Recensione - Song of Iron
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Come avviene sempre più spesso per i titoli indipendenti, Song of Iron è sviluppato da un'unica persona, lo sviluppatore Joe Winter, che ha infuso tutta la sua passione nel creare un action game a scorrimento laterale immerso nelle lotte tra clan vichinghi. Il gioco ci permette all'inizio di selezionare un eroe maschio o femmina, subito prima di mostrarci come la nostra amata/o sia finita tra le vittime di un attacco al nostro villaggio da parte di un clan rivale, morendo così tra le nostre braccia disperate.
MX Video - Song of Iron
Una premessa del genere non può che portare ad un singolo esito: il desiderio di vendetta, che ci porta ad incamminarci in un'avventura alla ricerca dei nostri nemici. Come già detto, il gioco impiega una visuale a scorrimento laterale, ispirandosi a titoli cinematografici e dalla fisica realistica come Inside. La componente platform è ridotta al minimo, con pochi salti impegnativi, ed anche gli enigmi si risolvono spesso nello spostamento di qualche cassa o carrello per raggiungere dei punti elevati. Il cuore del gioco sono l'esplorazione lineare di aree affascinanti tra montagne, boschi, caverne e piccoli villaggi, ed ovviamente gli immancabili combattimenti.
Sul nostro percorso troviamo infatti una gran quantità di guerrieri vichinghi a bloccarci la strada, dei quali ci dovremo liberare utilizzando un sistema di combattimento di chiaro stampo souls-like, anche se pur senza raggiungere la profondità dei titoli From Software. Come ci si aspetterebbe da un titolo del genere, il combat system prevede quindi la possibilità di infliggere colpi leggeri rapidi o colpi pesanti più lenti, effettuare parate col nostro scudo, sparare frecce con il nostro arco ed ovviamente schivare e rotolare per evitare i colpi nemici. E visto il look del gioco, a volte sembra quasi di giocare ad una versione 2D di Assassin's Creed Valhalla.
Naturalmente però, la struttura del gioco è molto più limitata e semplice rispetto alle produzioni più blasonate citate, ed il gioco si esaurisce dopo poche ore. La varietà è però garantita da diverse battaglie boss, da alcuni risvolti di trama anche un po' folkloristici e vagamente soprannaturali ma anche dalla presenza di un buon arsenale lasciato in giro dai nemici. Tra asce, spade e bastoni, il sistema di combattimento offre diverse varianti nel corso della storia, arrivando a proporci persino abilità speciali come la spada infuocata.
Song of Iron è sviluppato per Xbox One ed ovviamente giocabile in retrocompatibilità su Xbox Series X|S, seppur senza ottimizzazioni specifiche, ma per un titolo del genere non se ne sente sicuramente il bisogno; non è presente infine la localizzazione italiana.
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