Recensione - Sanity of Morris
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Come ogni horror psicologico che si rispetti, Sanity of Morris parte da una premessa molto plausibile in cui è facile immedesimarsi. Il protagonista, Johnathan Morris (da qui il titolo del gioco, traducibile in "la sanità mentale di Morris"), torna dopo anni alla città natale di Greenlake, per scoprire come sta suo padre. Una volta sul posto però non lo trova, e in casa sua inizia a trovare indizi strani, soprattutto in cantina. Diventa ben presto evidente che il padre è coinvolto in qualche complotto, ma sarà frutto della sua immaginazione e delusione o è davvero finito in mezzo a qualcosa di molto grosso? La risposta arriva molto presto, e non è uno spoiler visto che è menzionato anche nel trailer del gioco: il padre si è infilato in un complotto riguardante gli alieni, anche se non è chiaro quanto ci sia di vero. In ogni caso, nel gioco ci troviamo ad esplorare una sequenza lineare di luoghi con una classica struttura narrativa single player, con lo scopo di volta in volta di trovare gli indizi necessari per proseguire nella ricerca di nostro padre.
MX Video - Sanity of Morris
L'elemento cruciale dell'esplorazione è da subito nelle mani del protagonista: una semplice torcia elettrica, che similmente a quanto avvenne nell'iconico Alan Wake diventa inaspettatamente la chiave di numerosi misteri. In questo caso non serve per combattere presenze oscure, ma semplicemente per rivelare cose nascoste all'occhio umano. Scritte e meccanismi invisibili, impronte e così via: sembra infatti che il padre del protagonista fosse cosciente del fatto che gli sarebbe potuto accadere qualcosa, ed ha usato questo trucco per lasciarci degli indizi che altri non avrebbero trovato.
L'esplorazione e la risoluzione di piccoli enigmi lascia anche occasionalmente spazio a segmenti stealth dove bisogna aggirare creature aliene. Nulla di troppo intenso, si tratta di classici percorsi prevedibili dove c'è sempre un intervallo di tempo specifico per permetterci di passare oltre, ma creano comunque un piccolo diversivo e aggiungono un po' di tensione. Il gioco comunque è abbastanza permissivo coi checkpoint qualora si fallisse una di queste sezioni.
L'avventura, nonostante presenti un paio di enigmi un pochino più complessi ed alcuni elementi collezionabili, è tranquillamente completabile in appena un paio d'ore, abbastanza in linea con le avventure indie in prima persona di questo stampo, con il prezzo di lancio di 14,99 Euro che non si discosta dallo standard. Un'assenza potenzialmente pesante per alcuni giocatori è invece la localizzazione italiana, con voci e testi disponibili unicamente in inglese.
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