Recensione - Battlefield 2: Modern Combat (360)
La guerra moderna
Chi si aspetta un gioco dove usare fucili della seconda guerra mondiale, Panzerfaust oppure nascondersi dietro dei sacchi ed impugnare una devastante MG42, può anche smettere di leggere ed interessarsi piuttosto ai vari classici che traggono ispirazione dai fatti accaduti nella seconda guerra mondiale come Call Of Duty, Medal Of Honor o la bellissima serie Ubisoft Brothers In Arms. Signori, qui si parla di guerra moderna, quindi largo ad armi decisamente sofisticate ed attuali come mitragliatori, Hummer, fucili di precisione, esplosivi al plastico C4, elicotteri, lanciagranate, immissioni di virus informatici fino ad arrivare addirittura a veri e propri raid aerei. Insomma si combatte per aria e terra, e potremo impersonare uno qualsiasi dei soldati impegnati sul campo di battaglia.
La campagna offline
Fortunatamente, Digital Illusion ha pensato anche ai ragazzi che ancora per un motivo o per l’altro non sono interessati ai furiosi combattimenti in multiplayer su Xbox Live, proponendoci una campagna a singolo giocatore decisamente bella, valida e varia. Tutto ruota su una crisi in Kazakhistan tra gli eserciti di occidente (NATO ed USA) ed il sempre temuto (anche nei videogames) esercito rosso cinese. Già immagino molti di voi alzarsi dalla sedia e pensare che sia sempre il solito "giochino" dove gli eroi americani sono i buoni e tutti gli altri sono dei cattivoni da distruggere perché minano la pace nel mondo. Niente di più sbagliato, infatti quei geniacci degli sviluppatori hanno preparato delle missioni che, oltre ad essere bellissime, varie, originali e stimolanti, prevedono l’alternanza ai nostri comandi delle due fazioni in conflitto senza nessuna differenza di arsenali, e quindi perfettamente bilanciate. La cosa più incredibile è che saremo soltanto noi a fare la scelta nelle fasi finali e decidere chi portare alla vittoria, decisamente geniale ed originale.
Un solo eroe? No, tutti!
Ed eccoci arrivati a parlare della particolare meccanica messa appunto da Digital Illusion. All’inizio della missione verremo proiettati dentro un unico enorme livello e con una missione da svolgere che può passare dal semplice massacro di nemici alla difesa di postazioni strategiche come piattaforme petrolifere oppure alla distruzione di armi nemiche come sottomarini. Tutto questo guardando e giocando tramite gli occhi di TUTTI i soldati del vostro schieramento e non soltanto impersonando un eroe solitario: in qualsiasi momento è infatti possibile, tramite la semplice pressione di un tasto, impersonare un altro soldato lasciando il controllo alla IA del personaggio precedentemente scelto. Basta infatti guardare un soldato e premere il pulsante, ed anche se a distanza di chilometri possiamo eseguire lo "swap". Il sistema funziona molto bene, con un effetto di "trasferimento" decisamente spettacolare e ci sarà chiesto di metterlo in opera già durante la prima missione, quando ad un certo punto arrivano due carri armati nemici praticamente invulnerabili alle pallottole semplici dei fucili: a quel punto basta cercare un riparo sicuro, guardarsi intorno e trovare il soldato con il lanciarazzi (di solito chi è appostato sui tetti ne ha uno), ed il gioco è fatto.
Se siete abituati a giochi più lineari come Call of Duty 2 o Ghost Recon: Advanced Warfighter, all'inizio questo meccanismo potrà lasciarvi spiazzati: sin dalla prima missione vi troverete sul campo di battaglia con tutti i soldati alleati che corrono verso il nemico e voi fermi lì, senza sapere bene come comportarvi. Basta però dare un'occhiata al radar, vedere dove sono dislocati i nemici e trasferirsi nel corpo di un alleato in quella direzione per iniziare a divertirci. Già dopo un'oretta di gioco avrete preso familiarità con il meccanismo ed inizierete ad apprezzarlo.
Come accennato, quando non controllati da noi, i soldati alleati agiranno in completa autonomia secondo il proprio istinto, ma ci troveremo spesso a volerli impersonare per dirigerli al meglio. L'IA dei compagni non è infatti evolutissima, e li vedremo spesso mettersi nei guai esponendosi al fuoco nemico senza cercare vie di scampo. Fortunatamente questo non è un grande problema, perchè nella maggior parte delle missioni una volta morti i nostri compagni arriveranno nuovi rinforzi a sostituirli. Semplicemente, per le operazioni più delicate, dovremo assicurarci di prendere il controllo del soldato giusto al posto giusto: anche questo fa parte della sfida del gioco e contribuisce a renderlo divertente.
Cinque classi per me, posson bastare
I soldati si differenziano perché suddivisi in 5 classi:
Assalto - hanno in dotazione un fucile, un lanciagranate, una pistola, granate a frammentazione e fumogene. Insomma, sono quelli che attaccano a viso aperto e che muoiono di più.
Tiratori - equipaggiati con un bellissimo fucile di precisione, una pistola, granate fumogene ed un puntatore laser che permette di scovare nemici e segnalare una zona specifica ai compagni. Grazie al GPS, le posizioni dei nemici verranno svelate anche ai vostri compagni.
Forze Speciali - questi soldati sono addestrati per sabotare ed agire con furtività. Sono equipaggiati con una pistola mitragliatrice ed una pistola classica, tutte e due montanti dei silenziatori per non attirare l’attenzione, un coltello e delle granate stordenti oltre che una bella scorta di esplosivo al plastico C4, decisamente molto rumoroso.
Geniere - Soldato capace di riparare mezzi di trasporto rotti grazie al suo cannello ossidrico letale anche contro i nemici, equipaggiato con un fucile a pompa, pistola, lanciarazzi e mine anticarro, tanto sensibili da esplodere anche al peso di un soldato.
Supporto - Può richiedere l’attacco di mortai tenendo fisso sulla zona per un po’ di tempo il suo puntatore ed equipaggia una mitragliatrice, una pistola e delle granate a frammentazione. Ma il suo vero scopo è quello di curare i feriti grazie al suo iniettore automatico.
Xbox Live e multiplayer
Appena entrati nel magico mondo del Live, ci si accorge istantaneamente che la vera anima di Battlefield 2: Modern Combat è racchiusa qui. Decisamente chiassoso, veloce e furioso, questo nuovo lavoro di EA/Digital Illusion su Live è veramente massiccio grazie alla presenza di ben 24 partecipanti contemporaneamente. Completa il tutto una raccolta esaustiva di statistiche, la possibilità di crearsi un clan e le buone e solite modalità che variano dal classico cattura la bandiera alla conquista, modalità in cui dobbiamo assumere il comando di specifici punti di controllo facendo piazza pulita di soldati nemici, il tutto senza particolari problemi di lag (il ritardo nei movimenti dovuto alla connessione) anche per le connessioni lente e senza grossi rallentamenti o presenze di indesiderati cheaters (i disonesti che usano trucchi vari per vincere).
Una spennellata di next-gen
La versione per Xbox 360 di Battlefield 2: Modern Combat è essenzialmente identica nel gameplay e nelle modalità di gioco a quella uscita su Xbox: le parti nelle quali il titolo è stato migliorato, ovviamente, sono quelle più squisitamente tecniche. Largo quindi ad ampio uso di illuminazione dinamica, textures in alta (ma non troppo) risoluzione, normal mapping a go-go e soprattutto tanti effetti speciali: le parti che stupiscono maggiormente sono le esplosioni dei veicoli, davvero spettacolari con il lancio in aria di frammenti e colonne di fumo che si alzano al cielo, ma anche altri effetti come la distorsione dell'immagine dovuta al calore contribuiscono a rendere il tutto estremamente suggestivo. Impugnando una torretta mitra ed iniziando a macinare colpi vi accorgerete poi come a terra si formino dei mucchietti di bossoli, ognuno dotato di una propria fisica, che non scompaiono col tempo come accade in molti giochi. Molto realistici anche i segni dei proiettili lasciati sui muri, anch'essi persistenti nel tempo, e migliorate le animazioni dei soldati in fase di morte, con una buona implementazione di fisica rag-doll. La fluidità di gioco non accenna a rallentamenti neanche in situazioni estremamente concitate, quando affrontiamo decine di nemici tra esplosioni e mezzi che invadono il campo. La grafica del gioco non è certamente ai livelli massimi visti finora su Xbox 360, ci sarebbe ad esempio piaciuto avere un look maggiormente fotorealistico, ma di sicuro non siamo di fronte ad un porting frettoloso: gli sviluppatori si sono dati da fare per sfruttare al meglio la console nel tempo loro concesso, e questo si nota sicuramente.
Il sonoro non si discosta invece dai livelli visti su Xbox: molto buono, con una musica iniziale memorabile che lascia presto il posto ai boati di guerra ed a voci molto realistiche, tutte in italiano e ben doppiate, a parte il soldato del briefing di inizio livello: va bene essere freddi come un soldato, ma qui si sente chiaramente che il doppiatore sta leggendo - piuttosto che recitando - il copione.
Una guerra virtualmente infinita
La campagna offline si mostra decisamente longeva grazie ad una discreta trama ma a lungo andare potrebbe risultare leggermente ripetitiva. Da menzionare il sistema di gradi con il quale un semplice soldato (noi all’inizio) può essere promosso grazie a delle medaglie che vengono assegnate alla fine di ogni livello in base al numero di combo uccisioni, perdite subite, cambi di personaggi ed altro ancora. Sono disponibili direttamente dal menu di inizio livello delle sfide speciali che possono ad esempio vederci in gare di velocità, questo fa salire e di molto la rigiocabilità delle missioni e quindi tutta la durata dell’avventura.
In definitiva, se avete il Live e trovate qualche valido compagno considerate questa modalità il vero motivo per cui è nato questo gioco, che comprende però una campagna offline decisamente al di sopra delle più rosee aspettative, godibile quindi pienamente anche in solitaria. La versione Xbox 360 di Battlefield 2: Modern Combat si presenta sostanzialmente simile alla versione Xbox ma con un ottimo upgrade grafico, capace di farci sentire ancor più dentro l'azione, con esplosioni ed effetti speciali a go-go. Un ottimo titolo, consigliato a tutti gli amanti degli FPS bellici. 8.0
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