Recensione - Sand Land
Il Gioco
Adoro Dragon Ball e le opere di Toriyama. Ho spolpato a suo tempo Blue Dragon, unico vero JRPG a turni su Xbox 360 insieme a Lost Odyssey, ed ovviamente mi sono ora gettato a capofitto in questo nuovo Sand Land, che vira invece verso un classico gameplay action-RPG in terza persona. Il mondo in cui è ambientato il gioco si chiama proprio Sand Land, e come dice la parola stessa si tratta di un mondo completamente desertico e devastato da una lontana guerra fra umani e una razza umanoide che ormai si crede estinta. Rao, uno sceriffo umano con un passato oscuro, si reca alla città dei demoni in cerca di aiuto per una missione: trovare la Sorgente Leggendaria e riportare l’acqua in questo mondo, al contempo facendo cadere l’egemonia del Re, arricchitosi vendendo l’acqua alla popolazione assetata. Alla richiesta disperata dell’uomo rispondono due demoni: Beelzebub e Thief, che si uniscono alla carovana. Sono proprio loro i tre protagonisti di Sand Land, in particolare lo è Beelzebub che è il personaggio che controlliamo. Nella seconda parte dell’avventura si unirà poi attivamente anche Ann, una ragazza alla ricerca dei suoi genitori.
MX Video - Sand Land
Il gioco, dunque, è un action in terza persona con alcuni elementi RPG come ad esempio il sistema di livelli e di progressione dei personaggi. I comandi sono i classici: attacco potente, attacco debole, schivata, salto e una mossa speciale in grado di causare un grande numero di danni ma che ha necessità di essere caricata attraverso un’apposita barra che si riempie mettendo a segno colpi o utilizzando un particolare bonus acquistabile dai venditori. Il sistema di progressione è abbastanza classico, basato sui punti esperienza: ogni livello raggiunto permette di acquistare un perk nell’albero delle skill. I perk più potenti richiedono la spesa di più di uno skill point.
Sin dalle prime battute, è chiaro i veicoli e le sue personalizzazioni sono centrali all’interno del gioco. In Sand Land il mondo di gioco è vasto e piuttosto monocolore, quindi spostarsi unicamente a piedi avrebbe fatto rapidamente annoiare anche il giocatore più navigato. Esiste comunque un sistema di fast travel che permette di raggiungere istantaneamente tutti i luoghi già visitati, con tantissimi e ben distribuiti punti di viaggio rapido. Tuttavia, nonostante ciò, i veicoli rappresentano il modo principale con cui ci si sposta per brevi distanze e si combatte contro i nemici. Il carro armato è il primo mezzo che è possibile ottenere, e fino alla seconda parte del gioco è anche il veicolo più potente e manovrabile fra tutti. In seguito, sarà possibile sbloccare il Salta-Bot, una sorta di Metal Gear che permette di saltare e raggiungere piattaforme molto in alto; l’automobile e la moto ritengo non abbiano bisogno di ulteriori spiegazioni, mentre risultano interessanti l’hovercraft e la potente armatura da battaglia. Tutti i mezzi possono poi essere personalizzati in una miriade di modi, dalla modifica del colore, possibile attraverso un venditore apposito più avanti nel gioco, alla modifica dei vari componenti per aumentarne la potenza o la velocità o la difesa. I componenti possono essere trovati come loot del gioco sconfiggendo i nemici, oppure possono essere creati attraverso i materiali raccoglibili dalle casse sparse nelle ambientazioni.
Un altro elemento centrale in Sand Land è la città di Spino, legata a doppio filo con lo svolgimento della trama. Spino funge da quartier generale per il party, inizia ridotta a poco più di un cumulo di macerie e si sviluppa nel corso del gioco man mano che vengono completate le quest secondarie. Attraverso queste missioni è possibile, infatti, recuperare vari personaggi che diventeranno i nuovi abitanti della città e apriranno nuove botteghe che incrementano i servizi disponibili. In questo modo è possibile acquistare tutto quanto serve per portare a termine il gioco senza cercarlo nelle città-discarica sparse qua e là.
Le missioni secondarie legate a Spino però non sono l’unica cosa che è possibile fare nel mondo di Sand Land. Esistono infatti missioni casuali che si incontrano durante un viaggio a piedi/con un veicolo e possono essere ad esempio il salvataggio di un venditore braccato dai predoni o dai raptor. Sono presenti un gran numero di caverne del tesoro da scoprire e razziare, e alcune strutture speciali come rovine o discariche che contengono i pezzi più potenti per potenziare i veicoli. Nelle rovine, razziando i bauli disseminati al loro interno, possiamo recuperare le monete d’oro antiche che possono essere scambiate con il gatto Lassi per ottenere le mappe con la posizione di tutti gli scrigni del tesoro.
Menzione d’onore, infine, ai comparti video e audio. In particolar modo il primo: il gioco è in cel shading come da tradizione dei giochi tratti da anime/manga. In Sand Land però raggiunge un grado di pulizia e di dettaglio che raramente ho visto in altre produzioni simili. Il gioco è al 99% in terza persona con visuale alle spalle dall’alto, ma in alcune sezioni di un paio di dungeon, la visuale passa a scorrimento laterale in stile platform. Anche il comparto audio è molto curato, con musiche avvincenti e che ben si adattano alla situazione che intendono accompagnare. Il gioco si può infine completare in una trentina di ore circa, senza andare eccessivamente veloce. Il gioco è integralmente doppiato in inglese o giapponese, con sottotitoli in italiano.
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