Recensione - White Shadows
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Come da tradizione dei moderni platform game a scorrimento, White Shadows ci immerge in un mondo tridimensionale nel quale però possiamo muoverci solo sul piano bidimensionale: destra, sinistra, su e giù. Ed al contrario di titoli molto più dinamici in cui inanellare salti perfetti e sconfiggere insidiosi nemici, qui il team tedesco Monokel ha optato per un approccio più cinematico e narrativo: i movimenti sono quindi più lenti e limitati, mentre il danno da caduta e gli oggetti appuntiti causano la morte istantanea. C'è ovviamente anche una componente di interazione ambientale, con scatole e meccanismi che dobbiamo spostare per risolvere piccoli enigmi, comunque mai troppo complicati.
MX Video - White Shadows
Se le componenti platform e puzzle sono semplificate, il focus del gioco rimane quello di farci vivere un percorso guidato di circa un paio d'ore attraverso mondi affascinanti, con una trama che viene raccontata senza parole dagli ambienti stessi invece che da filmati d'intermezzo. White Shadows è infatti capace di offrire un mondo che sa stupire sia per le tecnologie steampunk raffinate presenti, che per la decadenza e la forte disuguaglianza che contraddistingue questa realtà.
La protagonista è una femmina di corvo umanoide, che assieme ai maiali sono le due "razze" che popolano il mondo di White Shadows. Questa differenza di razze serve anche a sottolineare le differenze sociali tra i due gruppi: i maiali godono di tanti comfort in superficie, mentre i corvi vivono in condizioni di schiavitù in miniera o in altri contesti lavorativi più pesanti. Gli ambienti sono pieni di propaganda mirata a far credere a tutti di avere pari opportunità, ma poi anche a livello culturale si usa spesso lo spauracchio dei corvi che creano zizzania e pericolo per gli innocenti abitanti "di sopra".
In questo contesto siamo chiamati ad affrontare numerose sezioni d'esplorazione e platform lineari, cercando di uscire da questo eterno loop senza via d'uscita e con nessuna speranza di miglioramento sociale, vista per l'appunto l'assenza di meritocrazia, talvolta con piccole variazioni sul gameplay come ad esempio l'aggiunta di una misteriosa terza razza di animali o l'interazione di certi elementi dinamici che si trovano nei livelli. A volte la difficoltà di alcune sezioni platform o sezione stealth con fallimento istantaneo in caso di errore può creare qualche momento di frustrazione, ma nulla di esagerato.
Similmente ai capolavori di questo genere come Inside e Limbo, anche White Shadows può essere completato in poche ore, motivo per il quale non mi soffermerei troppo sulle sorprese che si incontrano nel corso di questa breve avventura limitandomi ad anticipare alcune scelte molto creative e d'impatto che incontriamo nella seconda metà del titolo. Il mondo di gioco, come detto, narra una storia quasi senza testo alcuno, anche se ci sono le scritte in inglese negli elementi di propaganda in giro per il mondo - per questi, troviamo sottotitoli in varie lingue, ma purtroppo non l'italiano.
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