Recensione - Super Toy Cars 2
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Quando arrivò il primo Super Toy Cars nel 2015, le nostre console non avevano in lista kart racer degni di nota: titoli come il remake di Crash Team Racing o Team Sonic Racing non erano neanche stati annunciati, quindi gli sviluppatori indie si presero il compito di compito di sfornare qualcosa di valido, anche se con risultati altalenanti. Il titolo di Eclipse Games non si dimostrò però troppo riuscito, ed abbiamo quindi guardato con interesse a questo sequel per scoprire se lo studio spagnolo fosse finalmente riuscito a fare di meglio.La premessa del gioco rimane immutata: gare ad alta velocità con derapate, sportellate e power-up a bordo di automobiline giocattolo ed all'interno di ambienti comuni, dentro e fuori casa. I micro-bolidi vanno dal maggiolone fino alle monoposto da Formula 1, fronteggiandosi in una serie di modalità tutte ispirate ai titoli di corsa arcade più classici. Naturalmente il modo migliore per affrontare il tutto è tuffarsi nella campagna, composta da 12 gran premi da superare. Ognuno di questi è affrontabile solo con determinate classi di auto ed è composto da 4 eventi, alla fine delli quali vince il giocatore o l'IA con più punti. Le macchine a loro volta sono potenziabili con numerosi boost di performance, guidabilità, stabilità di derapata e così via, utilizzando i crediti vinti in campagna.
MX Video - Super Toy Cars 2
Troviamo ovviamente le gare classiche con power-up, dove ci si può infastidire a vicenda con potenziamenti classici come scudi, onde d'urto e missili, fino a idee più originali come un'enorme palla da biliardo che spazza tutto e tutti, ma anche una calamita che permette di attirare un oggetto scenico come un pezzo LEGO o un bicchiere di plastica e buttarlo in mezzo alla pista. Ci sono anche gare senza power-up dove vince chi guida e derapa meglio, anche se in un gioco del genere è un'alternativa che lascia il tempo che trova. Ci sono però varianti più intriganti come una modalità destruction derby dove bisogna solo distruggere gli altri giocatori più volte possibile e un'altra ispirata a Burnout dove spazzare via deboli macchine IA che spawnano all'infinito sul percorso. Come logico, tutte le piste e modalità sono liberamente affrontabili anche in eventi singoli, affrontabili tra l'altro anche in split screen fino a 2 giocatori e online fino a 8.
Il gioco presenta inoltre diversi livelli di difficoltà che impattano la quantità dei crediti guadagnati, permettendo così a tutti di trovare il livello di sfida desiderato. Anche il sistema di progresso e gli obiettivi sono decisamente meno inclini al grind rispetto al primo capitolo: qualche ora di gioco intenso può portare a sbloccare qualunque veicolo, potenziarne completamente i migliori, finire tutti gli eventi della campagna e sbloccare i mille punti obiettivo senza eccessiva fatica, per poi potersi sbizzarrire in gare contro amici per chi ancora volesse qualcosina in più dalla propria esperienza di gioco. Contenuti decisamente in linea con il prezzo di lancio di 14,99 Euro. Non manca neanche la localizzazione italiana, anche se stranamente va selezionata manualmente dal menu invece di essere attivata automaticamente al primo avvio.
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