Recensione - In Sound Mind
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Già noti per la mod di Half-Life 2 Nightmare House 2, divenuta cult in certi ambienti, gli israeliani We Create Stuff si sono ora voluti cimentare in qualcosa di più folle e completo producendo In Sound Mind, un horror psicologico in prima persona con tanta varietà di gameplay ed una durata decisamente superiore alla media. Qui ci troviamo nei panni di Desmond Wales, uno psicologo che cerca di dare un senso agli apparenti incubi senza senso dei propri pazienti problematici, molti dei quali sofferenti di gravi disturbi a causa dei quali hanno incontrato una morte molto poco piacevole. Ascoltando le cassette dei loro racconti, nei panni del Dr. Wales ci possiamo così immergere nelle paure della psiche dei suoi pazienti, esplorando mondi surreali pieni di paura ed ansia e cercando di mettere ordine e trovare rifugio in ogni sogno. Cinque pazienti, cinque cassette e cinque cui mondi immaginari che miscelano elementi della realtà con le raccapriccianti rappresentazioni delle loro paure. Un concept sicuramente affascinante.
MX Video - In Sound Mind
Il team di sviluppo per fortuna non si accontenta di copiare semplicemente quanto fatto da tanti horror game di stampo "walking simulator": c'è certamente tanta esplorazione con interazioni ambientali e risoluzione di enigmi, ma ognuna delle cassette legate ai cinque pazienti offre situazioni di gioco differenti, con enigmi e scenari sempre nuovi. Ci sono un paio di elementi che però non ci abbandonando quasi mai: la fedele torcia, dall'uso scontato, una pistola ed un frammento di specchio.
La pistola è un'indicazione chiara del fatto che il gioco include anche una componente FPS con movimenti veloci e scattanti, mira comoda e precisa ed un feeling d'azione generalmente piacevole. Non è certamente Halo o DOOM (com'è giusto che sia), ma le origini dello sviluppatore con le mod per Half-Life 2 si vedono. Le occasioni in cui dovremo realmente usare la pistola sono poche, ma quando questo avviene si svolge tutto in maniera divertente e soddisfacente. Finiti i vari enigmi nei sogni, arriva poi il momento di combattere contro i boss, dei veri e propri incubi che possono derivare da qualcosa di abbastanza innocuo come l'ansia per un ritardo o un oggetto perso, trasformandosi però nella psiche dei pazienti in mostri spaventosi che cercheranno di eliminarci a tutti i costi. E qui entra in gioco il già citato frammento di specchio, che ci permette di guardarci le spalle da nemici che possono sbucare dietro di noi, permettendoci anche di vedere dettagli nascosti che non vedremmo neanche girandoci. Una specie di portale in una dimensione parallela in palmo di mano.
Sconfitto il boss di ciascuna cassetta è anche possibile ritornare nella casa (quella reale) dei pazienti e chiudere una volta per tutte la loro triste storia, portandoci via anche qualche ricordo musicale di quanto avvenuto, sotto forma di vinile. Esplorando bene ogni area del mondo reale e degli incubi, si arriva tranquillamente a circa 2 ore a cassetta, per una durata totale sopra le 10 ore che è ben oltre i canoni del genere. Purtroppo il gioco raggiunge questa durata anche grazie ad un level design eccessivamente caotico, con del backtracking o con qualche puzzle un po' troppo longevo, ma la formula riesce a non annoiare troppo prima dei titoli di coda.
Un'avventura horror decisamente atipica dunque, con elementi visivi e di trama che ricordano i lavori di David Lynch - e mi fermo qui per non fare spoiler. Il gioco è disponibile al prezzo di 34,99 Euro e presenta un'ottima localizzazione italiana di tutti i testi.
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