Recensione - Snakeybus
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Snakeybus è uno di quei giochi che non cercano di giustificare in alcun modo il proprio concept, creando trame improbabili o dialoghi insensati per spiegare qualcosa di totalmente astratto. A volte basta e avanza avere un'idea e gettare subito il giocatore nell'azione, dove scoprirà da sé tutte le meccaniche di gioco. E bastano davvero pochi secondi per trovarsi a casa con il titolo degli statunitensi Stovetop Studios: un modello di guida semplice ma reattivo che permette al giocatore di sfrecciare col proprio autobus in vari livelli, raccogliendo passeggeri e trasportandoli in punti specifici della mappa, ma con la lunghezza del mezzo che aumenta costantemente come nel famoso snake che qualunque possessore di un vecchio telefono Nokia conosce bene.Non si tratta comunque di un banale clone; Snakeybus presenta infatti numerose differenze (e non solo per via della visuale 3D) ed accorgimenti che lo rendono un'esperienza unica. In primis le fermate sulla mappa dalle quali raccogliere i passeggeri (basta attraversarle senza rallentare e questi verranno automaticamente calamitati a bordo) sono tantissime permettendoci così di decidere il nostro percorso in base alle caratteristiche della mappa; Il nostro bus viene allungato inoltre solo una volta che il numero di passeggeri previsto per ogni consegna viene recapitato alla destinazione indicata sulla mappa, senza limiti di tempo. E' inoltre possibile saltare e usare propulsori per compiere lunghi balzi, una caratteristica fondamentale quando sembra di essere intrappolati, ma da usare con cautela visto che passa molto tempo tra un utilizzo e l'altro. Ulteriore varietà è data dai livelli, che hanno sempre tanti ostacoli, dislivelli, rampe di salto e molto altro soprattutto in alcuni degli stage più avanzati. Insomma, questo non è semplicemente uno Snake 3D, è un titolo che si ispira allo storico titolo creando però però qualcosa di unico.
MX Video - Snakeybus
La realizzazione tecnica e stilistica ricalca giochi che puntano tutto su fisica goffa e gameplay surreale come Goat Simulator, Human Fall Flat o I Am Bread: modelli poligonali semplici, texture spesso quasi totalmente monocolore, comportamento degli elementi di gioco volutamente esagerati e per nulla realistici. Divertente come i passeggeri per salire fluttuino intorno al bus con evidenti spasmi per poi essere catapultati dentro. Il bus stesso può fare cappottamenti come niente fosse, in barba a qualsiasi senso logico o estetico, mentre il resto del veicolo segue esattamente lo stesso percorso. Le varie aree del gioco tendono comunque ad essere discretamente piccole, per cui occhio con le acrobazie estreme perché ci vuole poco per finire fuori dalla zona giocabile!
I vari livelli possono essere affrontati nella già citata modalità arcade, ma anche in una variante a tempo più simile a Crazy Taxi oltre ad una variante infinita dove non ci si preoccupa di passeggeri e obiettivi, si guida e basta con un bus che si allunga sempre più. C'è anche una modalità di volo disponibile solo su poche mappe: qui i passeggeri e gli obiettivi sono tutti a mezz'aria, e ci si deve destreggiare in acrobazie senza toccare terra per continuare. Ogni livello e modalità è rigiocabile grazie alla possibilità di battere i propri punteggi, salire le classifiche globali di ogni area, ma anche per sbloccare livelli ulteriori. A proposito di contenuti da ottenere giocando, si possono anche vincere nuove skin per il proprio mezzo, come un autobus con colori da discoteca, lo scuolabus o addirittura un drago rosso che, peraltro, non presenta nemmeno ruote. Non ci sono per il resto modalità multiplayer o variazioni sul tema: addirittura i 1000G degli obiettivi Xbox sono raggiungibili in 1-2 ore. Non è presente infine la localizzazione italiana (non che ce ne fosse particolare bisogno, vista la pochezza di testi) e non si registrano nemmeno miglioramenti specifici per Xbox One X.
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