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I Saw Black Clouds

Recensione - I Saw Black CloudsXbox One DigitalGame

I gallesi Wales Interactive, ormai noti per la loro produzione di film interattivi, ci propongono un nuovo thriller a metà tra paranormale e criminale: I Saw Black Clouds. L'abbiamo provato prima del lancio: ecco cosa ne pensiamo.
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Il Gioco

Kristina è una ragazza inglese che fa ritorno alla sua cittadina natale dopo che una cara amica, Emily, viene trovata impiccata in casa sua. Apparentemente un suicidio, anche se la ragazza non sembrava essere depressa o avere problemi d'altro tipo: ovviamente l'evento ha lasciato un segno profondo nella comunità, nella madre della ragazza e nelle sue amiche più care, Kristina inclusa. Quando questa si reca nell'appartamento di Emily per recuperare una collana che la madre vuole come ricordo, però, trova anche il diario della ragazza nel quale scopre che c'era qualcosa che la tormentava: la storia di un'altra ragazza scomparsa, ospitata precedentemente in una clinica del posto. Kristina inizia quindi a chiedere in giro, e così facendo sprofonderà sempre più in una storia inquietante, che potrà assumere contorni paranormali o criminali a seconda delle scelte che facciamo nel corso della storia, e che ci porterà a delle sorprese sconcertanti.

MX Video - I Saw Black Clouds

I Saw Black Clouds è, in piena tradizione Wales Interactive, un film interattivo: una produzione con attori in carne ed ossa (Kristina è interpretata da Nicole O'Neill, già vista in Penny Dreadful e Red Sparrow) in cui, mentre seguiamo la storia, dobbiamo decidere quali scelte far compiere alla protagonista o cosa farle dire agli altri personaggi. In questo modo plasmiamo la storia del film conducendola attraverso diversi percorsi narrativi che porteranno poi a quattro finali distinti. E non si tratta di piccole differenze: le strade che la narrazione può prendere, a seconda delle nostre scelte, possono variare in modo da mostrarci personaggi diversi o anche una storia dal taglio completamente diverso. Vi basti sapere, senza fare spoiler, che durante la mia prima "visione", durata poco meno di due ore, ho vissuto una storia dai forti connotati paranormali; una volta terminata ho poi ricominciato dall'inizio facendo scelte diverse, e questi elementi paranormali sono completamente scomparsi virando la storia verso temi maggiormente criminali.

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In realtà non sono solo le nostre scelte ad influenzare l'andamento della storia ed il raggiungimento dei diversi finali, ma anche il "profilo" di Kristina: proprio come avevamo già visto nel precedente The Complex, man mano che compiamo le nostre scelte cambieranno alcuni elementi del carattere della protagonista e l'affinità con due importanti comprimari, riassunti in un'apposita schermata, che influenzeranno così lo svolgersi della storia.

Come ho accennato, una visione completa del "film" può durare poco meno di due ore, circa un'ora e tre quarti, ma una volta finito è possibile ricominciare con la possibilità di saltare le scene già viste con la pressione del dorsale destro del pad (la prima volta che si vede una scena, non è skippabile). Questo ci permette quindi di esplorare le varie diramazioni della storia ed arrivare a tutti e quattro i finali, risultato che sbloccherà anche un apposito obiettivo. Quindi possiamo dire che, per vedere tutto il "girato" contenuto nel gioco, saranno necessarie sicuramente più di due ore, almeno tre o poco più. Il film è tutto in inglese, ma menu, comandi a video e sottotitoli sono localizzati in italiano.

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Amore

Una storia dai due volti

- La storia di I Saw Black Clouds non è a mio avviso particolarmente coinvolgente, o almeno l'ho apprezzata meno di quella - ottima - del precedente The Complex, ma ho trovato molto bella l'idea di dare alla storia due tagli completamente diversi a seconda delle scelte fatte: da un lato un thriller paranormale, dall'altro uno criminoso. E con personaggi e scene molto diverse a seconda del percorso seguito: si tratta di fatto di due film - se non più - in uno.

Odio

Localizzazione lacunosa

- Già nelle precedenti produzioni di Wales Interactive si era notata una localizzazione italiana non perfetta, ma qui il problema raggiunge il suo apice con personaggi che usano il genere sbagliato quando parlano di qualcuno o frasi completamente decontestualizzate e quindi tradotte erroneamente. Tanto per fare un esempio, in una scena la protagonista, in un edificio deserto, dice "Hello?" quando sente un rumore, come a dire "c'è qualcuno?". I sottotitoli invece mostrano "Pronto?" come se avesse risposto al telefono. Evidentemente chi si è occupato della localizzazione non ha potuto vedere il materiale filmato, per poter meglio contestualizzare le frasi.

Un taglio… netto

- Altro problema di questa produzione, che non ricordo essere presente nelle precedenti dell'editore gallese, è una pessima gestione degli "stacchi" quando prendiamo una decisione e quindi viene mostrata una scena piuttosto che l'altra: l'audio si interrompe e riprende bruscamente, non ci sono transizioni video… sembra di assistere ad un lavoro di montaggio meno che amatoriale. E purtroppo questa scarsa cura si nota anche nel resto della produzione, con una fotografia ed una regia non troppo buone.

I soliti problemi Wales

- Oltre a quanto evidenziato, I Saw Black Clouds vede il ritorno dei problemi storici dei film interattivi Wales: uno è l'impossibilità di capire facilmente quanto del "girato" si sia visto in base alle nostre scelte. Ovviamente gli obiettivi ci fanno capire quando manca qualcosa da vedere, ma una rappresentazione grafica dell'"albero delle scelte" percorso e di quali rami dobbiamo ancora esplorare sarebbe utile. C'è poi l'argomento prezzo: un film da meno di due ore, arrivando a 3 o poco più per chi vuole rigiocare esplorando le scelte non fatte (ed ovviamente saltando le scene già viste), potrebbe non valere quei 13 Euro soprattutto se, come in questo caso, il risultato finale non è del tutto convincente. I titoli Wales Interactive devono ancora maturare da questo punto di vista.

Tiriamo le somme

I Saw Black Clouds segna un passo indietro, dal punto di vista qualitativo, rispetto al precedente film interattivo di Wales Interactive, The Complex. Storia e regia non convincono fino in fondo, il "montaggio" dato dalle nostre scelte è realizzato tramite fastidiosi tagli netti e la localizzazione presenta diversi problemi di contestualizzazione del testo originale. L'editore britannico ci ha abituati a meglio, e speriamo che in futuro possa tornare a quei livelli.
5.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

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