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Aragami 2
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Recensione - Aragami 2Xbox Series X | S Xbox OneGame

Con Aragami 2 i catalani Lince Works continuano a portare avanti la loro passione per i ninja e l'azione stealth, sfornando il secondo capitolo del loro precedente e unico gioco. Analizziamolo insieme nella nostra recensione.
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Il Gioco

Giappone feudale, l’epoca in cui i clan si scontrano fra loro per aumentare il loro potere. Nella Valle di Rashomon avviene una grande battaglia dove perdono la vita tantissimi guerrieri e civili, ma anche ai sopravvissuti non va meglio visto che sono condannati a trasformarsi in ombre maledette che hanno perso la loro espressività e destinate, con il passare del tempo, a perdere anche il senno. Il protagonista di Aragami 2 è un guerriero che si risveglia nel villaggio del Kurotsuba comandato dal leader Katakashi, il quale ci fornirà una maschera bianca. Tutti gli appartenenti al clan ne indossano una, per darsi una parvenza di umanità. Katakashi ci spiega come il nostro compito sarà quello di fermare la guerra e sconfiggere il clan Akatsuchi che dopo la battaglia ha usato la violenza ed il fuoco per distruggere la valle, ma anche trovare una cura alla maledizione che affligge il clan prima che tutti perdano il senno.

MX Video - Aragami 2

La nostra avventura inizia nel villaggio delle ombre, dove troviamo una bacheca che contiene tutte le missioni che potremo svolgere. Questo sono piuttosto variegate, andando dall’uccidere determinati bersagli, raccogliere provviste o spiare e ascoltare dialoghi fra nemici che ci daranno spunti per proseguire nelle missioni e tanto altro. Oltre a questo, nella schermata della bacheca ogni missione ci indica il numero di collezionabili che potremo trovare nascosti all’interno della mappa, ed i denari che potremo ottenere per accrescere il nostro portafoglio, con i quali è poi possibile acquisire nuove armi e armature all’interno della forgia del villaggio. Inoltre fra gli edifici si trova anche un dojo dove possiamo accrescere le nostre abilità, spendendo i punti acquisiti completando le missioni; tra queste abilità troviamo la capacità di renderci invisibili o quella di attrarre i nostri nemici con un sussurro d’ombra, per poterli poi uccidere o stordire ed eventualmente occultarne il corpo nell’erba alta o in punti dove non sono visibili ai loro compagni.

Ogni area di gioco è esplorabile liberamente sia in orizzontale che in verticale, e sta a noi scegliere come affrontare le missioni: vogliamo farlo totalmente stealth o vogliamo trasformarci in dei demoni assassini falciando tutti apertamente? Entrambi gli approcci sono possibili. Il sistema di combattimento è molto semplice e si basa sul sistema di schivata/parata e attacco; sia noi che i nemici siamo dotati di una barra stamina, esaurirla significa offrire all'avversario un'apertura che 99 volte su 100 si rivela fatale. Anche per questo, combattere più avversari contemporaneamente non è sempre consigliato e molte volte è meglio decidere di scappare e nascondersi. Peraltro Aragami 2 non offre molte concessioni al fallimento: dopo due morti dovremo infatti ricominciare la missione dall’inizio (compresa la raccolta delle monete e dei collezionabili).

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E se i combattimenti sono una componente importante del gioco, sicuramente lo è di più l'azione stealth: accucciandoci tra l'erba erba alta o sfruttando i vari nascondigli che la mappa di gioco offre, che siano mura, finestre, sporgenze o tetti, possiamo far fuori silenziosamente i nemici che popolano l'area di gioco. Inoltre, come nel primo capitolo della saga, possiamo utilizzare il grilletto sinistro per utilizzare una vista particolare che ci permette di individuare in anticipo i nemici e carpire i segreti delle loro ronde; torna anche la possibilità di teletrasportarci sulle sporgenze più vicine (indicate da un cerchio che diventerà blu quando sono alla nostra portata) premendo semplicemente il grilletto destro.

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Nell'HUD di gioco abbiamo in basso a sinistra un indicatore di energia e uno per la stamina, le abilità invece vengono gestite tramite una ruota attivabile con il dorsale sinistro, dove si possono selezionare anche gli oggetti che possono venirci utili in fase esplorativa o di combattimento. Altri “segnali visivi” vengono in nostro soccorso durante i momenti concitati di gioco, ad esempio via via che la nostra barra della stamina diminuirà i colori a schermo andranno attenuandosi fino a diventare monocromatici, mentre se il nostro personaggio è ben nascosto agli occhi degli avversari, diventerà quasi un ombra con una silouhette ad indicarci questo particolare status illuminandosi. Brutte notizie infine per i meno anglofoni, visto che il titolo non presenta alcuna localizzazione nella nostra lingua.

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Amore

Varietà

- Scegliere i diversi modi per affrontare una mappa è un'esperienza molto divertente. Possiamo decidere quale approccio affrontare a seconda della mappa e della sua complessità, inoltre scegliere se uccidere un nemico o stordirlo (con il rischio che, se ritrovato, venga risvegliato da un compagno) o farlo fuori e nascondere il cadavere nell’erba alta è molto divertente e offre una gran rigiocabilità al titolo.

Una musica dolce

- La musica del villaggio mi ha particolarmente colpito: richiama le canzoni tradizionali giapponesi e risulta essere molto dolce e rilassante, permettendoci di stemperare un po' la tensione accumulata cercando di superare indenni l’ennesima missione.

Sfidante

- Aragami 2 ci offre un livello di sfida molto alto. Vuoi perché per collezionare tutto bisognerà impegnarsi parecchio, vuoi perché i nemici sono abbastanza forti e abbastanza attenti da darci noie (seppur l’IA a volte pecchi di ingenuità) fin dal primo ingresso nel mondo di gioco. Preparatevi a morire molte volte prima di padroneggiare appieno ogni missione.

Odio

Difficile o frustrante?

- Va bene fare un gioco difficile che alzi il livello di sfida per il giocatore, ma questo non deve trasformarsi in frustrazione. Arrivare quasi alla fine di un livello ed essere costretti a ricominciare tutto da capo perché si è sbagliato un salto per via del sistema di controllo non molto preciso, può far saltare i nervi anche al giocatore più calmo, soprattutto se si è costretti a raccogliere tutti i collezionabili, unica fonte di punti che ci permette di far crescere in fretta il nostro guerriero ombra.

Risse caotiche

- Per quanto all'inizio, il sistema di combattimento di Aragami 2 sembri piuttosto semplice ed efficace, via via che si prosegue nelle missioni ci si rende conto che questo non è propriamente vero. Basta infatti affrontare due avversari per veder calare drasticamente le proprie possibilità di vittoria, no per un aumento della difficoltà ma soprattutto perché il sistema di lock (obbligatorio per entrare in modalità di combattimento) in presenza di più nemici impazzisce saltando da un avversario all'altro. In questi casi è meglio fuggire e nascondersi in un posto sicuro per aspettare che i nostri nemici si dimentichino di noi.

Originale ma non troppo

- Aragami 2 pesca a piene mani da altri titoli che già costellano il panorama videoludico. Dalle meccaniche stealth che ricordano gli ultimi Hitman al sistema di combattimento che imita, anche se in maniera semplicistica, quello già visto nei Dark Souls, fino al concept stesso del gioco che ricorda quel capolavoro che fu Tenchu. Dopo che i ragazzi di Lince Works hanno testato e rodato la formula del gioco nel primo episodio, ci si aspettava un po' più di coraggio e creatività in questo seguito.

Tiriamo le somme

Aragami 2 eredita dal primo episodio della serie molti dei problemi legati ai comandi e al sistema di combattimento e si dimostra poco adatto ai giocatori che non hanno molta pazienza o non avvezzi ai titoli stealth; nonostante ciò, superato l’impatto iniziale Aragami 2 riesce comunque a divertirci e darci buone soddisfazioni, conducendoci crudelmente nel suo affascinante mondo orientale. Se amate i titoli action-stealth e questo tipo di ambientazioni, vale sicuramente la pena dargli una chance.
7.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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