Recensione - Darksiders: Genesis
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Darksiders: Genesis porta la travagliata ma apprezzata saga fantasy di THQ Nordic, creata originariamente dal fumettista Joe Madureira, in un contesto del tutto nuovo. Ci troviamo infatti di fronte ad un prequel del primissimo titolo della serie, ambientato molti anni prima di questo, e segue due personaggi: Guerra, già protagonista del primissimo Darksiders e suo fratello Conflitto, per la prima volta giocabile. I due sono chiamati a spazzare via un'invasione demoniaca iniziata nientemeno che da Lucifero, e stavolta invece di un action game in terza persona ci troviamo di fronte ad un action-RPG con visuale top-down "alla Diablo" sviluppato dallo studio Airship Syndicate, già autore del valido Battle Chasers: Nightwar.E le somiglianze con la saga di Blizzard sono tante fin da subito: i mondi del gioco sono visivamente molto simili ai dungeon infernali di Diablo 3, sia dal punto di vista tecnico che da quello artistico, la visuale dall'alto con mondi tridimensionali ad inquadratura fissa è molto simile, così come lo zoom che cambia automaticamente in base alle circostanze. I comandi sono semplici e ci permettono di controllare a 360 gradi i nostri personaggi, mentre abbattiamo centinaia di mostri cercando di completare obiettivi e ottenere maggiori tesori possibile, utili per diventare più forti.
MX Video - Darksiders: Genesis
E se finora ho parlato di "personaggi", al plurale, è perché Darksiders: Genesis ci permette di controllare sia Guerra che Conflitto: giocando in single player è possibile passare in qualsiasi momento (anche durante il combattimento) dall'uno all'altro, potendo così sfruttare abilità, armi e quantità di salute diverse, mentre giocando in cooperativa a due giocatori (sia in locale che online) ognuno controlla uno dei due protagonisti, che così possono darsi man forte a vicenda combinando i diversi stili di combattimento. Da una parte troviamo lo stile frenetico e acrobatico di Conflitto, che grazie alle sue lame, armi da fuoco e magie mirate dell'inganno danza abilmente tra i demoni in un'esplosione di colpi che ricorda la grazia di Bayonetta o Devil May Cry. Dall'altra parte invece c'è il massiccio Guerra, non interessato allo stile ma solo alla potenza: spadone, enormi lame da e un'armatura massiccia è tutto quel che gli serve per compensare con brutalità e resistenza l'agilità e velocità del fratello.
La combinazione di questi due stili aggiunge varietà e contribuisce a stravolgere la formula dei classici titoli di questo genere: gli ambienti presentano infatti anche numerosi enigmi da risolvere, sezioni platform e meccanismi da azionare con sistemi relativamente complessi che richiedono, appunto, le abilità dei due personaggi per poter funzionare. Per chi vuole esplorare ogni angolo di mappa ci sono poi tesori, monete ed obiettivi nascosti e soprattutto le "monete del traghettatore" e le anime dei nemici caduti, entrambe utili per potenziarsi. Le prime possono essere spese su abilità aggiuntive dei due personaggi, le seconde per potenziare statistiche come la velocità d'attacco o il danno. Questo sistema va di fatto a sostituire quello dei loot generati casualmente che tanti giochi di questo tipo hanno, rendendo lo sviluppo più limitato e lineare ma in compenso meno cervellotico.
Darksiders: Genesis rimane comunque un Darksiders, seppure uno spin-off, quindi troviamo tanti elementi iconici della saga come ad esempio le cavalcature, utili per viaggiare velocemente e dalle quali possiamo sferrare limitati attacchi o travolgere i nostri nemici. Ritornano anche le parti d'esplorazione e platforming alla Tomb Raider con sporgenze, salti, trappole e i già citati enigmi tra doppi salti, planate, piattaforme mobili e sfere magiche che ci scagliano in alto permettendoci così di raggiungere punti elevati altrimenti impossibili da raggiungere. Insomma, se l'ispirazione è Diablo qui troviamo molto di più di una semplice copia del titolo Blizzard.
E tra combattimenti furiosi, esplorazione ben ricompensata da segreti e sblocchi, potenziamento dei personaggi e opzioni cooperative, la campagna da una dozzine d'ore di base può tranquillamente diventare molto più lunga anche grazie ad un sistema di progressione che incoraggia molto la ri-esplorazione di livelli già visti o il riaffrontare arene già completate. Per un prezzo di lancio di 39,99 Euro Darksiders: Genesis non pecca certamente di longevità, e potrebbe accompagnare gli appassionati del genere per diverso tempo. L'online è completo con la possibilità di fare partite private e pubbliche, ed è infine stato un vero piacere trovare un doppiaggio italiano completo molto ben fatto.
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