Recensione - Observer: System Redux
Il Gioco
Observer: System Redux è la "rimasterizzazione next-gen" dell'avventura thriller-cyberpunk in prima persona >observer_, uscita nel 2007 e famosa per la partecipazione del compianto Rutger Hauer nel ruolo del protagonista. Le differenze principali in questa nuova versione del gioco risiedono nella resa grafica, ma gli sviluppatori di Bloober Team hanno anche aggiunto qualche contenuto in più per attirare chi aveva già completato il titolo. Nel gioco impersoniamo, com visuale in prima persona,l'investigatore della Polizia di Cracovia Daniel Lazarski, appartenente alla sezione speciale degli "observer": questi agenti sono dotati di un dispositivo di connessione neurale che gli permette di interfacciarsi con il cervello di altri individui (teoricamente anche morti da poco, anche se è una pratica vietata), potendone esplorare i ricordi per scoprire cosa hanno fatto in passato.Una tecnologia interessante e molto avanzata, infatti il gioco è ambientato nel 2048, un un futuro dalle tinte cyberpunk particolarmente dark e dove le persone sono ormai abituate a farsi sostituire parti del corpo con impianti cibernetici, dando vita ad una serie di problemi e conflitti sociali e nuove malattie, come il virus cibernetico Nanophage che attacca le persone modificate ciberneticamente causandone il rigetto dei potenziamenti. Il gioco non ci vede esplorare l'intera città di Cracovia ma un solo edificio, un condominio nel quale il detective Lazarski sta seguendo le tracce del figlio, dopo aver ricevuto una richiesta d'aiuto da questo. Subito dopo l'arrivo sul posto del protagonista, l'edificio finisce in lockdown forzato a causa di una possibile contaminazione da Nanophage, quindi non ci resta che esplorarlo il più possibile alla ricerca di nostro figlio, scoprendo altri atroci misteri che si nascondono tra le sue mura.
MX Video - Observer: System Redux
Dal punto di vista del gameplay, siamo di fronte ad un'avventura narrativa in prima persona basata principalmente sull'esplorazione e l'analisi dell'ambiente tramite due visori/scanner capaci di analizzare sia le tracce organiche che gli oggetti tecnilogici; a questa si affiancano i dialoghi con i vari inquilini del palazzo (quasi tutti da dietro le loro porte di casa), alcuni enigmi e delle sezioni che ci vedono inseguire o cercare di sfuggire/nasconderci da determinati individui/esseri, sia nel mondo reale che nella realtà virtuale che rappresenta i ricordi delle persone delle quali analizziamo i ricordi. Durante le nostre esplorazioni capiterà infatti di imbatterci in individui morti o in fin di vita, e dovremo esplorarne la storia e le vicende "hackerando" il loro cervello; è qui che le cose iniziano a farsi più inquietanti, perché aggirarsi nella mente e nei ricordi di un'altra persona, soprattutto se morta, non è certo una passeggiata e gli sviluppatori hanno dato il meglio di sé per farci vivere delle esperienze assolutamente surreali con elementi dell'ambiente che cambiano continuamente, distorsioni ed effetti visivi psichedelici e suoni inquietanti. Non è un caso che Dan emerga da ognuna di queste "esplorazioni" pesantemente provato, tanto da dover assumere un particolare stimolante per "risincronizzare" le sue onde cerebrali ed evitare di disconnettersi dal mondo reale.
Non mancano i momenti di tensione, ma non si può dire che si tratti di un horror game: i ragazzi di Bloober Team sono però riusciti a creare, tramite le ambientazioni oscure, gli ottimi effetti sonori e le sequenze all'interno dei ricordi in cui la realtà si distorce e può trasformarsi in tempo reale come in un trip cibernetico, un'atmosfera molto tesa capace di crearci una certa inquietudine e disagio. Molto bello poi il design delle tecnologie di questo futuro prossimo, che anziché essere ispirate alle più moderne e miniaturizzate tecnologie moderne, si rifanno alle tecnologie informatiche degli anni '80: troviamo quindi una marea di monitor a tubo catodico, fasci di cavi che vanno ovunque e computer con tastiere in stile C64, ma non mancano anche ologrammi che si sovrappongono a tutte le superfici.
E tutto questo rende alla grande sul nuovo hardware appena arrivato nelle nostre case: >observer_ aveva una buona resa già sulle console della scorsa generazione, ma è chiaro che le sue dense e cupe ambientazioni fossero pensate per rendere al meglio su dispositivi più capaci. Su Xbox Series X il gioco ci immerge in ambienti molto definiti e soprattutto dotati di una resa dei materiali estremamente realistica, con un sistema d'illuminazione capace di rendere giustizia alle atmosfere che gli sviluppatori volevano ricreare. Oltre a questo, il titolo introduce anche tre missioni secondarie aggiuntive che lo rendono così interessante anche per chi l'avesse già giocato in passato; non si tratta di contenuti molto lunghi, probabilmente aggiungono meno di un'ora di gioco nel complesso, ma introducono nuove inquietanti ambientazioni/ricordi da esplorare ed alcune interessanti (o forse dovrei dire "malate") storie da seguire.
Come per il gioco originale, completare la storia (contenuti extra inclusi) vi richiederà non più di 8 ore anche qualora la giochiate da completisti per sbloccare tutti gli obiettivi. Ritroviamo la localizzazione italiana di testi e sottotitoli, con il doppiaggio (inclusa la voce di Rutger Hauer) in inglese.
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