Recensione - Tell Me Why
Il Gioco
Cittadina di Delos Crossing, Alaska: è il 2005 quando una bambina undicenne, sul porticciolo dell'abitazione di famiglia, trafigge la madre con un paio di forbici per difendersi dal suo folle assalto con un fucile. La donna cade e muore in acqua mentre la piccola viene accusata di omicidio, finendo per essere separata dalla gemella, Alyson, e passando il resto del suo tempo in un riformatorio correttivo per minori. Passano 10 anni e, raggiunti i 21 anni e avendo finalmente scontato il periodo di detenzione, Tyler può riabbracciare la sorella ed assaporare la libertà. Non è più una bambina, né tanto meno una ragazza: nel suo tempo al riformatorio, oltre a diventare un membro apprezzato ed amato della comunità, ha completato un processo di transizione sessuale appropriandosi dell'identità che sentiva di avere sin da prima della morte della madre, e che forse fu proprio il motivo di quel violento scontro.
Tyler e Alyson decidono quindi di sistemare e restaurare la vecchia casa di famiglia, legata a tanti bei ricordi ma anche a quella dolorosa notte, per cominciare una nuova vita lontano da Delos Crossing. Quello che non si aspettavano, però, era che la loro riunione facesse riemergere un potere che ricordavano solo come una fantasia dell'infanzia, ossia la possibilità di comunicare con il pensiero, al quale si aggiunge anche l'inedita abilità di rivivere e condividere, come se avvenissero lì davanti a loro, ricordi e scene del passato. E' così che, rivisitando i luoghi della loro infanzia, iniziano a ricordare nuovi dettagli sulla madre e sulla loro vita insieme, al punto da indurli ad indagare maggiormente. Come mai, però, gli abitanti della cittadina sono restii ad aiutarli a ricomporre i pezzi del loro passato? Cos'è accaduto veramente quella notte e nei giorni antecedenti? E il misterioso "cacciatore matto" che terrorizzava le gemelle nei racconti che amavano creare da piccole, era solo un essere di fantasia o c'era di più?
MX Video - Tell Me Why
E' da questa premessa che parte la nostra avventura in Tell Me Why, mentre esploriamo il passato di Tyler e Alyson per scoprire la verità sul loro passato e su quello della madre; il gioco segue le meccaniche già viste nei due titoli della serie Life is Strange, consegnandoci un'avventura narrativa in terza persona nella quale esplorazione dell'ambiente e dialoghi rappresentano gran parte dell'esperienza. Mentre progrediamo nella storia ci troviamo a perlustrare la casa di famiglia dei due ragazzi, l'emporio della cittadina di Delos Crossing, la stazione di polizia ed altri ambienti, facendo la conoscenza con personaggi profondi e sfaccettati ed interagendo di tanto in tanto con i "ricordi visivi" dei due ragazzi che emergono in punti chiave del loro passato.
L'interazione è limitata all'esame dei molti oggetti interattivi dei vari ambienti, con qualche raro enigma da risolvere ed occasionali decisioni da prendere che possono cambiare la predisposizione dei personaggi nei nostri confronti o anche il rapporto tra fratello e sorella. L'utilizzo dei poteri da parte dei due ragazzi è sempre "obbligato": durante i dialoghi ci sono momenti in cui ci viene chiesto di premere il grilletto sinistro per parlare telepaticamente, mentre quando ci sono ricordi da far riemergere appare un effetto sfocato sullo schermo e basta quindi premere il grilletto destro, inquadrare lo "spettro" del ricordo e premere A per far partire la sequenza.

Alla base si tratta comunque di un'avventura narrativa, quindi il focus degli sviluppatori di Dontnod Entertainment è quello di farci vivere una storia coinvolgente e interessante, cosa in cui hanno indubbiamente dimostrato di essere molto abili Si tratta comunque di una storia che richiede una certa sensibilità da parte del giocatore: ovviamente molto è incentrato sul passato di Tyler, quando era ancora una bambina, sul suo dramma interno mentre sentiva di voler essere qualcosa di diverso e sulle reazioni della madre, ma questi argomenti passano velocemente in secondo piano mentre ci concentriamo su eventi più importanti.

Merita una menzione anche il particolare sistema di distribuzione del gioco voluto dagli sviluppatori: a differenza delle precedenti avventure episodiche, rilasciate con mesi di distanza tra un episodio e l'altro, i tre capitoli che compongono la storia di Tell Me Why saranno pubblicati ad una settimana l'uno dall'altro, quasi come se fosse un unico gioco completo. Gli sviluppatori spiegano di aver voluto creare una "pausa" tra alcuni degli eventi e delle rivelazioni più importanti della storia per dare il tempo ai giocatori di metabolizzare e riflettere su quanto hanno vissuto, prima di passare al capitolo successivo; un'idea che sicuramente si sposa bene con un servizio come il Game Pass, fornendoci un motivo per riprendere il gioco per tre settimane consecutive.

Ognuno dei tre episodi dura circa tre ore, portando la durata complessiva attorno alle nove ore; è peraltro presente un sistema di collezionabili - sotto forma di piccoli animali intagliati in legno nascosti nelle ambientazioni - che potrebbe spingervi a rigiocare i vari capitoli qualora ve ne fosse sfuggito qualcuno, ed la possibilità di fare scelte diverse in momenti chiave della storia (compreso il finale) incoraggia ovviamente la rigiocabilità. Il titolo presenta infine i dialoghi in inglese, ma supportati da una buona, anche se non impeccabile, traduzione italiana di testi e sottotitoli.

Commenti
son d'accordo. ma poi è un'avventura grafica, un genere che esiste da una vita, non ha senso dire che non ha senso xD come se entrassi in un forum di cinema a dire che il genere romantico non ha senso. a me non piace ma è un genere e stop, non c'è molto altro da aggiungere e non ci sono punti di vista, è cosi e basta, se non piace si è liberi di giocare/guardare altro e dare il senso a qualcos'altro. mi fa piacere che ti sta piacendo, io appena finisco LiS 2 mi fiondo su questo ;)
Per me è un gioco molto godibile. È un genere particolare che non a tutti piace, ma il successo di Life is Strange è stato enorme, quindi non si può dire che questi giochi non hanno senso. Ognuno ha i suoi gusti preferiti, ma a me Tell Me Why sta piacendo molto.
Per me non ha senso la tua frase non ci posso fare nulla %uD83D%uDE02
Quante volte lo devo scrivere che PER ME non ha senso? E' così difficile da accettare?
io mi diverto anche riflettendo su determinati temi, facendo delle scelte durante il gioco per poi scoprire quali conseguenze avro' nel finale. divertimento non vuol dire per forza ridere a pancia all'aria, abbi pazienza. il senso che tu dici non lo devi trovare e probabilmente non lo troverai mai, ma potresti almeno ammettere che se qualcuno ci gioca, un senso ci sarà o no? no perchè allora siamo tutti folli, non c'è altra soluzione. sul Pachinko avrei risposto lo stesso, e te lo dico subito io qual'è il senso: spillare soldi alla gente xD basta solo capire che l'avventura grafica è un genere come un altro, non hai bisogno di dare un senso a tutto cio' che vedi tranquillo
Mai detto che siete folli, ho esposto il mio pensiero e non è questione di guscio o meno ma del fatto che se io sono "costretto" (costretto scritto con le virgolette) a sforzarmi di trovare il senso anche voi dovresti sforzarvi a capire le persone che il videogioco lo vedono come un divertimento e non come film interattivo. Scommetto che se scrivevo un post del genere su di un gioco di pachinko non ci sarebbero stati problemi
Quoto fino all'ultima sillaba xD...
Aggiungo, e poi finisco, che l'argomento è molto più semplice di quello che sembra, stiamo parlando di opere create da persone che amano il proprio lavoro e che hanno regalato a tantissime persone delle esperienze indimenticabili. Dovrebbe bastare questo per trovare un senso, perché son state create per intrattenere le persone, farle divertire, commuovere e perché no, pure arrabbiare... proprio come faceva Monkey Island 30 anni fa. Poi sei libero di non dare alcun senso a tutto ciò che vuoi, ma se esci un attimo dal tuo guscio e guardi ed ascolti le persone eh amano questo genere (come faccio io quando mi parlano di giochi come Civilization etc..), puoi capire, anche senza darlo, che un senso c'è per forza.... non possono essere tutte folli i milioni di persone che giocano alle avventure grafiche (genere che esiste dall'era di Noe' xD )
Ma qualcuno qui dice che non hai il diritto di dire la tua? Ci mancherebbe altro, siamo tutti abbastanza maturi (abbiamo la stessa età) per comprenderlo. Tu non dai un senso a ciò che non ti piace mentre per me ogni opera ha un senso, soprattutto quando c'è gente come me e Hulong che le amano letteralmente. L'unica cosa che per me non ha senso è il tuo primo ed ultimo commento, senza offesa ovviamente xD è chiaro che la nostra posizione è questa e rimare tale, inutile continuare:)
Si rischia una discussione molto lunga perché è un argomento più complesso del "i gusti/le opinioni sono come le palle ognuno ha le sue" Comunque ribadisco che "io, come Essere unico, trovo questo genere di giochi senza senso e rivendico la mia libertà individuale nel NON essere costretto a cercarne uno. Fermo restando che a una o più persone e forse tutto il resto del mondo il senso in questione possa essere più che ovvio" Giuro con sincerità assoluta che non è mia intenzione offendere nessuno ne mancare di rispetto in nessun modo
Esatto, come dice Hulong, tutto ha un senso, se non si riesce a trovarlo non vuol dire che non ce l'ha. Eh comunque non impongo nulla, spiego una cosa che dovrebbe essere piuttosto scontata ma invece....
@rickd31: la verità assoluta è che tutto ha un senso, qualsiasi gioco, qualsiasi tipologia... Ognuno con i suoi pregi e difetti, poi che piaccia o meno varia da giocatore a giocatore.
Ho giocato a tutti i titoli Dontnod e Telltale disponibili quindi giocherò anche questo, e vista la breve durata dei capitoli aspetterò l'uscita di tutti e tre. L'opinione di Shadowlord mi sembra chiara, ha il diritto di dire che secondo Lui questo genere non ha senso. Secondo Leland tutto ha un senso ma non può essere imposto come verità assoluta da accettare :)
Mmm non so bene che vuol dire ma vabbè, facciamo finta che voglia dire che non i piace il genere xD la mia risposta era per spiegare che OGNI genere ha un senso, poi in base ai gusti ognuno gioca a ciò che preferisce, ma tutto ha un senso
Avevo specificato che PER ME non hanno senso, non ho detto che non debbano esistere ecc... :)
Tranquillo non sono preoccupato xD i gusti non si discutono, come ho detto, a me non piacciono gli strategici, ma sei tu che hai scritto che questi giochi "non hanno senso", solo perché non ti piace il genere. Il discorso è nato per questo motivo, altrimenti non ti avrei mai risposto se sin dall'inizio avresti detto "non mi piace il genere"
Sono del 78 sono passato nell'era d'oro delle avventure grafiche dai punta e clicca a myst ecc... e non mi sono mai piaciute. Ripeto parere solo personale tutto qui. Scusate se mi sono intromesso
Hai mai giocato un'avventura grafica? Ecco, anche li non si "gioca", però è un genere che esiste da decenni come tanti altri
Io preferisco le cose complicate :) Continuo a non concepire un videogioco che non ha un "gioco" dentro poi ovviamente ognuno gioca a quello che crede
Concordo con Leland, è un genere che ovviamente può non piacere in quanto pad alla mano è "noioso", ma al contempo regalano storie, introspezione e personaggi ben caratterizzati.... Per me ad esempio life is strange 1 è stato il "gioco della gen" al livello puramente emotivo, ho pianto come un bambino e non smetterò di ringraziare mai dotnod per il loro lavoro.