Recensione - Moons of Madness
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
In un futuro non troppo lontano ma nel quale l'umanità ha già iniziato a iniziato a colonizzare Marte, misteriose comunicazioni captate sul pianeta rosso fanno presagire la presenza di sconosciute creature aliene. Dopo una serie di ricerche ed analisi si è quindi giunti alla conclusione che queste presenze misteriose nascondano la chiave per enormi progressi tecnologici, talmente rilevanti che la compagnia che ha studiato i segnali, la Orochi, decide di nascondere il tutto per evitare l'intromissione di governi o aziende rivali. Si tratta di segreti talmente riservati che persino la maggior parte dei tecnici operativi che lavorano sul pianeta non ne sanno assolutamente nulla. Uno di questi è il protagonista del gioco Shane Newehart, che improvvisamente si ritrova ad avere strane visioni e sogni. Starà impazzendo o c'è altro sotto?La premessa di Moons of Madness non è particolarmente originale, ma è ben realizzata da un punto di vista creativo: l'oscurità invade i claustrofobici e futuristici corridoi delle basi marziane e molta della narrazione avviene in maniera organica tramite il mondo di gioco, che esploriamo completamente in prima persona. Foto, computer di bordo con mail da leggere e note di altri scienziati ci raccontano un po' alla volta cosa è successo in quel posto. In effetti, Moons of Madness sembra a volte immergerci in sessioni lavorative, nel bene e nel male: leggere mail sul proprio terminale, far partire macchinari, ripristinare la corrente, calibrare dispositivi, portare batterie, gestire il proprio livello di ossigeno quando si esce in superficie. Ed è proprio per questo che la componente horror funziona: avviene infatti in momenti spesso imprevedibili, sorprendendoci quando il livello di tensione è basso.
MX Video - Moons of Madness
Il livello di orrore aumenta vistosamente poco dopo l'inizio del gioco. Le solitarie camminate da un ufficio all'altro iniziano a presentare apparizioni di persone che non dovrebbero trovarsi lì, bizzarre mostruosità iniziano a ricoprire i muri dei corridoi e ben presto troviamo anche altri colleghi attaccati da queste creature. Non solo: noi stessi ci troviamo sovente a dover affrontare faccia a faccia queste strane creature, anche se solitamente l'obiettivo è scappare più che affrontarle. Non aspettatevi quindi un improvviso cambio di genere verso qualcosa di più action o addirittura uno sparatutto.
Il gioco è completabile in circa 5-6 ore; l'avventura non spicca per varietà ma la trama e il gameplay diventano poco a poco più intensi, con un finale che sicuramente farà discutere. Finita la storia, grandi motivi per rigiocarlo non ce ne sono se non qualche lettura opzionale da scovare. Segnaliamo infine la localizzazione italiana per testi e sottotitoli.
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