Recensione - Subnautica: Below Zero
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Quando Subnautica apparve per la prima volta sulle nostre console, seppe stupirci con un'esperienza survival differente e diversa dal solito, portandoci nelle acque di un misterioso pianeta. Nonostante la fauna e flora ricche, le tecnologie interessanti che si potevano ricercare e intriganti misteri del pianeta da scoprire, come tanti altri survival games, non c'era una storia troppo pronunciata, a favore invece di una lore corposa. Con Subnautica: Below Zero, gli espertissimi ragazzi di Unknown Worlds Entertainment puntano invece proprio a un'esperienza narrativa più convincente, in un mondo ancor più accattivante. Il nuovo titolo non è da considerarsi come un vero sequel di Subnautica, quanto più una nuova avventura in un'area totalmente inedita, condita di creature e tecnologie aliene. Il gioco ci fa subito fare la conoscenza della protagonista, Robin Ayou, che finisce sul poco conosciuto pianeta 4564B per una missione non autorizzata e decisamente poco piacevole: scoprire cosa è successo alla sorella Sam, che pare sia morta in una spedizione precedente su questo glaciale pianeta. Dopo quindi un filmato iniziale che dà il via agli eventi, eccoci a dover nuovamente sopravvivere tra le acque di un pianeta alieno.
MX Video - Subnautica: Below Zero
A differenza del gioco originale, che ci vedeva iniziare immersi nell'oceano, stavolta la terraferma c'è da subito, anche se si tratta in realtà di distese ghiacciate. E si ricomincia dunque con la formula survival del gioco: estrarre minerali, raccogliere piante, esplorare i fondali marini alla ricerca di nuovi materiali, trovare quanto serve per sostentarci per poi poco a poco costruirci una base e scoprire i segreti di questo misterioso posto. Stavolta, come accennato, con una componente storia più ricca e intrigante, che dà una motivazione ben precisa alla nostra protagonista.
A differenza di Subnautica che uscì inizialmente inGame Preview, qui si parte subito da un gioco completo, bilanciato e rifinito. La storia ha una fine ben precisa, fin da subito sono disponibili tutte le modalità di gioco (anche quella Creativa dove si può costruire tutto liberamente senza il rischio di esaurire risorse o di morire), e a parte qualche semplificazione della formula di gioco, pressoché ogni costruzione e tecnologia del primo capitolo è immediatamente disponibile anche qui. Ci sono comunque aggiornamenti di contenuto pianificati da qui in poi, anche se finora (il gioco è uscito a maggio) non si è ancora visto molto di nuovo.
A tutti gli effetti, dunque, Subnautica: Below Zero espande l'universo del titolo originale con una narrativa e un mondo di gioco totalmente nuovi, ma con un gameplay estremamente familiare e già visto per chi conosce il primo episodio. Vista la sua natura un po' più lineare e volutamente più mirata, in una ventina d'ore è possibile fare più o meno tutto ciò che il titolo ha da offrire, risultando così un po' meno longevo e rigiocabile rispetto al primo episodio. Si tratta però di un'esperienza complementare che aggiunge molto alla ricca lore di Subnautica, con un finale che farà senz'altro discutere i fan.
Dal punto di vista tecnico, Subnautica: Below Zero non è un grosso passo in avanti rispetto all'episodio precedente, ma i biomi decisamente più colorati e variegati del titolo e una performance ottimale sulle nuove console risaltano meglio i pregi del titolo, che continua ancora a dare del suo meglio tra i fondali marini. Troviamo anche un ottimo doppiaggio in inglese, con i sottotitoli e tutti i testi del gioco localizzati in italiano.
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