Il gioco ricrea per ogni pianeta delle vaste aree esplorabili, le cui dimensioni variano notevolmente da mondo a mondo, con la nostra protagonista che può viaggiare ovunque voglia. Nella maggior parte dei pianeti sono presenti una città principale, che funge da Hub per varie attività, più diversi insediamenti sparsi per la regione, tutti ricchi di opportunità per una ladra come Kay per iniziare a farsi le ossa nel crimine organizzato. Per muoversi tra le vaste aree dei pianeti più grandi si può fare affidamento allo Speeder presente all’interno della Trailblazer. Questo è l’unico mezzo di trasporto di terra pilotabile, nonostante si vedano sfrecciare per le strade numerosi altri veicoli. A piedi invece il giocatore può fare affidamento alla notevole agilità di Kay per scalare montagne o edifici, facendo magari sapiente uso del suo versatile rampino. Joypad alla mano il gioco si presenta come un classico action game in terza persona ma le idee messe sul tavolo da Massive hanno avuto la Forza di arricchire e variare l’esperienza in modi davvero interessanti.
Per prima cosa nel gioco troviamo quattro Sindacati criminali, ognuno con una propria base collocata nel pianeta. Ogni Sindacato dispone di Agenti pronti ad assegnare missioni, oltre che Venditori specializzati dove acquistare i materiali e l’equipaggiamento più raro e interessante. Per far salire la Reputazione presso un Sindacato e avere così accesso a vantaggi e merce sempre migliore, dovrete svolgere incarichi di varia natura, come l’infiltrazione nelle basi nemiche, recuperare merci nascoste, sabotaggi e altri tipi di operazioni. Oltre a svolgere incarichi, un altro modo per farvi amico uno dei Sindacati è vendere i segreti di una organizzazione ad un’altra, oppure alla fine di alcuni incarichi tradire il vostro committente per favorire un'organizzazione rivale. Tutto è nelle vostre mani, e una canaglia esperta sa come riuscire a farsi alleate tutte e quattro le organizzazioni criminali. Se non state attenti invece, rischiate di farvele nemiche, con tutte le complicanze del caso, come non essere più ammessi nella loro base o venire braccati dai loro sicari.
Oltre a dover gestire la Reputazione agli occhi dei signori del crimine, sarà opportuno prestare attenzione a non infrangere la legge. In quel caso dovrete vedervela con l’Impero, decisamente più attrezzato e letale. Nel caso si venga colti a commettere un reato ai danni dell’Impero, verrà emesso un ordine di cattura nei confronti di Kay, di fatto il classico stato di "ricercato" visto in molti titoli open world. In questo caso, per rimuovere il vostro livello di ricercato, occorre infiltrasi in uno dei vari posti di blocco Imperiali, manomettere il terminale e rimuovere il proprio mandato di ricerca. Un po’ come in Grand Theft Auto, più alto sarà il vostro livello di ricercato, più sarà complesso ripulirvi la fedina. Anche se gira voce che alcuni Ufficiali Imperiali siano disposti a chiudere un occhio, dopo il dovuto pagamento...
Tra una missione e l’altra, esplorando i ricchi mondi di gioco, ci si può imbattere in diverse attività secondarie. Nei quattro pianeti principali (se escludiamo Cantonica che funge solamente da introduzione) ci sono diversi segreti da scoprire come antichi tesori da recuperare, misteriose trasmissioni da seguire, Avamposti da saccheggiare, Specialisti da reclutare e minigiochi molto divertenti. Ci sono attività per tutti i gusti e proposte in notevole varietà da tenervi incollati allo schermo per ore, prima che sentiate giungere il peso della monotonia.
Per quanto riguarda i momenti più action, il gioco propone due approcci diversi: l’assalto diretto con blaster in mano, oppure un approccio più furtivo, magari chiedendo al vostro fedele Nix di aiutarvi. Il nostro companion svolge infatti un ruolo fondamentale nel gameplay, con la possibilità di fargli svolgere diverse azioni come distrarre nemici, rubare chiavi dalle tasche di Ufficiali Imperiali, Sabotare attrezzature nemiche, innescare dispositivi esplosivi e attivare interruttori altrimenti irraggiungibili. La ricca varietà di possibilità, unita a un ricercato level design degli scenari, offre al giocatore un vasto ventaglio di strategie da utilizzare. Non c’è mai un’unica strada per arrivare all’obiettivo. Studiare una base nemica da una distanza di sicurezza, facendo saggio uso del binocolo, è un’ottima tattica per individuare strade, condotti segreti, pareti scalabili e percorsi di pattuglia nemica. Fidatevi quando vi diciamo che la soddisfazione di intrufolarsi in una base nemica, senza essere scoperti, è davvero alta.
Inoltre, l’esplorazione dei mondi di gioco ripaga sempre. Certo, potete dedicarvi solo alla riuscitissima quest principale, ma il vero cuore pulsante di Star Wars Outlaws è vivere appieno la ricca esperienza che l’opera propone. Anche perché solamente svolgendo determinati incarichi o esplorando particolari luoghi, potrete ottenere potenziamenti necessari per migliorare le vostre abilità, l’equipaggiamento e i mezzi a disposizione.
Kay infatti, grazie all’aiuto di determinati personaggi chiamati Specialisti, può migliorare le sua abilità nell’infiltrazione e nel combattimento. Per esempio può insegnare a Nix come sabotare gli allarmi, oppure c’è l’abilità “Parlantina”, che nel caso si venga scoperti da una guardia in territorio nemico, avrete a disposizione diversi secondi extra, dove Kay proverà a distrarlo a riempiendolo di parole, per evitare che dia l’allarme. Magari avvicinandosi lentamente e stordendolo con un pugno, o magari comandando a Nix di attaccarlo alle spalle. Più evolvete Kay, più il vostro mazzo di possibilità aumenta, arricchendo l’esperienza.
Nel gioco è presente inoltre una componente di crafting. Con i giusti materiali, Kay può migliorare le statistiche e le funzioni del suo blaster, la varietà di granate che può trasportare nella borsa, la potenza e velocità del suo speeder, i sistemi e le armi della Trailblazer e molto altro ancora. Oltre a ciò, rinvenendo alcuni tesori nascosti, si possono ottenere vernici uniche e accessori, con cui personalizzare esteticamente il blaster, la nave e lo speeder.
Parlando del sistema di combattimento, Kay può trasportare con sé solamente il suo fido blaster, potenziabile e dotato di munizioni infinite, cercando però di stare attenti a non surriscaldarlo. Le altri armi che si rinverranno durante i combattimenti, che comprendono fucili, mitragliatori, lanciagranate, fucili di precisione e così via sono armi temporanee, nel senso che Kay può raccoglierle e utilizzarle, ma non riporle in qualche fondina o borsa. Oltre a donare un certo realismo, questa meccanica spinge il giocatore a valutare bene il proprio approccio man mano che si presentano situazioni diverse. Per esempio potrete eliminare prima i nemici con determinate armi e mandare Nix a recuperarvele, per poi usarle contro i restanti avversari. In questo modo la sfida si equilibra ogni volta, tenendo il livello di difficoltà sempre piuttosto alto.
Oltre al suo immancabile blaster, Kay ha con sé due gadget essenziali: il Connettore e l’Apricodici. Il primo permette di scassinare serrature di bauli e porte, tramite un simpatico minigioco ritmico. L’altro invece permette di violare terminali e computer, tramite un minigioco di hacking, accedendo così alla possibilità di manomettere torrette, scudi energetici e altre funzioni.
Un parte essenziale dell’esperienza nell’opera di Massive sono i viaggi stellari, a bordo della Trailblazer. Questa nave funge da vero e proprio hub, dove si può potenziare l’equipaggiamento, cambiare abbigliamento, gestire gli incarichi e ovviamente decollare verso nuovi mondi. Una volta seduti al posto di guida, potrete avviare il decollo in qualunque momento e attraverso una suggestiva sequenza senza stacchi, vedrete la nave prendere il volo e arrivare nello spazio perfettamente pilotabile, mascherando i caricamenti con l'attraversamento di una coltre di nubi e dandovi l’illusione di un universo vasto e complesso. Le orbite dei vari pianeti sono delle vere e proprie macro-aree liberamente esplorabili, con attività da svolgere, tesori da recuperare, relitti abbandonati da saccheggiare e stazioni spaziali dove poter atterrare, in cerca di nuove opportunità. Le fasi a bordo dell’astronave sono particolarmente ben inserite e si amalgamo perfettamente con il resto dell’esperienza di gioco, dando vita ad ardite fughe tra ammassi di asteroidi o violenti battaglie in perfetta armonia con l’essenza di Star Wars. Da segnalare che ogni orbita è diversa, perfettamente riconoscibile. Per esempio quella della Luna Toshara è colma di detriti che fluttuano nello spazio, residui di vecchie guerre stellari. L’orbita del pianeta Kijimi, invece, pullula di ammassi ghiacciati e vaste nebulose, che se attraversate incautamente, rischiano di rendervi ciechi contro qualunque ostacolo.
Sul versante grafico Star Wars Outlaws si presenta in splendida forma, senza però superare alcune delle ultime produzioni EA in ambito Star Wars. Gli scenari sono ricchi di dettagli, dalla semplice spazzatura nei vicoli di Mos Eisley fino alle vaste praterie mosse da vento su Toshara. Gli interni degli edifici visitabili sono ricchi di particolari e mai spogli, mentre anche la più remota fattoria in stato di abbandono sembra raccontare una storia. Massive e Ubisoft si sono impegnate nel realizzare il mondo di Star Wars più vasto e ricco che si sia mai visto nei videogiochi recenti. Camminare per le strade e i terrazzi di Mirogana può regalare viste suggestive e momenti da immortalare, magari tramite il potente Photo Mode inserito nel gioco. Anche le animazioni di Kay e degli altri personaggi si attestano di alto livello, mentre a fare da padrone è la resa dei materiali. Gli asset con cui sono modellati i mondi di gioco sono dotati di superfici dettagliate, producendo riflessi realistici su acqua e metalli. Il motore grafico Snowdrop mostra i muscoli e nelle sapienti mani di Massive, ha plasmato scenari davvero unici.
A livello tecnico, il titolo propone due modalità grafiche: Qualità e Prestazioni. Con il settaggio Qualità il mondo di gioco prende vita, grazie a una pulizia grafica e un’illuminazione davvero d’impatto, rimanendo però a 30 fps, mentre scegliendo Prestazioni il titolo raggiunge i 60 fotogrammi al secondo compromettendo però la risoluzione e la resa visiva in generale. Da segnalare inoltre che nel gioco sono presenti due Aspect Ratio differenti: i classici 16:9 e i 21:9 che, per chi non è avvezzo a questo tipo di formato, non è altro che lo stesso utilizzato dal recente Hellblade 2, aggiungendo due bande nere sotto e sopra. Sul versante sonoro invece troviamo un’ottima colonna sonora che rispecchia fedelmente la mitologia della saga, senza comunque introdurre brani memorabili. Brutte notizie per chi invece sperava nel classico doppiaggio italiano di Ubisoft. Il gioco infatti è tradotto in italiano solo per quanto riguarda i testi e i sottotitoli, lasciando il doppiaggio in lingua inglese, comunque realizzato con estrema cura.
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