Recensione - Weakless
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
I protagonisti di Weakless sono due creature-albero umanoidi che collaborano per salvare le fonti di resina che alimentano il loro magico mondo e che tengono in vita tutte le creature circostanti. Uno di loro è anziano, si muove lentamente ma ha una forza notevole, gli manca però la vista e può solamente sentire i suoni del mondo circostante, sbattendo per terra il suo bastone per far "vedere" al giocatore le sagome in bianco e nero di quanto lo circonda. Ha un nome sorprendentemente diretto: Cieco. Il suo compagno è un giovincello molto acrobatico, capace di destreggiarsi in sezioni platform e di parlare con le creature circostanti. E' però sprovvisto di udito, può infatti solo vedere. Nemmeno a dirlo, lui si chiama invece Sordo.Il giocatore è quindi chiamato ad alternare l'utilizzo dei due personaggi, controllabili uno per volta con visuale in terza persona mentre l'IA prende il controllo dell'altro personaggio facendogli seguire il compagno. Nel corso dell'avventura affrontiamo numerosi enigmi da superare gestendo al meglio le abilità dei due protagonisti, procedendo in una fitta foresta piuttosto lineare e con poche deviazioni che portano quasi sempre a segreti o elementi opzionali.
MX Video - Weakless
La mancanza di vista di Cieco gli permette comunque di vedere a grandi linee il mondo di gioco, anche se in bianco e nero e vedendone solo i contorni. Non può però rilevare gli oggetti a distanza, rendendo impossibile una visione complessiva dell'area circostante. Il suo compagno Sordo può invece vedere tutto liberamente, ma quando per esempio aziona un meccanismo non sentirà mai cosa sta succedendo da un'altra parte della mappa, motivo per cui deve fare affidamento a Cieco. La simbiosi tra due personaggi così diversi è la chiave per il superamento di enigmi che, come accade sempre in questi giochi, sono fatti apposta per sfruttare al meglio le loro capacità.
Attorno a Sordo e Cieco non c'è un deserto morto ma una foresta viva e vegeta, con creature che animano alcune aree di gioco e piante che possono cambiare forma su input di Sordo. Ci sono anche alcune costruzioni in legno e pietra come ponti e templi, capaci di creare enigmi decisamente più meccanici con piattaforme mobili, leve da tirare e così via. Tra queste e le capacità acrobatiche di Sordo che gli permettono di scalare pareti o di saltare da una sporgenza all'altra, le influenze di Tomb Raider su Weakless sono innegabili. C'è anche un aspetto un po' tribale nei suoni e nelle musiche, quantomeno per quel che riguarda i filmati di gioco e le fasi dove non si controlla Sordo.
Il gioco è per lo più lineare con enigmi dagli obiettivi chiari e percorsi abbastanza ovvi, dove l'unico dubbio può arrivare dalla risoluzione degli enigmi stessi, che comunque sono piuttosto semplici. Il tutto è completabile in un paio d'ore anche esplorando un po' alla ricerca di segreti e obiettivi opzionali, con pochi motivi per rigiocare una volta terminata la storia. Manca anche la localizzazione italiana, ma l'intero gioco è narrato da eventi e disegni più che da dialoghi, quindi questo non rappresenta un gran problema.
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