Recensione - Rocket Arena
Il Gioco
Electronic Arts continua, con la sua iniziativa EA Originals (la stessa che ha sfornato titoli interessanti come Unravel, A Way Out, Fe e Sea of Solitude), a proporci piccoli ma interessanti titoli indipendenti meritevoli dell'attenzione delle masse. Stavolta, con Rocket Arena, si tratta di un'esperienza multigiocatore molto particolare, uno sparatutto in terza persona 3 contro 3 incentrato su un unico tipo di arma: i razzi, anche se di tipi diversi. Accoppiato a mappe che si sviluppano molto in verticale ed ad una grande mobilità dei vari personaggi, capaci di sfrecciare ad alta velocità ma anche di compiere enormi balzi tra le mappe, questo dà vita ad un mix di gameplay estremamente frenetico ed esplosivo.Come accennato poc'anzi, si tratta di un titolo indipendente seppur accolto sotto l'ala protettiva di EA, e questo lo si nota già dalle ridotte dimensioni di download, 9 GB. La presentazione del gioco è asciutta, con menu essenziali ma ben disposti e, messi ben in mostra, i personaggi che sfoggiano immediatamente le propria personalità. Rocket Arena è infatti un "hero shooter", ossia uno di quegli sparatutto in cui ogni personaggio (il titolo ce ne presenta al momento 11, ma altri se ne aggiungeranno costantemente nel corso del tempo) è diverso dagli altri non solo per quanto riguarda il look ma soprattutto per armi e abilità. Questi si esibiscono nella schermata principale in simpatiche comparsate, con scenette che mostrano subito le loro spiccate personalità; per ognuno di essi possiamo personalizzare il costume ed equipaggiare artefatti che ne aumentano le caratteristiche di difesa oppure offensive. E' possibile anche personalizzare la scia del Megaboom (una sorta di kill istantanea caricabile per eliminare gli avversari) e l'animazione del nostro rientro dopo essere stati uccisi. Queste personalizzazioni sono acquistabili tramite i frammenti di razzo, una valuta guadagnata durante le partite, e ci offrono un'ottima profondità di customizzazione grazie anche al rilascio di ulteriori pacchetti di personalizzazione nel corso del tempo. Sempre sul fronte della personalizzazione, possiamo modificare anche il nostro Totem, un elemento distintivo che rappresenta il nostro clan o gruppo quando giochiamo; per questo possiamo definire il tipo di piedistallo, il disegno sul drappo e il tipo di drappo.
MX Video - Rocket Arena
Venendo al gioco vero e proprio, dal menu principale possiamo decidere di giocare immediatamente nella prima partita disponibile nell’arena, oppure selezionare la modalità che vogliamo giocare tra Social, Classificata, Partita privata (dove possiamo personalizzare tutti i parametri della partita) e Pratica, ognuna delle quali giocabile in quattro tipologie di gioco 3 vs 3 più una modalità cooperativa ad ondate (la classica "Orda") che qui si chiama Attacco Razzobot. Le quattro tipologie di gioco competitive sono Knock-out, Razzosfera, Mega-razzi e Caccia al tesoro; la prima modalità è il classico deathmatch a squadre dove la prima squadra che raggiunge il numero di KO stabilito vince la partita, mentre Razzosfera è una modalità "sportiva" nella quale la sfera (che, come suggerisce il nome, è essa stessa un razzo) deve essere raccolta e portata o lanciata nella zona goal avversaria. Al raggiungimento del punteggio stabilito o al termine del tempo, la squadra con più punti si aggiudica l’incontro. Ovviamente non poteva mancare una modalità basata su zone da catturare e presidiare, un grande classico del multiplayer online, e qui la troviamo in Mega-razzi, dove vince la squadra che cattura e difende il maggior numero di razzi entro lo scadere del tempo. Ultima, ma non meno interessante, la modalità Caccia al tesoro nella quale dobbiamo ottenere uno scrigno prezioso con la possibilità di accumulare punti difendendolo dopo averlo raccolto oppure tramite la raccolta di monete che appaiono sulla mappa.
Sul fronte delle mappe la dotazione del gioco di Final Strike non difetta di personalità, proponendoci ben 10 location con grande varietà di ambientazioni e molto ben caratterizzate, alla pari dei vari personaggi; troviamo ambientazioni cittadine (Boom City), montane (Monti di Serra), desertiche (Terre Selvagge), marine (Barriera Cristallina), mentre con l'update del 12 agosto arriveranno anche mappe piratesche (Confini di Crater). Le aree di gioco sono tutte medio/piccole ma ben congegnate e varie per diversificare le strategie di gioco sempre adrenaliniche e dinamiche, con un particolare accento sull'elemento verticale: fosse, salti, muri, ostacoli alti e ampi spazi si alternano in modo da dar vita a dinamiche di gioco che valorizzino le caratteristiche dei singoli personaggi.
Tutti i personaggi hanno una abilità principale unica, un'abilità secondaria caratteristica ed una speciale che, sapientemente usate in combinazione tra loro, possono rapidamente causare il Megaboom degli avversari. Il loro utilizzo deve però essere sapientemente gestito, poiché i tempi di ricarica sono diversi così come le modalità di utilizzo e mira. Quindi la conoscenza delle varie abilità e relativi tempi di utilizzo è la chiave per riempire rapidamente l’indicatore di danno dei nostri avversari e causare il Megaboom. A variare ulteriormente la dinamica di gioco contribuiscono anche dei pacchi regalo reperibili sulle mappe ed all’interno dei quali si trovano delle abilità particolari che permettono di rovesciare situazioni pericolose. La Bomba permette ad esempio di lanciare un ordigno esplosivo che danneggia tutti gli avversari del raggio d’azione, la Bandana da Samurai di schivare più rapidamente e acrobaticamente i razzi dei nemici, la Mina Laser e tanti altri aggiungono un ulteriore livello di profondità ad un gameplay adrenalinico e coinvolgente per il quale proverete più volte a stritolare il vostro controller.
La curva d'apprendimento dei comandi non è dolcissima e richiede un minimo di pratica che potete effettuare con la modalità allenamento dei personaggi, oppure nella modalità Attacco Razzobot. Il tutorial è ben fatto e permette di apprendere le basi e di ripetere le combinazioni finché non diventano automatiche. Capire i tempi di fuoco, la frequenza, la potenza e i tempi di ricarica fanno la differenza tra un Megaboom subito ed uno fatto subire. Vale infine la pena notare che, anche se non ci proponga chissà che storia, Rocket Arena ci propone una completa localizzazione italiana di testi e sottotitoli.
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