Recensione - Sonic Colours Ultimate
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Le fortune del porcospino blu più famoso del mondo sono state decisamente altalenanti nel corso dei decenni: dopo aver retto quasi da solo l'impero SEGA negli anni '90, i tentativi di rimodernizzare la saga nel nuovo millennio hanno portato agli esiti più disparati. Titoli fantastici come Sonic Generations e Sonic Mania si sono alternati ad altri molto meno riusciti come il reboot del 2006 o Sonic Lost World; nel mezzo, oltre 10 anni fa, è uscito proprio Sonic Colours, esclusiva Nintendo Wii che è ancor oggi considerata come l'unico vero Sonic 3D degno di tal nome. E grazie a questo nuovo porting, possiamo finalmente giocarlo anche sulle nostre console, sia di nuova che vecchia generazione.
MX Video - Sonic Colours Ultimate
La storia del gioco vede l'immancabile Dr. Eggman che, dopo i devastanti eventi dei giochi precedenti, vuole dimostrare di essere cambiato costruendo un gigantesco parco giochi nello spazio per il divertimento di tutti. Come Sonic sospetta sin dall'inizio, questo è in realtà un piano malvagio che include il rapimento di piccoli alieni di nome Wisp con lo scopo di usare i loro poteri per dominare addirittura l'intero universo. Inutile dire che sta al nostro porcospino ed ai suoi amici fermare questo piano.
Sonic Colours Ultimate si inserisce nel filone dei giochi Sonic tridimensionali moderni: visuale in terza persona, livelli lineari con salti, rampe, ringhiere e giri della morte che però nascondono tante strade secondarie, elementi dello scenario e nemici agganciabili per un colpo rotante semi-automatico; boost che si accumula e che può essere usato per velocizzare ulteriormente il già celere porcospino, segreti ed obiettivi secondari in giro per i livelli. Insomma, che abbiate giocato le parti diurne di Unleashed, le parti moderne di Generations o il più recente Forces, la formula è quella che conosciamo bene.
Sonic Colours Ultimate non è però esente da novità assolute per la saga. A parte la struttura molto aperta dei livelli, quella più vistosa è sicuramente la presenza dei Wisp, i già citati alieni che Sonic, Tails e gli altri dovranno salvare. Questi si presentano sotto forma di power-up in giro per i livelli, permettendoci di azionare temporaneamente nuovi poteri come per esempio una specie di colpo caricato da flipper che ci fa rimbalzare tra le superfici o uno che ci permette di attraversare pressoché qualunque superficie, aggirando così gli ostacoli.
Questa versione Ultimate del gioco è non presenta novità o modifiche sostanziali, posizionandosi quindi come remaster, ma tecnicamente il titolo è stato trasportato su un nuovo motore grafico e molti elementi sono stati ricreati da zero. Questo si nota sugli asset grafici, sicuramente più dettagliati e al passo coi tempi rispetto all'ormai sfocatissima versione Wii del titolo originale. Ci sono però anche alcune novità assolute, come per esempio la possibilità di affrontare dei veri e propri time trial su qualunque livello, sfidando Metal Sonic in una gara.
Troviamo anche chicche principalmente estetiche, con Sonic che questa volta è personalizzabile in numerosi aspetti: look della scia, colore dei guanti, stile delle scarpe e così via. Per chi prende la versione Deluxe al prezzo di 44,99 Euro invece dei 39,99 Euro della versione base, troviamo addirittura sono degli elementi tratti dal recente film di Sonic, oltre ad una serie di canzoni remixate dal gioco originale. Peraltro per una bizzarra scelta di design, una volta attivate queste non possono più essere modificate nel gioco, per cui l'unica maniera per tornare alle musiche standard è rimuovere il DLC Deluxe dalla console.
Altri compromessi del genere sembrano in effetti tradire un'uscita un po' frettolosa del gioco. Oltre a qualche bug infatti, ho notato diverse bizzarre assenze tra cui la l'impossibilità di modificare separatamente il livello di volume dei suoni di gioco e della musica. Se dunque uno dei due risulta troppo alto o troppo basso, cosa che peraltro accade per via di un mixaggio non eccelso, è impossibile al momento tararli separatamente.
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