Recensione - Call of Duty: Black Ops Cold War
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
La serie di Call of Duty: Black Ops ha avuto un passato glorioso: il primo gioco fu quello che consacrò Treyarch come uno studio capace di reggere il peso della saga insieme ad Infinity Ward, ed ebbe tanto successo da convincere Activision a crearvi attorno una saga vera e propria: dopo il primo episodo ambientato ai tempi della guerra fredda arrivò Black Ops 2 che portò il gioco nel 2020, concludendo la trama in una nuova guerra tecnologica a suon di droni, ma poi il terzo episodio spinse la saga sempre più nel futuro, andando a perdere definitivamente le radici della storia. Gli sviluppatori hanno quindi deciso di fare un passo indietro, riavvolgendo il tempo e tornando negli anni '80, proponendoci questo Call of Duty: Black Ops Cold War che si propone come vero e proprio sequel diretto del primo Black Ops.Nonostante Black Ops 4 fosse uscito privo di una Campagna, Call of Duty: Black Ops Cold War presenta tutto ciò che ci si aspetta da un Call of Duty: un'esplosiva campagna single player, un multiplayer competitivo, partite personalizzate anche contro i bot e la modalità cinema per guardare i replay, la modalità Zombi, e ritorna persino Dead Ops Arcade, lo spassoso minigioco con visuale dall'alto che ha fatto passare tante ore divertenti ai fan sul primo e sul terzo Black Ops. Partiamo quindi dalla Campagna, sviluppata da Raven Software mentre Treyarch si è occupata di tutte le altre modalità.
MX Video - Call of Duty: Black Ops Cold War
Come già detto, messi da parte gli elementi fantascientifici e futuristici si torna all'epoca della Guerra Fredda: assieme a personaggi storici come Woods e Mason, per conto del presidente Reagan affrontiamo le missioni di una squadra di soldati supersegreta con l'intento d'infiltrarci tra le fila nemiche, assaltare campi occupati dai sovietici e così via. Non entrerò troppo nei dettagli della trama per evitare spoiler, ma si tratta comunque di un plot più "leggero" che in passato e con pochi colpi di scena, nulla a che vedere con le trame intricate dei primi Black Ops. In compenso troviamo però tanta azione tra sparatorie, inseguimenti, segmenti stealth e sezioni veicolari, attraverso brevi missioni collegate tra loro.
Non ritroviamo purtroppo la cooperativa a 4 giocatori che abbiamo conosciuto in Black Ops 3, ci sono però ovviamente segreti e informazioni opzionali in giro per ogni missione per chi vuole impegnarsi a cercare in ogni angolo. Questi poi fanno da indizi per missioni secondarie opzionali, la cui percentuale di riuscita aumenta drasticamente se, per esempio, si sa già esattamente nome, cognome, aspetto e luogo del cattivo da eliminare. Questi eventi si possono affrontare anche liberamente, ma mancare il bersaglio può avere conseguenze spiacevoli successivamente. In complesso, si tratta di una campagna graficamente accattivante, molto cinematografica e davvero esplosiva, pur senza raggiungere i livelli narrativi dei primi Black Ops. 7-8 ore di sano divertimento da guerriglia in giro per il mondo, una formula che appassiona milioni di giocatori ogni anno e che anche quest'anno non delude le aspettative.
Passiamo dunque alla modalità più giocata: il multiplayer. Qui ci sono da fare diverse premesse. Seppur graficamente siamo a livelli simili al Modern Warfare dello scorso anno, mancano le nuove animazioni e il sistema di movimento aggiornato di quel capitolo. Scordatevi dunque di appoggiare l'arma alle finestre, aprire porte nelle mappe multiplayer (non ci sono proprio stavolta) e così via. Non una grande perdita a mio avviso, ma ci vuole un attimo per riabituarsi. Call of Duty: Black Ops Cold War eredita però diverse cose dall'episodio dello scorso anno, una su tutte la possibilità di personalizzare abbondantemente ogni arma, con fino a 8 equipaggiamenti applicabili tra mirini, soppressori, torcia e così via. Accantonato anche il sistema Pick-10, si torna a creare classi decisamente più standard con due armi, due equipaggiamenti come granate e stimpak, e i già noti perk come per esempio Fantasma.
Esperienza classica anche nel multiplayer dunque, ma a differenza di Modern Warfare, Black Ops Cold War mantiene gli accorgimenti di bilanciamento applicati al gioco negli anni. Salute dei soldati più alta per permettere scontri armati più leali per ambedue le parti, protezioni allo spawn, poche aree dove nascondersi e "camperare", con la reintroduzione dell'ottimo accorgimento che rende Fantasma (invisibilità ai radar) valido solo in caso di movimento. Il risultato è un'esperienza di gioco molto più bilanciata del capitolo dello scorso anno, seppur meno accattivante a livello estetico. Come modalità di gioco si passa dai classici Deathmatch a squadre e Dominio, ma fanno ritorno anche le mappe grandi da 24-32 giocatori con modalità di conquista di obiettivi. Come l'anno scorso, non sono comunque queste modalità il piatto forte del titolo.
Buona personalizzazione dunque delle armi, ritorno della modalità Cinema per osservare i propri replay, partite personalizzate per giocare in locale o online ad invito, sfide contro i bot con regole personalizzabili... Treyarch promossa a pieni voti per quel che riguarda le opzioni per la community, e come sempre è un peccato constatare come Infinity Ward e Sledgehammer Games non pensino mai a queste ottime feature che aumentato di tanto la giocabilità a lungo termine di un Call of Duty. Da notare invece una pochezza di mappe simile a Modern Warfare dello scorso anno, con solo 8 mappe multiplayer classiche e 4-5 arene grandi, alcune però riciclate ampliando con veicoli ed aree giocabili aggiuntive quelle esistenti. Sicuramente il supporto post-lancio di mappe gratuite porterà più varietà al titolo.
I più arguti avranno notato che, in tutto questo, non ho mai parlato di battle royale. Questo perché Activision è soddisfatta di Warzone, il popolarissimo BR free-to-play che sta portando milioni di nuovi giocatori e incassi stellari, quindi non c'è interesse ad introdurre alcuna nuova modalità BR con Cold War; sarà piuttosto Warzone ad acquisire una nuova mappa, nuove armi, nuovi oggetti cosmetici, nuove sfide e via dicendo a tema Black Ops, con i giocatori che si porteranno dietro sblocchi e statistiche. Warzone è già accessibile anche dal menu di Call of Duty: Black Ops Cold War, ma l'aggiornamento in questione arriverà soltanto durante il mese di dicembre. Vedremo a quel punto se saprà soddisfare le attese.
Parliamo infine di un'altra modalità importante: Zombi. Quest'anno Treyarch ha fatto qualcosa che tanti giocatori gli chiedevano da anni, ossia portare il gameplay ad essere allineato al resto del gioco, rendendolo così accessibile e comprensibile anche ai neofiti. A differenza del passato, ora la mappa di gioco è più chiara, c'è una minimappa, è possibile usare ricompense uccisione come UAV e torrette per difendersi meglio e anche gli obiettivi sono più chiari. Con una nuova storia che porta personaggi inediti (seppur dello stesso universo) alla ricerca della soluzione all'invasione zombi, è un momento perfetto per iniziare a giocare a questa spassosa modalità, non dovendosi portare dietro un decennio di lore e informazioni per potersi godere trama e gameplay.
C'è poi Dead Ops Arcade 3, il sequel dei minigiochi segreti visti in Black Ops e Black Ops 3. In quello che potrebbe tranquillamente essere un titolo indie standalone da 15-20 Euro, fino a 4 giocatori devono esplorare una giungla piena di insidie e zombi, con un'impronta decisamente arcade cercando non solo di sopravvivere, ma raccogliendo nel contempo tesori, power-up e accumulando combo per fare punteggi elevati. Numerose aree segrete ed easter egg anche qui, anche se il percorso di gioco è sicuramente più limitato.
Sulla carta, dunque, quest'anno Call of Duty ha tutto e tutto si fa piacere. Anche il comparto grafico è solido, con il gioco che si fa ammirare e che gira degnamente a 60 frame al secondo su ogni piattaforma, con l'opzione 120fps sull'hardware next-gen. Sulle console più potenti è persino presente il FOV personalizzabile, che ci permette così ampliare l'angolazione della visuale in soggettiva. Scontato ormai dire che è tutto cross-play, con ogni modalità, sia cooperativa che competitiva, che permette l'interazione tra i giocatori di tutte le piattaforme. Come sempre, infine, è tutto tradotto e doppiato in italiano.
Commenti